Ruiner – Anteprima GDC 2017

GDC 2017

Ruiner – Anteprima GDC 2017

Il nuovo Hotline Miami ...

Ruiner – Anteprima GDC 2017

San Francisco – Ormai conosciamo bene Devolver Digital e sappiamo che, quando si fa viva, bisogna aspettarsi sempre qualcosa di buono (e fuori dalle righe); ecco perché, già dal suo annuncio, abbiamo subito messo Ruiner nella nostra wishlist. Certo è che non ci aspettavamo di trovarlo, in versione giocabile, durante l’evento dedicato alla stampa di Xbox. Quando lo abbiamo visto non ci siamo nemmeno preoccupati di capire quali altri titoli ci fossero, ci siamo subito messi in coda per poterlo provare. E dopo averlo fatto, abbiamo avuto la conferma di aver fatto la scelta giusta: Ruiner può essere considerato a tutti gli effetti il nuovo Hotline Miami.

Niente grafica pixellosa o maschere assurde, ma lo stesso identico meccanismo “trial & error” che crea assuefazione, nervosismo e che non ti fa staccare dal gioco finché non hai finito quella sezione. Cambiano l’ambientazione, qui futuristica e lontana dagli anni ’80, la visuale – divenuta isometrica, e soprattutto la grafica, in questo caso molto dettagliata e curata. Non cambia la dose di violenza, anche in Ruiner fulcro del gioco. Mentre seguiremo il  nostro percorso, l’obiettivo principale sarà uccidere i nemici che ci si scaglieranno contro e spesso e volentieri non potremo procedere finché non li avremo fatti fuori tutti.

Quello che abbiamo giocato è stato il primo livello tutorial, che man mano che andavamo avanti spiegava prima i comandi base e poi quelli più complessi – come agganciare più nemici per poi colpirli in sequenza. In Ruiner per sopravvivere non basterà sparare a più non posso, ma bisognerà appunto pianificare (in tempo reale) gli attacchi, schivarne altri ed allo stesso tempo cercare raccogliere armi, bonus o energia dai nemici abbattuti.

Abbiamo provato il gioco su PC, con mouse e tastiera, ma sarà possibile naturalmente giocarlo anche con il joypad; in ognuno dei due casi con i tasti WASD o lo stick sinistro muoveremo il personaggio, mentre con il mouse o lo stick destro il mirino. Diciamo che finché abbiamo combattuto con armi bianche, siamo riusciti a destreggiarci tra i nemici senza essere continuamente uccisi, ma quando sono subentrate le armi da fuoco, il tutto è diventato più difficile. Nel combattimento corpo a corpo infatti non bisogna essere per forza precisissimi per colpire i nemici, cosa invece indispensabile quando si mira con un’arma da fuoco. Il problema, come potete immaginare, è che farlo mentre si è circondati da nemici che vi attaccano, la cosa non è affatto facile e bisognerà prenderci un po’ la mano, prima di potersela giocare “ad armi pari”. Come ci ha detto il Producer di Devolver, mouse e tastiera sono la scelta migliore, ma siamo sicuri che riusciranno ad ottimizzare anche il sistema di controllo tramite joypad, rendendolo altrettanto preciso e giocabile.

Ruiner

Come per Hotline Miami, non stiamo parlando di un gioco per tutti: il bello sta proprio nella difficoltà, non solo quella dei nemici, ma anche la sola curva di apprendimento, che all’inizio potrebbe spiazzare i meno temerari. Dobbiamo dire che visto il contesto, dopo esserci fatti “accoppare” svariate volte, stavamo quasi per desistere, ma è stato il Producer stesso ad invitarci a riprovare, perché il fulcro del gioco sta proprio lì, nel “trial & error” continuo, finché non si riesce a superare quella zona o livello.

In questo caso i punti forti non si limitano solo al gameplay, ma anche alla cura riposta in tutta la produzione: dalla musica, che è proprio nello stile di Hotline Miami con beat potenti e ridondanti che ti fanno entrare in un loop continuo da cui è difficile staccarsi, alla grafica, che stavolta molto curata, piena di dettagli ed effetti speciali. Non abbiamo potuto provare molte armi, ma come da tradizione ce ne saranno per tutti i gusti, per permettere ai giocatori di utilizzare quelle che più rispecchiano il proprio stile.

Se da un lato la difficoltà eccessiva è uno dei suoi punti di forza, in Ruiner ancor più che in Hotline Miami potrebbe scoraggiare i giocatori, visto che le meccaniche di combattimento sono più complesse e mirare in maniera precisa richiederà una particolare dedizione. C’è da dire che ci hanno fatto provare il gioco con una tastiera a membrana, che oltretutto aveva i tasti WASD spostati rispetto a dove siamo abituati a trovarli, ed un mouse che definire preciso e veloce, sarebbe un eufemismo. In queste condizioni colpire i nemici con le armi da fuoco era davvero difficile, e nonostante stessimo entrando in quel “loop” che ben conosciamo, un po’ di frustrazione l’abbiamo avuta nel non avere il pieno controllo delle nostre azioni.

Impressioni dalla GDC 17

Se avete amato Hotline Miami, mettete in cima alla vostra lista dei desideri Ruiner, non ne rimarrete delusi: violenza, musiche ipnotiche e la stessa dinamica che ti fa dire “ancora un altro tentativo”. Quello che abbiamo potuto provare è un prodotto in cui Devolver Digital sta ponendo la massima cura per ogni aspetto, che non si sta limitando a pubblicare sotto la propria etichetta; si sta invece impegnando per far sì che il gioco sia di altissimo livello. Sappiamo già che ci aspettano imprecazioni a non finire e probabilmente qualche mouse rotto, ma non vediamo davvero l’ora di poter mettere le mani su Ruiner.

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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