Steel Rats – Anteprima GDC 2018

Brutalità su due ruote

Steel Rats – Anteprima GDC 2018
Steel Rats – Anteprima GDC 2018
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La Polonia si conferma, un progetto dopo l’altro, un’incubatrice di realtà davvero meritevoli, di giochi coraggiosi e altamente creativi, ricchi di spunti interessanti, spesso anche originali, con un livello qualitativo decisamente sopra la media. Studi come CD Projekt Red hanno indubbiamente puntato i riflettori sul paese est-europeo, e su realtà che beneficiano di questa maggior attenzione, ma che non intendono minimamente vivere di luce riflessa.

Un po’ come l’insospettabile Tate Multimedia, publisher e sviluppatore che con la sua serie Urban Trial ha dimostrato di saperci fare con le moto. Serie e genere di riferimento menzionati non a caso: lo Steel Rats che ci hanno mostrato a San Francisco durante la GDC 2018 è nato proprio come suo DLC, evolutosi però a tal punto da prendere vita propria. Il team ha poi aggiunto un contesto narrativo retro-futuristico, con degli anni 40 alternativi e dalle tinte apocalittiche, e uno ludico improntato all’azione più brutale, senza però scendere dalla moto.

La particolarità di Steel Rats sta infatti nel suo essere, sostanzialmente, uno shooter/beat’em up 2D con tanti nemici, simili a ragni meccanici di varie dimensioni (ci saranno anche mid-boss più ostici e boss “regolari”), da distruggere sfruttando le potenzialità distruttive delle moto in possesso della nostra gang di biker. Tutto ha inizio proprio dal legame che unisce i quattro personaggi, intercambiabili e selezionabili una morte dopo l’altra, partiti alla ricerca di un loro membro perduto e finiti, loro malgrado, nelle grinfie di un nemico apparentemente troppo grande per loro. Ognuno gode di attributi e pro e contro da non sottovalutare, come una maggiore resistenza agli attacchi, o una maggior potenza, così come forme di attacco differenti, con missili, raggi laser e protezioni che trasformano la moto in un vero e proprio ariete con cui sfondare la corazza dei nemici più duri. Le versatili moto da combattimento permettono anche di respingere al mittente i proiettili, strategia che richiede ottimi riflessi come arma principale, e che si rivelerà molto utile proprio contro i mid-boss, grazie al tasto preposto al giro a 180°, fondamentale anche quando ci si incastra da qualche parte nelle fasi “platform” puramente esplorative, vera croce e delizia, per via di un sistema di controllo ancora molto acerbo e macchinoso.

Se, da una parte, oltre ai combattimenti e alle orde di nemici da falciare e a degli esagerati salti in slow motion, ci sono interessanti sezioni dotate di percorsi alternativi e nicchie in cui trovare segreti di ogni genere, che donano non poca profondità a questa componente (e potenzialmente anche il fattore rigiocabilità ne trarrà beneficio), i controlli troppo complessi, complice anche la visuale 2D, minano pesantemente l’esperienza. Il team ci ha assicurato che ci sta ancora lavorando (il gioco non ha ancora una data di uscita ufficiale), e che il tutorial sarà sufficientemente lungo da poter permettere al giocatore di acclimatarsi a dovere, ma nella nostra breve prova abbiamo combattuto e non poco con la natura physics-based del gioco, e con la presenza di più piani dimensionali: sterzare è risultato abbastanza controintuitivo, e abbiamo perso il conto delle volte in cui ci siamo ritrovati costretti a tornare indietro, ad effettuare nuovamente salti, ad andare in retromarcia per poter attaccare un po’ più comodamente un nemico. Non che sia un male: la presenza di più percorsi richiede infatti maggior attenzione per potersi dedicare ad un’esplorazione più profonda e appagante, ad esempio sfruttando il maggiore grip della ruota anteriore, utile anche per gli attacchi, per prendere di petto delle salite ripidissime e raggiungere luoghi altrimenti preclusi, ma quando di mezzo ci sono ostacoli studiati per invitare il giocatore a spostarsi “verticalmente” da un punto all’altro, le complesse meccaniche di movimento rovinano quanto di buono il concept promette di regalare.

Sappiamo ancora pochissimo di Steel Rats, ma ha atmosfera da vendere, e un peculiare mix di racing e shooter 2D che potrebbe renderlo davvero imperdibile per gli amanti del genere stufi delle solite meccaniche trite e ritrite. Il problema è che allo stato attuale delle cose, un sistema di controllo per nulla comodo o intuitivo non permette di sfruttare pienamente dell’azione stilosa o della dose massiccia di nemici piazzata strategicamente per metterci il bastone tra le ruote. Sicuramente da tenere d’occhio, ma con ancora tante riserve.

Steel Rats GDC 2018 GameSoul


Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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