Chiunque sia stato videogiocatore già negli anni ’80 o ’90 conosce, e ha utilizzato almeno una volta, i cheat code: largamente diffusi in quel periodo, erano codici in grado di sbloccare bonus segreti all’interno di un videogioco, o di aiutare nel completamento dello stesso, a volte servivano invece solo a divertirsi. Insomma, da vite e proiettili infiniti, fino a personaggi grandi due volte il normale e altro ancora, c’era di che sbizzarrirsi.
Tra questi codici, uno dei più famosi è senza dubbio il Konami Code, che vi sarete sicuramente trovati a utilizzare: su, su, giù, giù, sinistra, destra, sinistra, destra, B, A, ed eventualmente Start. A crearlo è stato Kazuhisa Hashimoto, che stava sviluppando il porting per NES del gioco arcade Gradius del 1985.
Trovandolo troppo difficile da giocare durante i test, Hashimoto ha creato un cheat code per dare al giocatore una serie completa di power-up (normalmente ottenibili durante il gioco) dopo aver inserito la sequenza usando il controller quando il gioco era in pausa.
L’errore è stato scoperto dopo il lancio ma gli sviluppatori hanno deciso di lasciarlo lì. La sua scoperta portò a una successiva emulazione del codice, che venne riportato su diversi altri giochi non necessariamente di proprietà Konami anche come semplice omaggio.
Oggi, il suo leggendario creatore ci ha lasciato: a dare la notizia della scomparsa di Kazuhisa Hashimoto è stato su Twitter l’ex compositore di Konami Yuji Takenouchi.
