SBK Team Manager – Recensione

Da tempo immemore la SBK è la classe parallela e caciarona del MotoGP, quella in cui, in maniera esponenzialmente maggiore rispetto alla classe sorella, si va avanti a suon di cavalli e sportellate, portando nella competizione un fortissimo agonismo (non che il Marquez degli ultimi tempi stia facendo sconti a chiunque in MotoGP, sia chiao, ndr). Ecco, dopo aver spulciato negli ultimi anni svariati simulatori di SuperBike, ora ci troviamo per la prima volta in assoluto a contatto con un prodotto che vi permetterà di osservare, comodamente seduti sulla poltrona del vostro ufficio, la nascita, l’evoluzione e i futuri successi (oltre a inevitabili sconfitte) del vostro team. Sì, perché ribaltando completamente la prospettiva del mondo Superbike, SBK Team Manager mette da parte luci, sportellate e pieghe in curva, permettendoci di osservare da una posizione dirigenziale la gestazione e la gestione di un novello team SBK, potendo decidere in tutto e per tutto investimenti, strategie commerciali ed acquisti di organico, dandoci modo di sfogare le nostre velleità di comando da una prospettiva completamente differente.

SBK Team Manager, disponibile su Android e iOS, ci permetterà, dunque, di guardare e dirigere dal paddock tutti le strategie del nostro team, facendo seguito ad un adagio secondo il quale “Le gare si vincono dai box”: verità o semplice pubblicità ingannevole? Scopriamolo insieme.

La scalata al successo manageriale-motociclistico ideato dai ragazzi di Digital Tales, e da loro realizzato mediante una grafica 3D essenziale, parte dalla creazione da zero del nostro Racing Team: la creazione della squadra, effettuata mediante un editor funzionale ma spartano e povero di possibilità di personalizzazione, ci permette però di scegliere tra i principali marchi motociclisti presenti nel campionato SBK, potendo dunque scegliere la “cavalcatura” di nostra preferenza, ciascuna con una differente peculiarità. Al fine di completare l’organico dovremo poi passare all’assunzione di un caposquadra e del pilota demandato a portare in alto i nostri colori nel campionato SBK. La scelta di moto, caposquadra e pilota ci porterà in contatto con i primi vagiti manageriali di SBK Manager: l’organizzazione di una squadra partirà, infatti, da una corretta gestione delle finanze della stessa.

Dovremo dunque essere oculati nella scelta dei membri del team, tenendo conto tanto dei modificatori prestazionali che l’acquisizione di ciascun membro potrà fornire al team, tanto dell’ingaggio degli stessi. Avremo però la possibilità di contrattare, proponendo ai prescelti graduali riduzioni di ingaggio, stando però attenti a non abbassare troppo l’offerta per non causare una prematura fuga degli stessi, contando anche che i costi potranno essere ammortizzati grazie alla scelta, e successiva rinegoziazione in caso di successi, degli sponsor del nostro team. La possibilità di contrattazione, per quanto interessante, non è però ben gestita, lasciando il tutto ad una casualità totale, mancando di fatto un indicatore della soddisfazione del tecnico dopo la nostra proposta: potremo dunque, in alcuni casi, ribassare l’offerta anche tre volte o subire una porta in faccia al primo tentativo di contrattazione, senza alcuna spiegazione o indice atto ad indicarci la via.

La gestione di una squadra partirà da una corretta gestione delle finanze

Il cuore dell’esperienza manageriale offerta da SBK Team Manager risiede però, come è giusto che sia, nella fase di ottimizzazione del mezzo, nella ricerca dei fondi per le spese della stagione e, ovviamente, nella gestione della gara. Superficiale dire che la fase di ottimizzazione della moto, acquisto ricambi e modifiche più performanti, e della struttura del team, assunzione nuovi tecnici, ampliamento zona hospitality, saranno fondamentali alla fine dell’ottenimento di risultati di rilievo: sfortunatamente, almeno all’inizio della prima delle quattro stagioni a nostra disposizione, il costo tanto delle modifiche quanto dei tecnici di maggior grido saranno alquanto proibitivi. Dovremo dunque lavorare mediante costanti test tecnici durante le tre sessioni di prove libere, al fine di ottimizzare i tre parametri presi come misura della evoluzione della moto (ingresso in curva, uscita dalla curva, velocità di punta) e giungere alle prove ufficiali, o meglio al giro di Superpole, al fine di avere buone speranze di strappare un risultato positivo. Mentre per l’ottenimento del migliore piazzamento, dovremo scegliere il miglior momento per far scendere il nostro pilota in pista, stando accorti ad evitare sovraffollamenti, una volta giunti alla gara vera e propria potremo scegliere se correrla o simularla.

Nel primo dei due casi entreremo in contatto con il 3D Live Racing, sistema di controllo grazie al quale potremo impartire, sempre e solo dal punto di vista manageriale, istruzioni al nostro pilota decidendo la maggiore o minore aggressività dello stile di guida, l’applicazione di bonus temporanei atti a guadagnare qualche posizione o pianificare il rientro al box, il tutto monitorando le condizioni meteorologiche e la possibilità di caduta, espressa mediante una percentuale derivante dalla combinazione delle variabili sopraccitate. Si segnala, purtroppo, una estrema lentezza tanto dei caricamenti da schermata a schermata, quanto della gestione del 3D Live Racing: pur impostando la velocità a 8x, massima consentita, la gara risulterà troppo lunga e, comunque, sarà macchinoso impartir comandi al pilota a causa di un atipico sistema di scelta/conferma scelta anche nei momenti topici della gara. Se a ciò aggiungiamo una telecamera mobile che definire ballerina sarebbe un complimento, capiamo quanto lavoro “in corsa” ci sia ancora da fare al fine di ottimizzare un titolo che, comunque, può dire la sua in ambito di mobile gaming.

Conclusioni

SBK Team Manager, lavoro degli italianissimi ragazzi di Digital Tales, ci permetterà di gestire, nell’arco di quattro stagioni, un team SBK con lo scopo di portarlo al successo.

Primo gioco di questo genere in ambito mobile, SBK Team Manager risulta essere divertente, impegnativo ma, al tempo stesso, frustrante per una serie di difetti/leggerezze che dovranno essere oggetto di rifinitura.

Tempi di caricamento lunghi, telecamera ballerina durante il live racing, indicatori di soddisfazione del team mancanti, grafica 3D spartana e a volte troppo essenziale sono alcuni dei difetti ascrivibili ad un titolo tutto sommato apprezzabile ma che non riesce a fare quel salto in più che lo avrebbe reso un must nel genere dei manageriali su mobile.

Disponibile su Android e iOS al prezzo di 2,99€, SBK Team Manager rappresenta un buon punto di partenza, oltre che uno spunto per future iterazioni del franchise.

 

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