Sleeping Dogs – La Recensione

Sleeping Dogs – La Recensione

Una decina di anni fa c’era un titolo in grado di far tremare i polsi a Grand Theft Auto: i 2 capitoli della serie True Crime proponevano libertà, sparatorie al fulmicotone e furti di auto in corsa dall’altra parte della barricata, uniti alla possibilità di scegliere se comportarsi secondo la legge o da “sbirro cattivo“. In GTA III (o forse in San Andreas, ho i ricordi un po’ annebbiati – NdK) c’erano manifesti pubblicitari di scherno contro questo nuovo rivale da non sottovalutare, un po’ per spacconeria, forse un po’ per paura, ma a quanto pare il tempo ha dato ragione all’ormai leggendaria serie targata Rockstar. Il terzo capitolo della serie “poliziesca“, True Crime: Hong Kong, riapparve qualche anno fa, salvo poi tornare nel limbo dove stava marcendo, con un publisher (Activision) che decise di lasciarlo nel dimenticatoio dato lo scarso interesse generato da un ipotetico ritorno. Square-Enix ha però scommesso su questa IP che, stravolta, ritorna prepotentemente a suon di calci, pugni e inseguimenti a ritagliarsi un suo spazio nell’affollata industria videoludica. Nessun vero crimine questa volta, fate largo a Wei Shen!

Lo ameranno: gli amanti dei free-roaming, della libertà videoludica e delle arti marziali
Lo odieranno: chi gioca i free-roaming solo per massacrare ingiustamente gli NPC
E’ simile a: la serie GTA, la serie Saint’s Row, l’antica serie True Crime

Titolo: Sleeping Dogs
Piattaforma: Xbox 360 / PS3 / PC
Sviluppatore: United Front Games
Publisher: Square-Enix
Giocatori: 1
Online: Social Hub (Classifiche)
Lingua : Inglese (Parlato) /Italiano (Testi)

Who needs to be undercover when you got SWAG?

[hr]

Tanto va la gatta al lardo….

Dopo qualche anno passato a San Francisco, il poliziotto dal passato burrascoso, Wei Shen, è pronto a tornare nella sua terra natia, Hong Kong, dove lo accoglie un vecchio amico, lo sguardo sospettoso dei criminali con i quali si troverà immischiato e una città vivissima ma piena di uomini morti che camminano. La vita dello sbirro sotto copertura è dura, difficile, e se questo non era chiaro già da prima, ci basterà assistere ai continui e tormentati risvegli del nostro eroe, che ogni notte si ritrova a ripensare ai duri colpi che il destino gli sta per infliggere.

Non male la vita del poliziotto sotto copertura!

Il nostro compito è quello di distruggere il clan dei temibili Sun On Yee, una delle famiglie più potenti della Triade, dall’interno, guadagnandoci la fiducia prima degli sgherri e poi dei generali, il tutto senza far saltare la nostra delicata copertura. A complicare le cose ci penseranno le altre famiglie, pronte a metterci i bastoni tra le ruote, senza contare i demoni del nostro Wei: la vendetta ti divora da dentro, il potere ti inebria, ma sei pur sempre un poliziotto. Tra poliziotti corrotti, risvolti psicologici e amicizie scomode, la trama di Sleeping Dogs scorre in maniera fluida e piacevole, senza risparmiarci momenti drammatici e scabrosi, il tutto in un’ottica matura e con un pizzico di hard-boiled che non guasta mai. Non troppo lunga, ma abbastanza da non annoiare davvero mai.

Fuoco e fiamme, fuoco e fiamme!

[hr]

I didn’t choose the thug life, the thug life chose me.

Il successo della serie Grand Theft Auto ha fatto esplodere un trend in grado di influenzare sia storici brand (anche quelli poco avvezzi alle sperimentazioni), sia le nuove produzioni pronte ad offrire esperienze ricche di cose da fare, vasti mondi da esplorare e sensazione di libertà. Tra i tanti cloni, Sleeping Dogs si ritaglia certamente uno spazio tutto suo all’interno del panorama open-world, non solo per via del suo illustre passato (in realtà quello che abbiamo tra le mani è il nato-morto terzo capitolo di True Crime, serie apprezzatissima, anche dal sottoscritto, un bel po’ di anni fa su PlayStation 2 e Xbox) ma anche per il suo approccio originale alla materia. United Front sembra infatti aver sacrificato una piccola parte di libertà che si nasconde dietro l’etichetta “free-roaming” in favore di una trama organica e uno svolgere coerente degli eventi, compiendo scelte tanto assurde quanto coraggiose.

Tutto ha inizio con Jackie, un vecchio amico dai tempi di Old Prosperity

Wei Shen non salta quando vogliamo noi ma solo quando vedremo apparire il tasto A. Wei Shen non ha un arsenale da qualche quintale sempre in tasca, né tanto meno pistole sempre a disposizione, tant’è che la prima sparatoria nella quale ci ritroveremo avrà luogo in un punto avanzato della trama, concentrando piuttosto l’attenzione sui coreografici combattimenti di chiara origine “batmaniana”: lo splendido combat-system di Rocksteady viene qui riproposto in un’ottica cittadina ed orientale, che ci permetterà di tramortire a colpi di kung-fu i numerosi nemici (che avranno varie stazze e tattiche, da smagriti pivelli a coriacei “tank”) che troveremo durante le missioni e agli angoli di strada. Combo di pugni e calci (sbloccabili salendo di livello), prese, contrattacchi (premendo il tasto Y/Triangolo) da eseguire al punto giusto e ogni volta differenti ci permetteranno di sopravvivere nelle poco amichevoli strade di Hong Kong, viva ed enorme, pronta per essere esplorata a bordo di costosissimi bolidi. Spesso però, oltre ad usare le mani ci troveremo costretti a combattere il fuoco col fuoco, utilizzando pistole, mitra e lancia-granate che potranno essere temporaneamente equipaggiati da Wei e a seconda di come le useremo otterremo un punteggio Triade alla fine di ogni missione: salendo vari tipi di livello, potremo infatti sbloccare delle perks come mosse speciali o utili abilità come la possibilità di trovare armi nei cofani delle auto della polizia.

Potremo agghindare Wei come vorremo, ottenendo dei bonus (XP o danni) vestendolo con un set di abiti predefinito

Ci sarà un “albero” di perks relativo alla Reputazione (che salirà tramite favori fatti a personaggi sparsi per la città e che influenzerà anche i vestiti e i veicoli che potremo acquistare nei relativi negozi), uno alle abilità da Poliziotto (partiremo con 3 “scudi” di esperienza pieni, che scenderanno nel caso in cui commettessimo azioni contro la legge), uno da Triade (influenzato da headshot, dalle divertentissime uccisioni ambientali) e uno relativo alle arti marziali, legato però alle 12 statue che riporteremo al nostro vecchio sensei. Altre abilità speciali le otterremo invece dopo eventi o particolari missioni, in particolare quelle relative alle ragazze con cui potremo andare “a fare un giro”.

Il nostro Wei è anche un abilissimo guidatore in possesso di padronanza totale delle varie tipologie di veicolo presenti: dalle moto alle barche, potremo sfrecciare a velocità spropositata sull’autostrada o nei vicoli, ma oltre al semplice premere un acceleratore, potremo speronare (tramite il tasto X/ Quadrato) le altre auto, sparare alla guida (cercando di colpire i pneumatici…peccato manchino gli “skillshot” di True Crime al serbatoio o sul retro dell’auto – NdK) e persino saltare da un’auto all’altra, avvicinandoci e premendo A al momento giusto, potendo così prendere possesso del veicolo anche in corsa (utile in molte missioni), ma nel caso in cui volessimo evitare salti e corse, basterà recarsi in uno dei numerosi parcheggi o chiamare un nostro sottoposto (una volta aumentata la nostra reputazione) per farci portare un veicolo.

Durante l’hacking avremo pochi tentativi: una volta terminati, la password verrà resettata

Il cellulare sarà davvero utile, permettendoci di fare foto sulle scene del delitto ma anche da sfruttare in gran parte dei numerosissimi minigiochi presenti: password da scovare per l’hacking di telecamere e pc, cimici da impostare grazie al nostro device, ma anche casseforti da aprire e porte da scassinare, divertenti e in grado di rendere varia ogni missione (già di per sé varie, difficilmente troverete missioni troppo simili tra loro).

Di carne al fuoco ce n’è davvero tanta ed è evidente come Sleeping Dogs sia infarcito di riferimenti e citazioni da altri titoli, ma la bravura di United Front risiede proprio nel rendere quella che sulla carta sembra un’accozzaglia di influenze e spezzoni di gameplay, un’organica base su cui posizionare la narrazione, offrendo un titolo variegato ed estremamente divertente.

Le scazzottate saranno all’ordine del giorno, nelle quali sfoggiare il nostro set di combo e mosse devastanti

[hr]

Lo zen e l’arte del game developing

I tormenti del povero Wei sembrano essere lo specchio dello sviluppo di Sleeping Dogs: continui rinvii, sospetti di cancellazione, cambio publisher, cambio sviluppatore, cambio nome…cambi di programma che, visti i precedenti di tanti altri titoli dalla gestazione difficoltosa (ehm…chi ha detto Duke Nukem Forever?), gettava dubbi e sospetti sulla bontà del titolo, soprattutto dal punto di vista tecnico. Se la perfezione non è stata raggiunta, direi però che i dubbi di cui sopra possono tranquillamente essere accantonati, lasciando in sospeso solo qualche lieve perplessità.

In barca potremo ammirare le isole che circondano Hong Kong, che offriranno dei landscapes davvero suggestivi

Di bug ce ne sono (pochi e più lievi rispetto a tanti altri titoli), la telecamera è un po’ ballerina, incertezze e problemi con le collisioni fanno capolino di tanto in tanto, i volti non sempre risultano convincenti, ma nulla di tutto ciò rende ingiocabile o pessimo Sleeping Dogs, che anche graficamente fa la sua buona figura. Dalla città piena di abitanti, ognuno impegnato nei suoi gesti quotidiani, alle buonissime animazioni dei combattimenti, passando per i riflessi delle auto o la pioggia che bagna i vestiti, l’engine di gioco si lascia apprezzare senza troppi intoppi, pur lasciando perplessi in qualche occasione, in particolare se si pensa alla legnosità di fondo di molti elementi del gioco, alcune mosse eseguibili incluse.

Il lungo tempo di gestazione porta con sé tante piccole imperfezioni tecniche che non minano, comunque, l’esperienza dal punto di vista videoludico: dettagli legati a problemi di clipping che possono far storcere il naso andando a cercare il pelo nell’uovo. Anche l’I.A. Ha alti e bassi, passando da momenti convincenti (come i cittadini che, se urtati con l’auto, scendono e provano a farci passare un brutto quarto d’ora) a fasi in cui ci ritroveremo ad attendere che i nemici o la polizia facciano un passo, come se fossero in attesa di un nostro gesto per rispondere ad una nostra azione.

Anche l’esplosioni non “brilleranno”….

Menzione a parte per la fisica dei veicoli: nel suo tentativo di sviluppare un titolo realistico, United Front ha progettato un modello di guida diverso dai soliti open-world, molto meno arcade e tendente al vero comportamento di un mezzo. Il risultato è coerente ma non sempre funzionale, in quanto risulta spesso difficile guidare in maniera precisa un veicolo a bassa velocità mentre a tutta birra sarà comunque divertentissimo sfrecciare per le strade di Hong Kong, mentre le frenate sembrano sempre troppo “ingessate”. Luci e ombre insomma per un comparto tecnico che non brilla ma neanche delude, promosso ma con qualche piccola riserva. Il sonoro invece è promosso a pieni voti, curato sotto ogni punto di vista, dal doppiaggio anglo/cantonese alla scelta dei brani delle radio e del karaoke, arricchendo il comparto tecnico del gioco di tanta classe.

Le sparatorie, seppur meno presenti rispetto a titoli simili, non mancheranno

[hr]

Impegnati nel Social(Hub)

Le statue dell’oroscopo cinese sono solo una delle tipologie di collezionabili presenti

Un free-roaming completabile al 100% in meno di una ventina di ore non è propriamente longevo. Ma se il titolo in questione riesce a non annoiare neanche un minuto, può la breve durate essere considerata negativa? A circa 10 ore di gioco sentivo che la trama principale, nonostante le numerose missioni extra compiute, era quasi agli sgoccioli. Poi però ho pensato a tutti quei titoli che, dopo infinite ore di agonia, desideravo vedere quel finale che tardava ad arrivare, dato che la noia stava pian piano divorando ogni elemento positivo di trama, gameplay e quant’altro.

Un buonissimo compromesso in grado davvero di non annoiare grazie alle numerose e variegate missioni presenti: dai già citati favori ai micro-crimini ai quali ci troveremo casualmente ad assistere, ma anche camion porta-valori da svaligiare, cassette di sicurezza piene di soldi e bonus da cercare per la città, altari della salute presso cui pregare (ed aumentare così la nostra vita totale), telecamere da manomettere (e con le quali smascherare eventuali piazze per lo spaccio di stupefacenti), avremo un’ampia gamma di missioni da svolgere, una più assurda dell’altra. Scommettere 100000 $ su un gallo? Potrete fare anche quello.

Non puoi scalare la Triade se non riesci prima a scalare le classifiche….

La rigiocabilità non è altissima, a meno che non vi divertiate comunque a vagare per la città senza però la possibilità di devastarla come in altri titoli simili…in compenso il Social Hub, sistema di ranking online che vi permetterà sia di rigiocare le missioni per completarle al meglio, sia di confrontare ogni vostra singola statistica in primis, con i vostri amici sul Live/PSN, ma anche con i giocatori di tutto il mondo, vi spingerà a tornare per controllare se qualcuno ha battuto il vostro record di impennata o di ripetizioni di calci volanti.

[hr]

Ovviamente le gare clandestine sono d’obbligo quando si ha a che fare con la criminalità organizzata…ci ritroveremo quindi veri e propri “circuiti” urbani grazie ai quali faremo mangiare la polvere ai nostri avversari e, di tanto in tanto, anche alla Polizia

[hr]

In Conclusione…

Sleeping Dogs non è perfetto. Le sue imperfezioni però sono simili a quelle di un diamante grezzo, al quale basta una piccola smussatura per splendere. Dei piccoli problemi tecnici e un comparto grafico non di primissimo livello (ma comunque “buono”) non possono sminuire le (non troppe) ore di divertimento che il gioco è in grado di offrire, con il suo originale approccio al genere open-world quasi interamente basato sulle arti marziali e su un realismo di fondo che riesce a rendere ancor più matura la piacevole trama. L’incredibile varietà delle missioni che non lascia far capolino alla noia, unita a dei veri e propri colpi di genio, vi terrà incollati ad un titolo che, con una maggior cura tecnica (minata però dallo sviluppo travagliato, c’è da dire), sarebbe potuto tranquillamente ritagliarsi uno spazio nell’olimpo del genere, ma continuando su questa strada, magari con un seguito sviluppato senza le tribolazioni di questo primo (in realtà terzo) atto, l’obiettivo non è impossibile.

[hr]

Secondo parere by Lorenzo “Daeran Angelfire” Frascaroli:

Dopo i ben noti travagli per giungere finalmente tra le nostre mani, Sleeping Dogs si presenta come un gioco free-roaming che lascia piacevolmente sorpresi. Nel mio caso, da nemico dei free-roaming e sopratutto di GTA, l’impresa di farsi apprezzare è stata ardua, ma il titolo di United Front mi ha fatto provare di nuovo le emozioni del primo True Crime sulla Old Generation: varietà a non finire, gioco coinvolgente, longevità giusta, mai troppo noioso, mai troppo sbrigativo. Il titolo porta una piccola ventata di aria fresca, nel mondo dei free-roaming dove ultimamente solo Red Dead Redemption (ormai quasi datato come titolo) meritava attenzione.

Un gioco consigliato un po’ a tutti i tipi di audience, il divertimento è assicurato!

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

Lost Password