Spirit of the North 2

Spirit of the North 2 – Recensione

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Un richiamo irresistibile ma imperfetto

A quasi sei anni di distanza dalla prima avventura nelle lande del Nord, Infuse Studio torna con Spirit of the North 2. Il lavoro dello spirito volpe non è finito, e ancora una volta è stato chiamato per purificare i resti di un antico mondo caduto in rovina.

Rispetto al primo capitolo sono state inserite numerose novità, alcune molto interessanti, altre forse un po’ superflue, ma sempre mantenendo lo “spirito” dell’originale. Al suo core, Spirit of the North 2 resta un gioco esplorativo, che spinge i giocatori a girare in lungo e in largo per le bellissime ambientazioni ispirate ai paesi nordici: tra cime innevate, ricche foreste e scogliere a picco sull’oceano.

La magia degli spiriti non si smentisce, regalando ancora una volta un’avventura suggestiva, condita da templi perduti, Guardiani corrotti e i resti di un’umanità divisa. Preparatevi ad un lungo viaggio nelle terre del Nord!

L’adorabile spirito volpe è di nuovo protagonista in Spirit of the North 2 e ancora una volta il suo potere purificatore è richiesto per salvare il mondo dalla corruzione. Un malvagio sciamano di nome Grimnir ha preso il controllo degli Spiriti Guardiani, portando alla rovina tutte le tribù che dipendevano dalla loro benedizione. Ovviamente starà a noi ottenere l’accesso ai sacri luoghi di riposo dei Guardiani e salvarli… non prima di averli affrontati in scontri all’ultimo potere spiritico.

La magia degli spiriti non si smentisce, regalando ancora una volta un’avventura suggestiva, condita da templi perduti, Guardiani corrotti e i resti di un’umanità divisa

La premessa del titolo è piuttosto semplice, ma la storia si sviluppa poco alla volta scoprendo i messaggi lasciati da alcuni personaggi importanti: il capo di una tribù, uno sciamano, un generale. Dopotutto, di persone vive in grado di raccontare cosa sia successo non ce ne sono (e perché dovrebbero raccontarlo a una volpe?), quindi sta ai giocatori decidere quanto tempo perdere a ricostruire gli avvenimenti del passato esplorando i vari luoghi di interesse sparsi per la mappa.

Ad aiutare nell’impresa ci sono degli obelischi, che per un prezzo in gemme offrono una vista della zona: sulla mappa appariranno i punti d’interesse che possono ospitare pergamene perdute, rune, oggetti cometici (ebbene sì, è possibile personalizzare l’aspetto della volpe nei minimi dettagli) o spiriti.

Proprio com’era in Spirit of the North, anche nel secondo capitolo gli spiriti sono lo strumento chiave per avanzare nel gioco. Se però una volta era facile reperirli (bastava “abbaiare” in prossimità dei fiori spiritici), adesso la loro ricerca richiederà l’esplorazione dei vari ambienti alla ricerca di particolari pietre commemorative; non solo, ma per farli uscire allo scoperto sarà anche necessario risolvere semplici puzzle o portare a termine delle sezioni di platforming.

Una volta raccolti gli spiriti necessari, sarà possibile accedere ai vari templi, tombe o quant’altro, nei quali sono nascosti degli importanti oggetti appartenuti a grandi eroi umani del passato. Saranno loro ad aprirci le porte che conducono agli Spiriti Guardiani.

Questi si trovano all’interno di contorti dungeon e per giungere a destinazione sarà necessario dimostrare la propria abilità nell’utilizzo dei poteri spiritici. All’inizio di ogni dungeon sarà sbloccato un nuovo potere, tramite una runa equipaggiabile in varie zone del corpo (sarebbero quei bellissimi “tatuaggi” luminosi che ricoprono la pelliccia della volpe), e i giocatori dovranno utilizzarlo per destreggiarsi tra prove di abilità e semplici puzzle. Inoltre il nuovo potere sarà indispensabile per sconfiggere lo Spirito Guardiano corrotto di turno, in vere e proprie boss fight.

Spirit of the North 2 regala un senso di pace profondo nell’esplorazione di luoghi meravigliosi

Alcuni di questi poteri saranno poi potenziabili con dei punti abilità, in particolare la capacità di planare portati dal nostro fedele amico corvo. Sarà possibile anche aumentare il proprio pool spiritico o la salute, la probabilità di ottenere gemme e così via, in un classico sistema ad albero.

Tra i potenziamenti sbloccabili si trova la capacità del “portafoglio”. Se capitasse di esaurire la salute, la volpe potrà rinascere in prossimità di alcune statue che fungono da checkpoint: per riacquistare i suoi averi dovrà tornare nel luogo della sua dipartita e recuperare il suo spirito. Purtroppo però solo una determinata quantità di gemme può essere salvata, ed è limitata dall’abilità in questione: è quindi fondamentale ricordarsi di depositare le proprie gemme alla tana, per non vedersele sparire sotto il naso per colpa di una brutta caduta.

Spirit of the North 2
La natura insegna: non toccare le cose rosse!

A livello di gameplay, Spirit of the North 2 non è perfetto. Il salto assistito è spesso lento a trovare l’appiglio giusto, lo scatto funziona solo nella direzione in cui guarda la telecamera e non la direzione in cui guarda la volpe (non è comodissimo per schivare), un checkpoint buggato mi ha costretta a ripetere lo stesso dungeon tre volte… nonostante tutto questo il gioco mantiene una bellezza tutta sua.

La storia, l’ambientazione, la narrazione completamente priva di dialoghi. Spirit of the North 2 regala un senso di pace profondo nell’esplorazione di luoghi meravigliosi, sia dal punto di vista naturalistico, sia architettonico. Le città abbandonate e i templi in rovina, conquistati dalla forza della natura che vince sempre su tutto, hanno un fascino senza tempo.

Il fascino di Spirit of the North 2 è innegabile, complice un lavoro eccezionale di Infuse Studio a livello grafico

L’open world è enorme, dando spazio a svariati biomi, tutti portati alla vita con una buona ricchezza di dettagli. Considerato che non si tratta di un AAA, dal punto di vista grafico Infuse Studio ha fatto un lavoro incredibile (del resto prima di darsi allo sviluppo di giochi lo studio si occupava per lo più della creazione di asset 3D). Le foreste, l’oceano, la neve, le texture della pietra, la qualità del tutto è ottima: le piume del corvo sembrano davvero morbide e lucide, così come il pelo della volpe, che ricordiamo può essere reso più o meno folto a piacimento.

Aggiungete un’emozionante colonna sonora ad accompagnare nel viaggio attraverso queste suggestive location e l’immersione è assicurata!

Conclusioni

Spirit of the North 2 eredita dal suo predecessore lo spirito del Nord nel suo senso più vasto, riportandoci ambientazioni meravigliose ispirate ai paesaggi islandesi, storie di magia, spiriti e sciamani. Da queste basi suggestive costruisce qualcosa di nuovo: un open world tutto da esplorare, con dungeon, boss fight e svariati poteri spiritici da sbloccare.

Qualche elemento rpg rende l’esperienza un po’ più “ragionata”: l’albero delle abilità, l’equipaggiamento, la gestione delle risorse, danno un motivo per staccarsi un attimo dal gironzolare senza meta e magari fare una sosta dall’adorabile mercante procione. Esplorazione e puzzle restano però il perno principale del gioco, con un livello degli enigmi sempre piuttosto blando (del resto il protagonista è una volpe) e una maggiore attenzione sul platforming.

Purtroppo a livello di gameplay si trovano alcuni difetti, come la lentezza nel salto o l’estrema meccanicità dello scatto. Nel complesso però il fascino di Spirit of the North 2 è innegabile, complice un lavoro eccezionale di Infuse Studio a livello grafico.

Spirit of the North 2
  • Good
    +Ambientazioni meravigliose ispirate ai paesaggi islandesi
    +Open world immenso ricco di luoghi da esplorare
    +Protagonisti adorabili
    +Storia interessante che si sviluppa tramite l'esplorazione
  • Bad
    -Gameplay non perfetto, un po' macchinoso
    -Alcuni bug fastidiosi
  • 7 Magico

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Conclusioni

Spirit of the North 2 eredita dal suo predecessore lo spirito del Nord nel suo senso più vasto, riportandoci ambientazioni meravigliose ispirate ai paesaggi islandesi, storie di magia, spiriti e sciamani. Da queste basi suggestive costruisce qualcosa di nuovo: un open world tutto da esplorare, con dungeon, boss fight e svariati poteri spiritici da sbloccare.

Qualche elemento rpg rende l’esperienza un po’ più “ragionata”: l’albero delle abilità, l’equipaggiamento, la gestione delle risorse, danno un motivo per staccarsi un attimo dal gironzolare senza meta e magari fare una sosta dall’adorabile mercante procione. Esplorazione e puzzle restano però il perno principale del gioco, con un livello degli enigmi sempre piuttosto blando (del resto il protagonista è una volpe) e una maggiore attenzione sul platforming.

Purtroppo a livello di gameplay si trovano alcuni difetti, come la lentezza nel salto o l’estrema meccanicità dello scatto. Nel complesso però il fascino di Spirit of the North 2 è innegabile, complice un lavoro eccezionale di Infuse Studio a livello grafico.

Spirit of the North 2
  • Good
    +Ambientazioni meravigliose ispirate ai paesaggi islandesi
    +Open world immenso ricco di luoghi da esplorare
    +Protagonisti adorabili
    +Storia interessante che si sviluppa tramite l'esplorazione
  • Bad
    -Gameplay non perfetto, un po' macchinoso
    -Alcuni bug fastidiosi
  • 7 Magico

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