Sherlock Holmes The Awakened – Recensione

Elementare, Cthulhu

Sherlock Holmes The Awakened – Recensione
Sherlock Holmes The Awakened
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Sherlock Holmes è senza alcun dubbio il più grande investigatore della storia della letteratura. Insieme al suo fedele compagno di avventure, il Dottor John Watson, ha affrontato decine di casi incredibili nell’illustre carriera immaginata da Sir Arthur Conan Doyle.

La sua leggenda continua però anche ai giorni nostri, con innumerevoli trasposizioni cinematografiche, fumettistiche e persino videoludiche. Sherlock Holmes The Awakened è un esempio moderno di come il detective si presti magnificamente al medium delle avventure investigative e a cross-over con “altri universi”.

Chi non ha mai desiderato un incontro tra A. C. Doyle ed H. P. Lovecraft? Frogwares lo ha immaginato, e il risultato è fantastico. Il culto di Cthulhu rappresenta una sfida come Sherlock Holmes non ne ha mai affrontate, che minerà la sua logica alle fondamenta rischiando di portarlo alla follia.

Lo studio ha fatto un lavoro egregio nel riportare alla vita questo titolo, uscito originariamente nel 2008, in condizioni inconcepibili. La sede di Frogwares si trova infatti in Ucraina, dove gli sviluppatori hanno continuato ad operare nonostante la guerra. Non si può che ammirare la loro dedizione ed elogiare la loro opera.

Sherlock Holmes è come suo solito distrutto dalla noia nel suo appartamento di Baker Street, quando Watson gli propone un “semplice” caso di scomparsa di persona. Un suo amico, Mr. Stenwick ha denunciato lo smarrimento del suo servo, un uomo di nome Kimihia, appartenente al popolo Maori della Nuova Zelanda.

Un rapimento porta ad un altro, dal Porto di Londra, alla Svizzera, a New Orleans, Sherlock seguirà le tracce lasciate da un oscuro ordine che mira a scatenare il caos sulla Terra tramite un sanguinoso rituale. La sua ricerca lo porterà non solo a girare il mondo, ma anche a vivere strane esperienze extra-dimensionali.

Il cross-over tra i due universi di A. C. Doyle e H. P. Lovecraft è il sogno di molti amanti della letteratura divenuto realtà

L’esposizione al sovrannaturale sarà un duro colpo per la mente strettamente logica di Sherlock, che vedremo venir trascinato verso la follia poco alla volta. Con occhiaie sempre più profonde e un’ossessione sempre più spiccata, l’investigatore non potrà che giungere alla conclusione che ciò che si trova davanti ai suoi occhi è reale e va fermato ad ogni costo, anche quello della sua sanità mentale.

Il rapporto tra Sherlock e Watson si sviluppa attraverso i vari capitoli, con una fiducia reciproca davvero invidiabile. John Watson è più di una semplice spalla che aiuta l’investigatore nel suo dialogo deduttivo, è un compagno a cui affidare compiti importanti e un sostegno a cui appoggiarsi nei momenti più difficili. I loro caratteri diametralmente opposti non cozzano, ma si compensano, formando quel meraviglioso rapporto che viene romanzato da ormai più di un secolo.

Investigare scene del crimine non è per i deboli di cuore, né di stomaco. Nei panni di Sherlock i giocatori vedranno cose assolutamente orribili: violenza fisica e mentale perpetrata per pura follia. E dovranno zoomare bene bene sui dettagli più cruenti dei cadaveri per raccogliere gli indizi necessari a svelare il mistero delle loro morti.

Ovviamente Sherlock Holmes The Awakened non è tutto cadaveri, le scene d’investigazione sono tra le più disparate. Documenti importanti, fotografie, tracce nel terreno, l’occhio acuto di Holmes ci aiuterà a scovare gli indizi più minuziosi ovunque si nascondano. Starà poi ai giocatori mettere insieme tutte le scoperte fatte per risolvere il caso nella Mappa Mentale; cosa che si rivelerà piuttosto complicata dopo aver ammassato quintali di prove… e magari neanche quelle giuste. Fortunatamente esiste sempre la possibilità di provarle tutte: se alla fine non resta nessuna opzione, vuol dire che è stato tralasciato qualcosa!

I giocatori sono invogliati a cercare indizi e mettere in moto il cervello nelle fasi di deduzione

Molto divertente è anche ricostruire le scene del crimine un “nodo” alla volta. Sherlock immaginerà delle sagome mentre compiono azioni diverse, con strumenti diversi, e i giocatori dovranno fare riferimento agli indizi trovati per selezionare la giusta sequenza di eventi. Ovviamente è impossibile sbagliare, in caso di errore il grande intelletto di Mr. Holmes vi avviserà che c’è una falla da qualche parte. Dopotutto, il nostro amato protagonista è infallibile nelle sue deduzioni!

Dove è possibile sbagliare è nel confronto con altri personaggi. Spesso Sherlock si ritroverà ad affrontare dei testimoni per avere le risposte che cerca. Per farlo dovrà convincerle che è inutile tenere nascosto ciò che sanno… e magari buttare lì una minaccia o due, che non fanno mai male. Della serie “so che cosa hai fatto la scorsa estate”! Ovviamente tutte le accuse dovranno essere fondate per funzionare. In caso di errori si dovrà semplicemente ripetere il dialogo da capo.

Sherlock Holmes The Awakened non è privo di difetti, per lo più di natura tecnica. Diversi bug visivi e sonori fanno capolino durante il gioco. Non si tratta di niente di troppo “compromettente”… a parte quell’unica volta in cui il gioco è crashato nel mezzo di una cutscene, ma fortunatamente il salvataggio automatico ha salvato la giornata.

Bug a parte, la qualità grafica del gioco è abbastanza buona, con un’attenzione ai dettagli invidiabile (assolutamente richiesta in un gioco di investigazione!). Ho apprezzato moltissimo le viste di Londra perennemente bagnata dalla pioggia e le espressioni dei personaggi, non solo quelli principali.

Meravigliose le viste di Londra sotto la pioggia e i dettagli dei quartieri di New Orleans

Ho apprezzato meno il fatto che sia impossibile avere una conversazione con chiunque che non riguardi il caso alla mano. Persino Watson parlerà solo di lavoro, e mai in modo costruttivo: rinunciate pure al cercare indizi su come proseguire dalla nostra fedele spalla.

A dare un po’ più di vita alle ambientazioni ci pensano però le missioni secondarie. Non sono numerose, ma danno la possibilità di interagire con svariati abitanti del luogo, aggiungendo caratterizzazione alle varie città.

Conclusioni

Sherlock Holmes The Awakened è un ottimo titolo investigativo, che riesce allo stesso tempo a mettere in risalto l’infallibilità del detective più famoso al mondo e a mettere in crisi il suo ragionamento logico. Il cross-over tra i due universi di A. C. Doyle e H. P. Lovecraft è il sogno di molti amanti della letteratura, e Frogwares ha saputo incastrare in modo magistrale il carattere dei personaggi di uno con la componente sovrannaturale dell’altro.

Una storia coinvolgente e dei personaggi credibili accompagnano i giocatori in un viaggio epocale, dalla cara vecchia Londra alle paludi di New Orleans. Sarà possibile esplorare ambienti completamente diversi tra loro ed incontrare varie culture e modi di pensare, grazie anche alle (poche ma interessanti) missioni secondarie.

Ciò che Sherlock Holmes The Awakened fa egregiamente è invogliare il giocatore a cercare indizi e mettere in moto il cervello nelle fasi di deduzione, mettendo però in posto un sistema di sicurezza a prova di qualsiasi errore: la logica di Sherlock. Sbagliare è umano… per fortuna alle nostre spalle c’è l’investigatore numero uno della storia!

Difficile trovare difetti a quest’opera, se non in alcuni bug tecnici che però influenzano in minima parte il gameplay. Senza dubbio un gioco da consigliare a tutti gli amanti di Sherlock e Cthulhu, nonché delle avventure investigative in generale.

Good

  • Storia avvincente che unisce due amatissimi universi letterari
  • Ottima scrittura dei personaggi e delle loro relazioni
  • Svariate meccaniche di investigazione che ti invogliano a ragionare
  • Ambientazioni diverse e ricche di dettagli
  • Espressioni facciali credibili anche nei personaggi secondari...

Bad

  • ... ma alcuni bug rovinano un po' l'atmosfera
  • È impossibile interagire con gli abitanti del luogo se non per interrogarli
8

Imperdibile

Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

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