Come Sonos One cambia il tuo modo di ascoltare la musica

10 motivi per cui scegliere Sonos One

Come Sonos One cambia il tuo modo di ascoltare la musica

Vi abbiamo parlato di Sonos diverse volte, di quanto la sua filosofia, ma soprattutto le sue qualità musicali siano impareggiabili. L’obiettivo principale di Sonos è quello di risvegliare le case dal silenzio, di riempirle di musica per rendere migliori le nostre vite, non solo singolarmente ma anche insieme agli altri. Il modo in cui prova a perseguire questo obiettivo è il suo sistema audio multi-room, che è composto da diversi device wireless che possono comunicare tra loro, tramite un’unica app, rendendo entusiasmante l’esperienza di ascolto. Adesso ci ritroviamo tra le mani proprio l’ultimo nato tra i suoi speaker, il Sonos One, un altoparlante con un occhio rivolto al futuro, con diverse funzionalità smart, ma che allo stesso tempo tiene fede a tutti i principi qualitativi della casa statunitense.

Sonos One è il più piccolo della famiglia, equivalente al modello Play 1 per dimensioni e potenza, con un’anima smart che lo distingue dal modello precedente: alla base di tutto c’è il controllo vocale, che supporta servizi come Alexa e l’Assistente Google. Non solo l’app Sonos, quindi: adesso potremo gestire il singolo speaker o tutto l’impianto, usando semplicemente la nostra voce.

Purtroppo questa feature non è ancora disponibile in Italia e, un po’ per questo motivo, un po’ perché stiamo parlando di un device che definiremmo “speciale”, non crediamo sia il momento di tirare le somme con una recensione canonica, bensì preferiamo provare a spiegarvi come questo piccolo speaker ha cambiato il nostro modo di ascoltare la musica nell’ultimo periodo.

Alta Fedeltà musicale

Inutile girarci attorno, per quante funzioni un device possa avere, deve prima di tutto saper fare il suo lavoro, quello per cui è stato preposto. Sonos One è uno speaker, quindi la sua missione principale è quella di far ascoltare bene la musica. Non che avessimo dubbi su Sonos, ma dobbiamo ribadire che questo piccolo altoparlante suona egregiamente, soprattutto rapportandolo alle sue dimensioni. Fino a poco tempo fa utilizzavamo le casse del PC (con tanto di subwoofer) per ascoltare la musica, ma da quando abbiamo Sonos One, la musica che emette ci accompagna durante le giornate lavorative, sia per la sua praticità, quanto e soprattutto per la sua qualità. Il suono è ben bilanciato e alti e bassi sono comunque regolabili tramite app, e alzando il volume il suono riesce a propagarsi per tutta la casa (certo, dipende dalle dimensioni della casa). Quello però che si percepisce quando si ascolta la musica da Sonos One è proprio l’alta qualità, anche e soprattutto a volumi contenuti: è qualcosa che non è semplice spiegare con le parole, ma le vostre orecchie saranno capaci di percepire un suono naturale, profondo e intenso.

La potenza è nulla senza controllo

Sì, lo sappiamo, si tratta di un vecchio slogan di una nota casa di pneumatici, ma ci è sembrato davvero azzeccato, visto che subito dopo l’elevata qualità audio che Sonos può garantire, a fare la differenza c’è una singola applicazione, capace di gestire praticamente tutto, da qualsiasi angolo della casa. La Sonos App è disponibile per AndroidiOS, e rappresenta il punto di raccolta per la vostra musica: sia essa un servizio di streaming, una web radio, la musica che avete sul vostro smartphone o nel vostro PC, tutto passerà dal vostro smartphone. Questo significa che potrete trovare velocemente un brano a prescindere di dove sia, ma anche gestire le impostazioni e le altre funzionalità del Sonos One. E, cosa importantissima, se avete diversi speaker Sonos, potrete scegliere dove riprodurre la musica: in tutta la casa o in una o più stanze. Potrete ad esempio dare il buongiorno a vostra moglie facendo partire in camera una canzone sdolcinata, mentre voi siete in cucina a prepararle la colazione (beh, queste cose succedono solo nei film, ma è possibile farlo!), o ad esempio potrete ascoltare un pezzo rock per darvi la carica mentre fate la doccia, mentre qualcun altro ascolta musica classica in un’altra stanza. Una cosa è certa, ovunque voi siate (purché nel raggio della vostra rete Wi-Fi) potrete controllare la vostra musica.

Streaming is Future

Probabilmente 15 anni fa non ci saremmo mai aspettati uno scenario simile a quello di oggi, ma di fatto il modo in cui fruiamo della musica è totalmente cambiato. Almeno per quanto ci riguarda, il 90% della musica che ascoltiamo proviene da fonti digitali, e in particolare è in streaming. Spotify, ma anche Apple Music, Google Play Music, Deezer, etc etc. Sonos One supporta praticamente tutti i servizi musicali streaming più famosi esistenti e viene costantemente aggiornato per aggiungerne di nuovi, il bello è però anche che li gestirete tutti con la stessa app, senza doverli aprire uno alla volta. Vi basterà aggiungere il servizio che desiderate nell’app e il gioco è fatto. C’è inoltre TuneIn che, per chi non lo conoscesse, vi permetterà di ascoltare gratuitamente ogni web radio esistente al mondo, per scoprire quindi musica da altri paesi e continenti, quando vorrete ascoltare qualcosa di nuovo, o semplicemente la vostra radio preferita nel migliore dei modi.

Alexa?! Hey, Alexaaa!!

Come vi abbiamo detto prima, ciò che differenzia Sonos One dagli altri speaker è il suo essere “smart”, cosa che fa principalmente attraverso il riconoscimento vocale. Grazie ai 6 microfoni integrati (che potrete anche disattivare, se vorrete), potrete dare istruzioni vocali a Sonos One su cosa e dove riprodurre, grazie a servizi come Alexa di Amazon o all’Assistente di Google. Purtroppo per noi, Alexa non è ancora “arrivata” in Italia, per cui non abbiamo potuto testare questa funzionalità, ma vi basterà vedere un video come quello qui sotto per comprenderne le potenzialità. Potrete cambiare canzone senza nemmeno avere lo smartphone a portata di mano, gestire gli altri speaker e anche chiedere informazioni di vario genere (quali orario, meteo, appuntamenti, etc) e quindi rendere Sonos One non solo un riproduttore musicale e centro di controllo “vocale” per tutta la casa, ma anche un nuovo amico con cui “parlare”. Ad ogni aggiornamento di Sonos speriamo nell’arrivo della compatibilità almeno dell’Assistente di Google, ma per ora il messaggio “Non disponibile nel tuo paese” ci rende soli e tristi. Alexa, ma dove sei??

Bluetooth? No, grazie

Il sistema audio di Sonos si basa sulla connessione Wi-Fi, quindi anche Sonos One passa per la vostra rete, ma cosa comporta questo rispetto ad un tradizionale speaker Bluetooth? La prima differenza è che potrete allontanarvi quanto volete dallo speaker: potrete addirittura uscire portandovi il vostro smartphone dietro, mentre Sonos One continuerà a riprodurre la musica che stavate ascoltando. Niente più interferenze o “salti” quando vi allontanerete troppo, con Sonos, nessuna interruzione e una qualità maggiore senza compressioni, come succede con il Bluetooth. Potrete poi gestirlo da qualsiasi parte della casa e per qualsiasi stanza, avendo la possibilità di riprodurre brani diversi in stanze diverse. Certo, Sonos One deve essere connesso alla rete elettrica e a quella Wi-Fi, quindi non potrete portarvelo lontano da casa, ma Sonos è un sistema fatto proprio per la casa e per viverla al meglio, grazie proprio alla buona musica.

Il buongiorno si vede dal mattino

Per iniziare bene la giornata c’è chi si affida al caffè, chi ad una doccia calda e chi alla musica. Tra le feature di Sonos One non poteva non esserci la sveglia. Potremo pianificare tutte le sveglie che vogliamo, con la musica che vogliamo e al volume che vogliamo, e naturalmente nella stanza che vogliamo, o perché no, in tutta la casa. Altrimenti mentre siete ancora nel letto potrete far partire la canzone giusta a seconda di come vi siete svegliati, magari una cosa rilassante la domenica mattina o del sano rock per svegliarsi per bene durante la settimana. In ogni caso, siamo sicuri che iniziare la giornata con della buona musica, possa essere il miglior modo per farlo, soprattutto se unito alle altre nostre abitudini.

Un suono che avvolge la casa

Sonos non si limita a suonare bene, ma lo fa in modi diversi a seconda di dove si trova uno speaker. Si chiama Trueplay questa tecnologia che, grazie ai microfoni di un iPhone o un iPad, riesce a studiare ogni stanza, misurando il modo in cui il suono si riflette sulle pareti o sull’arredamento e regolando l’audio prodotto. Il risultato è che non solo avremo sempre un suono di alta qualità, ma che esso sarà adeguato alla conformazione di ogni stanza: lo stesso speaker suonerà diversamente se lo useremo in un bagno piccolissimo o in una camera da letto molto più grande, o meglio, suonerà sempre nel migliore dei modi, per quella stanza.

Ci vuole stile

Sonos One è fatto per la casa, per qualsiasi angolo della vostra casa. Proprio per questo ha uno stile minimale, che si adatta a qualunque siano i vostri gusti in fatto di arredamento. Dovunque lo metterete farà la sua figura, non risultando mai come un corpo estraneo. È disponibile nei colori bianco o nero e la sua linea neutra lo rende moderno quanto classico. I tasti touch posizionati in alto sono anch’essi essenziali (e tra l’altro vi permettono di gestirlo in autonomia, cambiando ad esempio traccia con una gesture), rendendo nell’insieme questo speaker non solo bello da ascoltare, ma anche da vedere. Si sa, anche l’occhio vuole la sua parte.

Blade Runner

Quante volte guardando un film ambientato nel futuro siamo rimasti affascinati da soluzioni tecnologiche che solo nei nostri sogni potevano esistere? Tante, soprattutto per coloro che (come il sottoscritto) hanno qualche annetto sulle spalle. Non siamo ancora arrivati alle macchine o agli skateboard volanti, ma tante di quelle cose viste nei film degli anni ’80-90 iniziano a concretizzarsi. Una di queste è proprio il controllo vocale. In fin dei conti si tratta più che altro di una comodità, ma per coloro che amano la tecnologia, avere la possibilità di avviare una canzone con la propria voce o addirittura utilizzare altri servizi vocali, rappresenta anche una conquista, un passo avanti nel futuro che anni fa potevamo solo sognare.

Il piacere di ascoltare la musica, in compagnia

La musica ci accompagna sin dalla nostra infanzia e lo farà per sempre: ci conforta nei momenti tristi e rende memorabili quelli più piacevoli, e fatto sta che ogni momento è più bello grazie alla musica: spesso è proprio una canzone a portarci alla mente un ricordo. E spesso ci capita di ascoltare la musica per conto nostro, in solitudine, con un paio di cuffie, immersi nei nostri pensieri. Ma la sfida di Sonos è quella di portare la musica nelle case, così da essere condivisa anche con gli altri. Noi abbiamo avuto il piacere, durante una delle nostre trasferte, di ascoltare un impianto Sonos completo (con speaker in ogni stanza, persino fuori, in terrazzo), e dobbiamo dire che avere la musica che ti raggiunge da ogni angolo è un’esperienza unica, che dona una dimensione completamente nuova al modo in cui siamo abituati a farlo. È un modo per confrontarsi o per entrare in sintonia, è un modo per crescere e scoprire nuova musica, è qualcosa che anche all’epoca ci sembrava fantascientifico, ma che adesso che abbiamo Sonos One, ci sembra una meta raggiungibile, seppur con i dovuti sacrifici.

Se anche voi avete questo sogno, Sonos One può rappresentare il punto di partenza per il vostro impianto multi-room, il quale può essere costruito un pezzo alla volta, a seconda delle vostre esigenze e disponibilità. Ma già da solo questo smart speaker vi darà un assaggio delle grandi potenzialità di questi device.


Sonos One è disponibile sul sito ufficiale, dove trovate tutte le altre informazioni tecniche, al prezzo di 229 euro. Di certo non si tratta di una soluzione economica, ma rappresenta un investimento di qualità per chi ama ascoltare la musica. E se quello che vi abbiamo detto su Sonos One non vi ha ancora convinto, sappiate che avete 100 giorni dall’acquisto per restituirlo, un modo per provare sulla vostra pelle, o meglio, con le vostre orecchie, quello che abbiamo provato a raccontarvi.

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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