Stories Untold – Recensione

Un horror testuale dentro la cultura pop anni '80.

Stories Untold – Recensione
stories untold
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Fuori c’è una bufera di neve. La bandieruola della nostra stazione d’ascolto artica ondeggia vorticosamente. Una voce ci chiama: è un’altra postazione che chiede aiuto, ha urgentemente bisogno di trasmettere una comunicazione di vitale importanza passando per il nostro avamposto. Prendiamo immediatamente un prontuario morse, e ci mettiamo all’ascolto del segnale FM per decodificare la trasmissione, affidandoci ad un vecchio monitor catodico ed un PC simile al Commodore 128. Solo la nostra abilità nell’interpretare e capire segnali esterni ci sarà d’aiuto. Nulla altro.

Questo è solo un frammento tratto da uno dei quattro episodi di Stories Untold, avventura testuale horror sviluppata dallo studio scozzese di No Code. Il titolo dei ragazzi di Glasgow è totalmente anacronistico, un’avventura testuale horror ambientata in un 1986 che sembra davvero ricostruito alla perfezione, grazie a musiche evocative ed uno stile artistico inconfondibile (dietro al quale sta l’esperta mano di Kyle Lambert, key artist della serie Netflix Stranger Things). Devo ammetterlo, inizialmente ero scettico. Chi vi scrive infatti dubitava più o meno apertamente che questo genere di giochi potesse seriamente brillare nel 2017, ma Stories Untold è riuscito a farmi ricredere nel migliore dei modi, eseguendo magistralmente una serie di avventure emozionanti, che lasciano il giocatore in stato di perenne tensione, stimolato a proseguire nella storia e stuzzicato da enigmi via via sempre più difficili e sempre più appaganti.

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Il menù principale di Stories Untold.

Stories Untold è un’avventura principalmente testuale divisa in quattro episodi. Ad un primo acchitto tutte e quattro le avventure sembrano non avere nulla in comune, ma più avanti ci si addentra nel contorto mondo ideato dai ragazzi di No Code, più appare evidente che la storia è una solamente, come unico è il suo protagonista, il disturbato James Aition. Il primo episodio, The House Abandon, è ambientato in una tipica casa familiare americana, della quale vedremo solo una parete, una scrivania ed il computer Futuro (che assomiglia molto ad un Commodore) di James, con il quale dovremo interagire per proseguire nella storia. Il gioco vi metterà subito in difficoltà, perché non esiste alcun tutorial, nessun aiuto che possa istruirvi a navigare celermente fra gli input testuali richiesti da Stories Untold: inizialmente questa feature può sembrare frustrante, ma se concederete (poco) tempo all’avventura testuale, vi ripagherà con un elevato senso di appagamento ed una trama davvero interessante.

Stories Untold lascia il giocatore in perenne tensione, stuzzicato da enigmi via via sempre più difficili e sempre più appaganti.

Siamo quindi seduti alla scrivania, con la cartuccia di The House Abandon nel nostro fido PC Futuro e la tastiera come unica possibilità di interazione. Dovremo quindi scrivere brevi messaggi di risposta alle richieste del gioco, il quale si limiterà a descrivere testualmente l’ambiente circostante. Le nostre risposte dovranno essere ponderate e corrette, e costringeranno il giocatore a riflettere ed a pensare fuori dagli schemi. La limitata interattività viene compensata da un ambiente circostante che cambierà man mano che ci inoltriamo a fondo nelle vicende di James. La realtà si distorce, tutto diventa marcio o grottesco e nulla è come sembra. Stories Untold cattura il giocatore in un’esperienza misteriosa e surreale, dalla quale non riuscirà a staccarsi fino alla fine dei quattro capitoli.

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Una delle criptiche interfacce di gioco.

Gli altri capitoli spaziano in differenti ambientazioni, da un laboratorio per i test segreti del governo americano ad un avamposto di trasmissione isolato nel circolo polare artico. Cambiano anche i nostri mezzi di interazione con il gioco, dapprima limitati ai soli input testuali e via via sempre più complessi: ci ritroveremo a scrutare attraverso le frequenze radio per trovare messaggi segreti, ad effettuare esami con un dispositivo a raggi X o a vagare dentro un ospedale psichiatrico. La psiche di James Aition ci farà vivere un’esperienza davvero particolare, che ha il retrogusto di una puntata di Twin Peaks ed il brivido di un racconto di Stephen King.

Anche il comparto sonoro si unisce magistralmente all’opera, dando quella sensazione di inadeguatezza e disagio pari passo con l’alterazione della realtà a schermo. La bellezza grafica rende al meglio le ambientazioni di fine anni ’80: d’altronde nel team di sviluppo di No Code ci sono veterani che hanno contribuito alla realizzazione di Alien: Isolation, esperti quindi nel replicare alla perfezione ambienti e sensazioni puramente retrò.

Stories Untold cattura il giocatore in un’esperienza misteriosa e surreale

Un tasto dolente è rappresentato purtroppo dalla durata del titolo: ogni episodio di Stories Untold ha una durata stimata di circa 30-40 minuti, rendendo così l’intero gioco completabile in meno di tre ore, a meno che gli enigmi non vi mettano seriamente alla prova. Anche gli input testuali non sono precisi come forse dovrebbero essere, fallendo a volte nel riconoscere alcuni comandi all’apparenza ovvi, ma non si tratta di difetti insormontabili né di motivazioni valide per evitare questa esperienza quasi onirica.

Stories Untold è un affascinante ed alternativo esperimento narrativo, che vi entrerà in testa coinvolgendovi e catturandovi come una mosca viene presa in una ragnatela: il racconto di No Code è intrigante, enigmatico, pieno di rimandi a serie fantascientifiche ed all’horror d’altri tempi, con un finale dai toni drammatici e sconvolgenti che lascerà il giocatore davvero provato. L’esperienza offerta da questo titolo è senza dubbio particolare, forse unica nel suo genere: peccato la mancata localizzazione italiana, che allontanerà sicuramente i meno anglofoni fra noi dall’acquisto di questo interessantissimo titolo.

Conclusioni

Il titolo di No Code si è rivelato una vera e propria sorpresa. Un’ambientazione convincente e realistica, una serie di rompicapi interessanti e mai banali, un comparto musicale praticamente ineccepibile ed una narrazione atipica, sperimentale, che si infiltrerà nei vostri pensieri come pochi giochi sanno fare. Stories Untold è un tributo a quelle serie misteriose e dai sapori horror dei tempi che furono, ma anche a Stranger Things ed alla cultura nostalgica moderna.

Il gioco è proposto al modico prezzo di 9.99 euro, un dazio accettabilissimo per godere di questa esperienza fuori dal comune e passare qualche ora dentro la visione surreale e distorta della realtà di James Aition. Consigliamo vivamente Stories Untold a tutti i cultori degli anni ’80, agli amanti dell’horror e… Beh praticamente a tutti quelli che posseggano un PC, a patto che abbiate una buona conoscenza dell’inglese ed una passione per enigmi e casi irrisolti.


Good

  • Atmosfera unica
  • Enigmi accattivanti
  • Una storia degna di un episodio di Twin Peaks

Bad

  • Troppo breve
  • Solo in lingua inglese
8.5

Imperdibile

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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