Sony: “Per il supporto al cross-play basta chiedere”, ma poi lo negano a Wargroove

La realtà non è così semplice

Sony: “Per il supporto al cross-play basta chiedere”, ma poi lo negano a Wargroove

La questione del cross-play tra le varia piattaforme continua ad infiammarsi.

Da una parte abbiamo Microsoft che è pronta ad un’apertura totale con Nintendo e smartphone, dall’altra Sony sembra non avere le idee molto chiare… o fose le ha ma non vuole ammetterlo.

Al momento solo Fortnite gode dell’effettivo cross-play tra tutti i dispositivi compreso PlayStation 4, mentre tutti gli altri giochi che hanno questa funzione non hanno ricevuto l’ok da Sony. Anche Rocket League in teoria aveva avuto il permesso, ma al momento la funzione non è stata ancora implementata.

Shawn Layden in queste ore ha dichiarato che Sony in realtà è disposta ad aprirsi, tanto che per gli sviluppatori “basta chiedere“:

Come sempre gli studi non devono far altro che collaborare con il loro account manager PlayStation. Quest’ultimo vi illustrerà i passaggi che abbiamo appreso grazie alla nostra partnership con Epic. Non credo che in questo momento ci sia alcun meccanismo di controllo. Penso che siano aperti a fare proposte, perché con Fortnite le cose sono andate piuttosto bene.

Tutto molto bello quindi, ma la realtà dei fatti è ben diversa. Diversi studi infatti sono intervenuti su ResetEra per testimoniare come le loro richieste sono rimaste inascoltate, tra cui gli autori di War Thunder e Chucklefish, studio dietro il recente Wargroove.

Il CEO Finn Brice infatti ha raccontato:

Per quanto ci riguarda dobbiamo letteralmente solo attivare un interruttore e far funzionare il cross-play. Immaginiamo che la questione sia più complicata per Sony e per la loro policy. Volevamo solo offrire una visione più bilanciata sulla vicenda e riferire che certamente non è solo questione di contattare i propri account manager o impegnarsi. A noi hanno detto di no.

Sembra quindi che la questione sia molto più complicata di quanto Layden abbia fatto credere con le sue parole, ed effettivamente se “bastasse chiedere” avremmo molti più giochi con cross-play, non credete?


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Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.

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