Sherlock Holmes: Crimes and Punishments – Anteprima – gamescom 2014

Sherlock Holmes: Crimes and Punishments – Anteprima – gamescom 2014

Colonia – Durante la gamescom 2014 ci siamo ritrovati allo stand di Focus Home Interactive per assistere e provare con mano l’erede naturale di una serie che ha come protagonista nientedimeno che il famigerato detective Sherlock Holmes. Non è la prima volta che le avventure dell’investigatore creato da Sir Arthur Conan Doyle vengono tradotte in un titolo videoludico, ma i lavori dei Frogwares si sono sempre distinti dagli altri per la loro capacità di saper riprodurre tutte le caratteristiche dell’iconico personaggio sia su PC che su console. Nel lontano 2002, i Frogwares inaugurarono questa serie di titoli d’avventura con Sherlock Holmes: Mystery of the Mummy. Nel 2014, invece, si presentano a noi con Sherlock Holmes: Crimes and Punishments che somma tutto ciò che c’era di buono nei precedenti capitoli e lo rielabora per essere ancora più appetibile ed interessante. Ma andando con ordine, vediamo come si è svolta la nostra prova addentrandoci in un’oscura Londra vittoriana.

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Innanzitutto, fin dai primi minuti di gioco ci accorgiamo che il personaggio di Sherlock è stato “svecchiato” dai suoi panni classici e sembra paragonabile maggiormente alle rielaborazioni recenti del panorama cinematografico e televisivo. In pratica, nonostante rimanga fedele alla descrizione di Doyle, abbiamo avuto a che fare con uno Sherlock Holmes ispirato dalla famosa produzione BBC di Sherlock e, potenzialmente, anche dall’interpretazione di Robert Downey Jr. nel film di Guy Ritchie. Il protagonista pur apparendo stravagante e quantomeno unico, è permeato dal self-control inglese e da un’attenzione analitica e minuziosa nei confronti dei particolari. La scena iniziale in cui abbiamo dovuto compiere un passo del leopardo per evitare uno Sherlock bendato ed in pijama che sparava alla cieca nel suo studio ci ha offerto un momento divertente che ci ha immerso pienamente nell’atmosfera dell’universo narrativo a cui il titolo si orienta.

Prendendo il controllo del protagonista indiscusso, abbiamo constatato che ci sono due tipi di visuali: una telecamera statica che ci offre una visione in terza persona ed una visuale in prima persona la quale ci consente di carpire meglio i dettagli presenti sul campo di gioco. Optando per la terza persona, abbiamo notato che in Crimes and Punishments è stata abbandonata la struttura canonica del “punta, analizza e clicca” in favore di un’esperienza più immersiva dove c’è bisogno di spostarsi concretamente sulle varie scene del crimine. Ad ogni modo, una serie di dialoghi ci ha introdotto alla prima missione e quale miglior modo di iniziarla se non quella di cambiarci d’abito per indossare qualcosa di più appropriato di un vestito domestico? Dirigendoci nelle stanze personali di Holmes, un piccolo editor ci ha mostrato le possibilità di personalizzazione del protagonista che si renderanno necessarie per compiere appostamenti, infiltrarsi, agire in incognito o svolgere degli interrogatori. Per proseguire con la missione affidata dovevamo semplicemente vestirci con un abito classico, senza dover agghindare ulteriormente Sherlock con rifiniture volte a renderlo irriconoscibile.

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Una volta pronti, abbiamo aperto la mappa dal nostro fedele diario e ci siamo diretti verso il primo caso. Giunti sul posto abbiamo ammirato le prodezze dell’Unreal Engine 3 che ci ha offerto una resa grafica non di certo miracolosa, ma sicuramente innovativa per un gioco della serie. Frogwares Studio, a questo giro, ha abbandonato il suo engine grafico casalingo in favore di qualcosa di più succulento come il motore sviluppato da Epic Games. Rispetto ai precedenti capitoli, perciò, siamo su un altro livello nelle animazioni e nelle illuminazioni e la grafica più accurata favorisce la compenetrazione nella storia e negli ambienti che di volta in volta esploreremo con doviziosa cura.

Trovandoci alle prese con la sparizione di un uomo, il nostro compito è stato quello di far ricorso ai principi del ragionamento deduttivo che caratterizzano Sherlock Holmes al fine di risolvere il mistero. Il concetto alla base del gioco rimane pertanto quello di raccogliere indizi esaminando la scena o interrogando i testimoni, però in questo Sherlock Holmes: Crimes and Punishments non saremo più meri spettatori di un investigatore che fa tutto da sé e prenderemo parte attiva nel processo di analisi forense. Dovremo essere noi ad aggirarci per il livello, spulciando nei minimi particolari la scena e spetterà solo a noi il successo o il fallimento della ricerca. Ad esempio, nel nostro caso abbiamo dovuto fare delle domande ad una testimone sconvolta per l’accaduto e nel momento in cui ci siamo approcciati alla donna è subentrata una visuale in prima persona che ci ha concesso di notare tutti i dettagli della nostra interlocutrice. Ogni particolare notato veniva riportato sul taccuino degli indizi così da poterci facilitare successivamente la fase di deduzione ed in questo modo abbiamo notato il suo crocifisso, la sua postura rigida ed altri particolari. Al momento dell’intuizione decisiva, aprendo il taccuino abbiamo scelto quali dettagli associare all’arringa inquisitoria in modo che Sherlock, attraverso i particolari rilevati, fosse capace di discernere il vero dal falso e svelare infine la realtà dei fatti. Resta comunque importante il tenere d’occhio le emozioni dei personaggi, particolarmente visibili attraverso le espressioni sui loro volti.

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In Sherlock Holmes: Crimes and Punishments avremo 6 grandi casi che, a seconda delle nostre scelte morali e dagli esiti che esse comportano, porteranno a 10 finali differenti. Da quanto abbiamo potuto provare con mano, questo nuovo capitolo sembra sicuramente differente dai precedenti e non ci ha trasmesso una sensazione di noia o pesantezza. Anzi, l’uso di circa 14 differenti meccaniche di investigazione, le quali spaziano dalla deduzione basata sugli indizi alla persuasione del teste, ci ha fatto appassionare alla storia, anche se non si può giudicare interamente un lavoro da una semplice anteprima e dalla visione di un singolo caso.

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Sherlock Holmes: Crimes and Punishments punta a dare un maggiore spessore alla serie sviluppata dai ragazzi di Frogwares Studio. L’uso dell’Unreal Engine 3 non solo offre un maggiore dettaglio grafico, ma amplia ulteriormente le possibilità di un gioco d’avventura che mette in scena tutta la personalità di Sherlock Holmes, ora più contemporaneo che mai.

Il titolo uscirà il 30 settembre 2014 su Xbox 360, Xbox One, PS3, PS4 e PC.

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Amo i videogiochi sin da quando ho messo le mani sul mio primo Commodore 64 nel lontano 1992. Ora cerco di coltivare la mia passione videoludica in ogni momento libero della giornata. Il mio genere preferito? JRPG per tutta la vita.

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