Soulstice – Anteprima Finale

Il nuovo centro di Reply Game Studios?

Soulstice – Anteprima Finale
Soulstice – Anteprima Finale
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Abbiamo provato Soulstice circa due mesi fa. con una corposa demo giocata su PC. Una versione preliminare, che mostrava però chiaramente la visione di Reply Game Studios. Soulstice ambisce a dire la propria nel genere degli stylish action, negli hack’n’slash. Un action puro, tutto basato sulla collaborazione tra le due protagoniste. Briar e Lute sono l’anima pulsante di questo titolo tutto italiano, tanto da essere il fondamento su cui si basa tutta l’esperienza. Soulstice è infatti nato prima come idea di gameplay, e poi come una storia di sopravvivenza con due sorelle.

Nella scorsa prova abbiamo potuto provare due sezioni di gioco, sperimentando con il combat system e con il gameplay di Briar e Lute. Un primo scorcio della città in rovina di Ilden, che stavolta abbiamo potuto saggiare in modo più approfondito e completo. In questa versione preview ci è stato possibile giocare i primi due Atti dell’avventura, spendendo diverse ore in una versione pressoché definitiva dell’esperienza di gioco. C’è ancora tempo per qualche ritocco e ottimizzazione, ma Soulstice ormai è davvero vicino. Uscirà infatti il 20 Settembre su PS5, Xbox Series X/S e Steam.

Con i primi due atti completi a disposizione, è stato possibile godere dell’esperienza nella sua forma reale e con una progressione naturale. L’arrivo ad Ilden di Briar e Lute è impreziosito da nuovi dettagli circa il mondo di gioco e la sua storia, così come da diversi personaggi che incroceremo durante il cammino. Briar e Lute sono una chimera, particolari guerrieri creati dall’Ordine della Lama cinerea per affrontare i diversi squarci del Velo per il mondo. Una sorta di confine etereo, che riversa nel mondo creature abominevoli e pericolose. Il mondo di gioco si svela a noi con diversi dialoghi di Layton, il guardiano responsabile per le due sorelle nonché addetto al negozio e ai potenziamenti delle abilità.

Con questo nuovo sguardo, Soulstice è riuscito a incuriosirci di più rispetto alla prima demo. Ciò che offre non è nulla di nuovo o originale, ma il modo in cui si presenta a noi e viene raccontato riesce a renderlo piacevolmente d’atmosfera. Si lascia assaporare senza problemi, anche grazie al buon doppiaggio inglese (con un nome d’eccezione, la Quiet di MGSV, Stephanie Joosten). Nonostante il focus del team di Reply Game Studios nelle fasi iniziali era tutto sul gameplay, Soulstice appare piuttosto curato a livello narrativo. Qualche piccola chicca ne impreziosisce l’esecuzione, come il bestiario a disposizione, che ci svela nuove informazioni sulle creature dopo averne ucciso un determinato numero. Proprio come in Hollow Knight, il capolavoro di Team Cherry.

Ma in Soulstice si gioca tanto, più che leggere, e ogni aspetto è incentrato sulla gratificazione del giocatore e sulla personalizzazione del combat system. Ve ne avevamo già parlato approfonditamente nella scorsa anteprima, per cui vi invito a leggerla per carpire qualche dettaglio in più. Sostanzialmente Soulstice non è dissimile da altri esponenti del genere. Il focus è su Briar, che con il suo spadone può mettere a segno diversi attacchi leggeri. L’attacco pesante, di solito così chiamato, viene invece sostituito dall’arma secondaria equipaggiata. Questo vuol dire che la tipologia sarà sempre diversa, e il suo utilizzo a nostra discrezione. Proseguendo nell’avventura se ne sbloccheranno di nuovi, ognuno di essi potenziabile attraverso i materiali raccolti nell’esplorazione.

Ogni arma è efficace con una determinata tipologia di nemico, creando situazioni e approcci interessanti e sempre diverse. L’interazione con Lute è legata al contrattacco: premendo col giusto tempismo un tasto, potremo parare, immobilizzare o fermare un attacco nemico. Lute resta l’elemento più interessante dell’esperienza, essendo potenziabile proprio come le armi di Briar. Questo ci permetterà ad esempio di farla attaccare più volte durante un contrattacco, o di farlo anche se abbiamo sbagliato il tempismo dello stesso.

Il livello di personalizzazione delle abilità di Lute è piuttosto ricco e stratificato. In questa nuova prova avevamo a disposizione diverse strade e possibilità, che ci hanno permesso di capire la peculiarità del gameplay di Soulstice. Più che su Briar, il focus reale è su Lute su ciò che può fare in sinergia con la sua sorellona in armatura. Come nella scorsa demo, tutte le meccaniche si intrecciano in modo convincente, dando vita ad un action di sostanza e divertente da giocare. Un susseguirsi di scontri, sezioni platform o piccoli puzzle (e boss) che fanno ben sperare sulla qualità e il ritmo del prodotto.

Anche questa volta purtroppo c’è da segnalare qualche incertezza con la telecamera di gioco. Soulstice sceglie una via molto classica, figlia di alcuni capisaldi del genere. adottando una telecamera fissa durante l’esplorazione. Negli scontri si può muovere liberamente, ma resta comunque inaffidabile e non sempre adeguata a seguire l’azione. Ci è capitato in diverse occasioni di non eseguire correttamente un salto o un movimento, perché la telecamera non riusciva a far percepire chiaramente le distanze e la profondità delle piattaforme. Un pizzico di frustrazione qua e là, che potrebbe minare l’esplorazione e alcuni scontri più concitati.



Questa nuova, approfondita prova di Soulstice è stata tanto convincente quanto la prima. L’action di Reply Forge Studios si presenta con un’impianto narrativo che intrattiene e incuriosisce, e sembra più approfondito di quel che sembra. La curiosità di vedere come si evolverà il mondo di gioco e la storia di Briar e Lute c’è, anche grazie ad un combat system che si conferma profondo e appagante.

La cooperazione tra Briar e Lute è interessante, così come le sinergie di gameplay che si vengono a creare. C’è una cura per il design proprio delle produzioni ad alto budget, con l’ambizione di creare un action di livello e con un piglio di originalità in più. Qualche dubbio sulla complessità dello stesso nelle fasi più avanzate, soprattutto contro i Boss, ma solo la recensione potrà fugare questi dubbi. Anche in termini di varietà di situazioni, nemici e ambientazioni. Le premesse finora sono positive, vista la ricchezza di armi secondarie e abilità di Lute. Peccato per i problemi della telecamera, ancora presenti in questa versione.

Soulstice si conferma un titolo da tenere d’occhio, non solo per l’orgoglio nazionalista verso il team Reply Game Studios, ma per la qualità e la visione che traspare da questo progetto.


Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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