Satellite Reign – Recensione

Satellite Reign Header

Nell’ultimo lustro si sta affermando una tendenza alquanto positiva che vede Kickstarter come l’incubatore necessario per molti titoli indipendenti, i quali non vedrebbero mai la luce se non fosse per i tanti supporter che credono nel potenziale di un progetto inizialmente sconosciuto. Questo è anche il caso di Satellite Reign, parto mentale del team 5 Lives Studios creatosi appositamente per sviluppare questo gioco che non è altro che un chiaro rimando a Syndicate, il famosissimo real-time tactical game uscito nel lontano 1993. Ebbene, il parallelismo tra Satellite Reign e Syndacate non è raro e gli amanti di quest’ultimo difficilmente potranno non apprezzare questa piccola perla moderna resa possibile grazie ai backer di Kickstarter.

Se Syndacate era un gioco ambientato in un futuro alternativo cyberpunk in cui lo scopo principale era quello di trovare un modo per sconfiggere le corporazioni avversarie, in Satellite Reign non varia minimamente il setting narrativo e viene presentata anche la stessa scelta di regia del “predecessore spiriturale” con una visuale isometrica fissa sui nostri agenti. Ad ogni modo, veniamo al dunque ed iniziamo a delineare punto per punto i motivi per cui Satellite Reign è uno tra i titoli più interessanti del genere degli ultimi anni.

Prima di tutto, iniziamo dalla storia che seppur possa sembrarci banale all’inizio, presenta degli elementi capaci di farci immergere in un universo cyber sci-fi tanto affascinante quanto inquietante. Fin dal tutorial, reso visivamente come se fossimo al comando di un console satellitare, impariamo che la società di Satellite Reign è ormai al collasso economico e molte corporazioni internazionali ormai spadroneggiano per il controllo delle informazioni e delle risorse: un vero scenario distopico in cui il quarto potere è divenuto il fulcro della vittoria. Il nostro ruolo è quello di direttore di una corporazione nascente che vuole spodestare le altre rivali per divenire, ovviamente, la più potente. E quali saranno i nostri strumenti per raggiungere quest’obiettivo? Il nostro team di quattro soldati “senza volontà”.

Ebbene, andando avanti nel gioco, di missione in missione sbloccheremo quattro agenti, ognuno col suo compito: il soldato, il supporto, l’infiltratore e l’hacker, ma questi agenti non hanno una vera e propria personalità in quanto ad essere importanti più dei loro corpi materiali sono le loro coscienze che possono essere trasferite di clone in clone. Ne deriva che affezionarsi all’aspetto di uno dei vostri agenti è pressoché inutile, poiché camminando in giro per la città potreste trovare un corpo che più si adatta per caratteristiche e bonus al ruolo del proprio agente e, una volta morto, potete decidere di trasferirne la coscienza all’interno del nuovo “vascello”attraverso un clone. Tutta l’umanità, quindi, diventa una vera e propria collezione di bambole con cui giocare in un vastissimo sandbox cittadino, ma attenzione a clonare lo stesso corpo più volte: più userete lo stesso template infatti, più i bonus verranno meno; è quindi importante non farsi uccidere ogni due secondi e cercare di prepararsi nel migliore dei modi.

Nel gameplay effettivo, gli agenti potranno essere usati in svariati modi. Possono infiltrarsi in solitaria o possono essere usati tutti e quattro contemporaneamente per collaborare insieme verso l’obiettivo. Talvolta sarà essenziale la coordinazione, poiché la città di Satellite Reign è piena di enigmi hi-tech e meccanismi a tempo che possono essere risolti solo con l’uso preciso dei vostri strumenti di morte.

Ogni agente, man mano che cresce, presenterà delle abilità sempre più specifiche per il proprio ruolo: nonostante possano imparare tantissime skills, è opportuno specializzarli verso un singolo approccio tattico. Ad esempio, l’infiltratore lo potremo dotare dell’invisibilità e di abilità corpo-a-corpo per uccidere con efficienza un nemico alle spalle, mentre il soldato sarà meglio potenziarlo nelle abilità d’assalto. Comunque sia, spetta a voi decidere quale strategia adottare e con Satellite Reign sarete abbastanza liberi di fare un po’ come vi pare e piace, secondo il vostro stile di gioco.

SR_UI_D3-B

L’enorme città sandbox è il proprio parco giochi in cui far scorrazzare gli agenti tra una missione e l’altra. Seppur non ci sia molto da fare in città, missioni a parte, l’intero complesso cittadino è pieno di coperture dietro cui nascondervi, bancomat da derubare, stazioni elettriche da far saltare per aria in modo da non far intervenire i soccorsi, porte da scassinare, e così via. Di volta in volta, per entrare nelle varie basi delle corporazioni da abbattere sarà richiesto di addentrarsi nei complessi super-sorvegliati, sfruttando coperture ed accessi secondari fino a giungere all’obiettivo. Come in X-Com, ad esempio, sfrutteremo coperture e abilità straordinarie, senza tuttavia ricorrere alle dinamiche a turni, poiché in Satellite Reign tutto sarà in real time. Le telecamere d’allarme sparse in giro per i livelli vi potranno inoltre inquadrare da un momento all’altro se sarete così sprovveduti ad entrare nel loro raggio d’azione: vi sembra un titolo complesso?

All’inizio potreste infatti accusare un vago senso di spaesamento, poiché la città è molto grande ed i vostri agenti sono letali quanto un calamaro appena nato. Se le missioni principali saranno un po’ tutte uguali e vi porteranno dentro i vault delle corporazioni avversarie, le missioni secondarie invece variano di qualche tipologia e spaziano dalla corruzioni di vari informatori prezzolati alle classiche missioni assassino in cui dovrete uccidere un individuo chiave per le vostre macchinazioni capitalistiche. Ed il capitalismo non è nulla senza i soldi, valuta estremamente importante che vi farà sudare sette camicie per essere ottenuta. In questo, il vostro hacker sarà una manna dal cielo perché sarà l’unico a poter hackerare i bancomat per ottenere un flusso di moneta continuo nelle casse della propria corporazione, ma i firewall delle banche non resteranno lì come stoccafissi, perciò potreste ritrovarvi poveri e senza entrate fisse da un momento all’altro, complicando non poco le cose.

All’inizio potreste accusare un vago senso di spaesamento, poiché la città è molto grande ed i vostri agenti sono letali quanto un calamaro appena nato.

I soldi saranno importanti anche per la customizzazione e l’avanzamento dei propri agenti. Presso delle postazioni specifiche disseminate nella città, potrete avvicinare il vostro clone tuttofare e migliorarlo in ogni aspetto, scambiando moneta sonante. E quando diciamo ‘in ogni aspetto’ intendiamo sia da un punto di vista tattico con abilità ed equipaggiamento nuovo che da quello della customizzazione dell’aspetto. Non potrete fare grandi variazioni sul volto, sui capelli o sull’aspetto fisico dell’agente, ma potrete far indossare dei pezzi di amratura cambiando i pattern ed i colori del cappotto in modo che tutti abbiano un look futuristico congruo alla vostra organizzazione.

Volendo proprio trovare un difetto nel complesso, nella nostra esperienza abbiamo notato qualche bug random qui e lì, talvolta espressi con una scarsa responsività ai comandi del tutto ingiustificata. Anche lo spostamento degli agenti, se non calcolato per brevi tratte, può diventare critico sulla lunga distanza, poiché in quel caso sembrerà quasi che i vostri soldati siano minimamente incapaci di rendersi conto dei pericoli che hanno intorno.

In conclusione…

Traendo le somme, Satellite Reign è un titolo che fonde elementi tattici a quelli di un gioco di ruolo e ci trasporta in un universo cyber sci-fi affascinante e pericoloso che omaggia con successo quel capolavoro che fu Syndicate. Nonostante la trama non sia così tanto originale, lo stile di gioco è una ventata di freschezza nel panorama delle uscite attuali e non vedevamo un real time tactics del genere da un po’ di tempo.

Un ottimo level design ed una buona caratterizzazione grafica – col trionfo del neon, viva gli anni ’80! – rendono Satellite Reign un must-have per i fan del genere, senza escludere che possa divertire anche i neofiti. Volete imbarcarvi in una quest per risollevare l’economia senza passare dal metodo più legale? Nel mondo di Satellite Reign potrete farlo a vostra discrezione, ma ricordatevi sempre di passare inosservati tra la folla.

Voto: 8/10

Amo i videogiochi sin da quando ho messo le mani sul mio primo Commodore 64 nel lontano 1992. Ora cerco di coltivare la mia passione videoludica in ogni momento libero della giornata. Il mio genere preferito? JRPG per tutta la vita.

Lost Password