Dopo un lungo weekend, anche questa edizione primaverile del Romics 2013 è terminata. I vostri “inviati” preferiti erano lì a fare i vostri occhi, le vostre orecchie ed anche i vostri obbiettivi fotografici (ebbene si, anche stavolta, il fotografo più odiato da tutte le cosplayers ci ha involontariamente seguito, ma di questo parleremo dopo).
Un bene forse, se consideriamo il fatto che, maggiore spazio libero per i visitatori, evita in teoria che si crei quella calca allucinante stile spiaggia libera salentina alle 12 del 15 Agosto. Un bene forse, perché così i cosplayers possono usufruire di più spazio e di più locazioni per le loro foto. Ed ancora un bene forse, perché magari si può dare più spazio per gli espositori, e quindi più spazio a fumetti, ad autori e ad un toro meccanico…
No, wait!!! Un toro meccanico!? Ma… Un momento… Non avremo mica sbagliato padiglione!? Eppure ero certo che fossero il 7, l’8 ed il 9 quelli dedicati alla fiera… Sicuri che non siamo finiti in un luna park da festa patronale di paese?
No, non avevamo sbagliato, ed appurato che quello che avevamo visto non era frutto di fantasia, o che non fossimo preda di allucinazioni provocate da un’eccessiva quantità di cibo giapponese, siamo giunti alla conclusione che quella di certo sarebbe stata una delle cose “strane” (giusto per essere buoni) viste durante la fiera, ma che di certo (o per sfortuna) non sarebbe stata l’unica. Sull’argomento tra l’altro, la frase che Roberto Recchioni scrive sul suo blog, esprime senza giri di parole l’essenza della scena che si poteva osservare in quella zona. Tale frase, è anche accompagnata da tre foto molto esplicative, e salva la maggior parte di voi dalle imprecazioni “parole poco consone” che ci avrei aggiunto io nel mezzo.
Niente. Nessuno dei sopra citati si è presentato all’appello. Un’assenza che sicuramente si è fatta sentire, soprattutto tra coloro che sono abituati a fare delle lunghe code solo per prendere le classiche stampe della fiera o per riuscire a strappare magari uno sketch al volo ad uno degli autori. Questo non significa però che non ci fossero ospiti importanti all’interno della manifestazione, ed il “murales” di carta a cui hanno contribuito tutti quelli presenti ne è la prova, ma ciò non toglie che il motivo di quelle assenze da parte di alcuni punti di riferimento in occasioni del genere, ahimè, ai più resta nascosto.
In compenso almeno, i giorni di fiera ci hanno offerto altre occasioni più piacevoli, legate all’attrazione principale dalla manifestazione, e quindi al mondo del cosplay ed a tutti i personaggi che vi girano intorno. Ragazzi ed adulti di tutte l’età sfoggiano così le proprie creazioni, che dopo magari un lungo e duro lavoro, finalmente possono essere mostrate anche agli altri con orgoglio.
Ma gli occhi di tutti, e le speranze di molti, erano rivolte chiaramente alla gara cosplay che si è tenuta nella giornata di domenica. Molti sono stati i lavori ben fatti, realizzati accuratamente e portati sul palco del Romics, tra i quali non possiamo non citare quello della bella Eleonora, ovvero la Lara del Millennio eletta al Vigamus qualche settimana fa. Molti i partecipanti che hanno scelto per il proprio cosplay in gara, una delle armature di Tony Stark, ma dall’ovazione ricevuta da quella di Riccardo Montico per il suo Ultimate Ironman, era chiaro fin da subito che una delle coppe in palio stava per essere assegnata. Gli scompartimenti ad apertura automatica per scoprire i repulsori posteriori e quelli per le armi sugli avambracci, sembrano aver fatto la differenza, ed il nostro Riccardo si è così conquistato il premio Romics Cosplay Awards ed il relativo viaggio in Giappone.
Nascosti tra il semplice pubblico poi, c’erano comunque cosplay sicuramente degni di nota, nonché cosplayers molto conosciuti nell’ambiente, ma che stavolta hanno deciso di non partecipare alla tenzone. Una di questi è Veronica Ceccherini, che per la giornata di domenica ha indossato la sua armatura del cavaliere di Unicorn, mentre nel frattempo una sua creazione, il cavaliere di Acquarius, prendeva parte alla competizione sotto ai suoi occhi (per i “poco pratici”, ricordiamo che i cavalieri di Unicorn e di Acquarius sono due personaggi della serie Saint Seiya, conosciuta in Italia anche come I Cavalieri dello Zodiaco).
Sfortunatamente, nella calca e nella confusione della fiera, non sono mancati gli incidenti, ed alcuni cosplayers hanno visto i propri lavori subire dei danni (con il dolore dell’anima immagino, visto la quantità di lavoro e di denaro necessari per la realizzazione di alcuni esemplari più o meno complessi). Altrove invece, alcuni astanti (probabilmente giovani e poco attenti) l’incidente se lo son quasi cercato… Inconsapevolmente infatti, questi giovani virgulti, hanno rischiato “un incidente diplomatico” perché all’annuncio della premiazione di Roca e Lloyd hanno esordito con un “e chi ***** so sti du sce**?”. Non dico che tutti debbano conoscere l’autore di Rughe oppure uno dei padri di V per Vendetta, ma almeno un po’ di rispetto non avrebbe guastato. Del resto, se son stati invitati lì per ricevere un premio, tanto sce** poi non sono, o sbaglio? 😉
Ringraziando il cielo però, ci sono momenti in cui tutto quanto passa in secondo piano, ed il veder comparire il sorriso sul viso di una bambina di sei anni, spazza via tutte le cose brutte che hai visto, fa andar via la stanchezza e ti fa sentire in pace con tutto. Abbiamo avuto l’occasione infatti di girovagare per parte della fiera con degli amici che hanno portato la loro figlioletta a vedere il suo primo Romics. Vederla sorridere, divertirsi ed indicare quando tra la folla vedeva alcune ragazze vestite come le Principesse Disney, era semplicemente meraviglioso, al pari di quando, leggermente imbarazzata, si metteva in posa con le sue eroine per una foto ricordo. E’ così che si dovrebbe vivere questi eventi, con gli occhi di un bambino, senza preoccupazioni, e con la fantasia libera di spaziare tra mille storie e mille racconti, divertendosi come matti.
Termina così la nostra avventura all’edizione primaverile del Romics, il Festival internazionale del fumetto, dell’animazione e dei games. Tra sorrisi, foto, fumetti, manga, film, cartoni e soprattutto tanta tanta gente, ringraziamo tutti coloro che ci hanno dedicato un momento, anche solo per una foto o per una chiacchiera veloce. Ci scusiamo se la qualità di alcune delle foto non è proprio il massimo, che la nostra Sabrine ha provveduto a fare personalmente ed a trattare successivamente, ma le condizioni di luce all’interno del padiglione non permettevano più di tanto senza un apparecchio professionale; inoltre, il nostro fotografo ufficiale è venuto a mancare durante il corso della gara cosplay per altri impegni pregressi, e siamo comunque in attesa dei suoi migliori lavori. Nonostante il servizio fotografico a metà però, noi di GameSoul siamo magnanimi, e ringraziamo ugualmente il nostro fido fotografo Marco Ingrosso, per il supporto profuso (e per coloro che stanno subito pensando male, no, fido fotografo non è stato detto perché come fotografo è un cane… U_U). A presto (si spera), per la pubblicazione della gallery completa, che appena possibile sarà aggiornata qui a fondo pagina. Domo arigato and stay tuned on GameSoul.
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