Ritorno al Futuro: Speciale 30° Anniversario – PopCorn Time

Non arrivava mai in tempo a scuola... Ma un giorno si trovò completamente fuori dal tempo.

Ritorno al Futuro: Speciale 30° Anniversario – PopCorn Time

Il 2015… Una data che i fan ricorderanno molto bene, per essere chiari parliamo del 21 ottobre 2015 (ossia oggi ndr.) ore 16:29 quando Marty McFly e il Dr. Emmett Lathrop “Doc” Brown facevano un balzo di ben 30 anni nel futuro in una Hill Valley così tecnologica capace (all’epoca) di sbalordire mezzo mondo.

Diciamoci la verità, Ritorno al Futuro non è una semplice trilogia ma molto di più: è un fenomeno di massa, uno stile di vita, uno spunto per ricavarne citazioni da usare quotidianamente, una storia fantastica e una leggenda… Si, avete capito bene, una composizione cinematografica così d’effetto da catturare i cuori dei fan, così pura che ha spinto negli Stati Uniti diverse persone a scrivere addirittura una petizione rivolta al presidente Barack Obama al fine di trasformare il 21 ottobre in una festa nazionale. E non parliamo poi dell’effetto mediatico, in particolar modo della multinazionale Pepsi che proprio in occasione del trentesimo anniversario della trilogia targata Zemeckis/Spielberg ha deciso di lanciare l’edizione della Pepsi Perfect (da noi Pepsi Perfetta) così come appare nella seconda pellicola alla “modica” cifra di 20,15 (2015 ndr.) dollari.

Dopo lo speciale sui videogiochi ispirati alla trilogia, e quello sulle cinque idee dal futuro che sono diventate realtà, eccoci giunti ad un mega speciale dedicato proprio ai film, alle curiosità, agli eventi  ed a quant’altro gira attorno a questa data. Ma andiamo in ordine e cerchiamo di rendere onore a una grande produzione esaminando nel dettaglio tutti gli aspetti legati a Ritorno al Futuro.

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“Back to the Future” in pillole

Ritorno al Futuro racconta le vicende di Marty McFly (Michael J. Fox) un diciassettenne un po’ scavezzacollo che ha legato particolarmente con lo “strambo” scienziato Emmett “Doc” Brown (Christopher Lloyd), inventore della fantastica macchina che consente i viaggi nel tempo. Per lo scopo viene scelta una lussuosa automobile, la DeLorean, che sfortunatamente viene alimentata con qualcosa che non si trova nella drogheria sotto casa: Plutonio, sottratto con un abile escamotage da Doc a dei terroristi. Ovviamente i libici non amano molto essere bidonati e cercano la giusta vendetta. Dopo una serie di colpi di scena Marty entrerà nella macchina del tempo e, involontariamente, farà un balzo indietro di circa 30 anni conoscendo, in un qualche modo, i suoi genitori ora coetanei.

In Ritorno al Futuro parte II, Marty è riuscito fortunatamente a ritornare nel 1985 e mentre si appresta a salutare la sua ragazza, Jennifer Parker, vede uno strano bagliore comparire dall’orizzonte: è la macchina del tempo. Doc è tornato per avvisare Marty che nel futuro, l’anno 2015, il suo futuro figlio si metterà in guai seri e cercherà di convincerlo ad andare con lui. Le vicende si svilupperanno tra il futuro e il passato in un susseguirsi di colpi di scena.

Nella terza e ultima parte Marty è nuovamente “intrappolato” nell’anno 1955 mentre Doc in quella stessa notte è stato catapultato insieme alla macchina del tempo nel 1885. Marty cercherà nuovamente l’aiuto del “giovane Doc” per raggiungerlo nel vecchio West e riportarlo finalmente a casa.

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5 cose che (forse) non sapevate di Ritorno al Futuro

1. La grande idea

Bob Gale, sceneggiatore storico, mentre si trovava a casa dei suoi genitori nel Missouri trovò l’annuario di liceo di suo padre e pensò come sarebbe stato se avesse potuto incontrarlo all’epoca delle scuole. Con grande entusiasmo illustrò questo spunto a Robert Zemeckis (regista dell’intera trilogia) che dopo averci pensato un po’ su decise di elaborare ulteriori dettagli sulla madre del protagonista. Inserì nel presente una madre “bacchettona” che si dichiarava all’antica quando da ragazza era interessata ai ragazzi della scuola.

2. Quale macchina del tempo?

La sceneggiatura iniziale prevedeva l’uso di un frigorifero per effettuare i viaggi nel tempo. Il protagonista nel 1955 se lo doveva “caricare” fino in Nevada per sfruttare l’energia prodotta da un test atomico, in modo da consentirgli il ritorno nel presente. Siccome il film era pensato per un pubblico adolescenziale si optò per l’automobile, molto più versatile ai fini della trama poiché il frigorifero poteva essere molto pericoloso e qualcuno poteva chiudersi all’interno (all’epoca alcuni modelli si aprivano solo dall’esterno). La scelta dell’auto cadde su una DeLorean DMC-12, un automobile poco conosciuta a quei tempi con apertura delle portiere in senso verticale che danno l’idea di qualcosa di fantascientifico, tipo un UFO.

3. Cercasi Marty McFly disperatamente

Michael J. Fox fin dall’inizio era il candidato ideale per il ruolo di Marty, ma i troppi impegni televisivi (con la serie tv Casa Keaton) lo fecero rinunciare. Zemeckis a questo punto ripiegò su Eric Stoltz, furono girate ben quattro settimane di riprese ma era troppo incompatibile per questa sceneggiatura. Fu rimesso in gioco l’attore canadese a cui spettava un compito assai duro: riuscire a lavorare sia alla serie che al film in contemporanea. Michael si ritrovò a lavorare sette giorni a settimana dormendo solo poche ore a notte rinunciando a tutto il tour promozionale della pellicola.

4. Doppiaggio non proprio fedele all’originale

In Ritorno al Futuro c’è un divertente scambio di battute tra Doc del 1955 e Marty sulla presidenza degli Stati Uniti d’America, a quei tempi sotto la “direzione” dell’ex attore Ronald Reagan. Nella pellicola originale quando Doc chiede se il vice presidente è Jerry Lewis con un tono “sfottente” afferma: Scommetto che Jane Wyman – ex moglie di Reagan – è la First Lady e che Jack Benny – celebre attore e presentatore della trasmissione radio americana “The Jack Benny Show” – il segretario del tesoro. In italiano è ben diverso perché si fa riferimento a Marilyn Monroe come prima donna e John Wayne come Ministro della Guerra. Ma una cosa simile avviene anche sul nome di Marty nel 1955, quando Lorraine Baines legge il nome sulle mutandine del figlio si convince che il suo nome è Calvin Klein mentre in Italia viene adattato con Levi Strauss, poiché il marchio in Europa non era noto negli anni ’80.

5. Un “futuro” a cartoni

A trilogia conclusa venne realizzata un’interessante serie animata trasmessa da CBS dal 1991 al 1993 (e che verrà inserita nell’edizione da collezione del 30° anniversario in America ndr.) di ventisei episodi divisi in 2 stagioni. Mary Steenburgen (Clara Clayton) ha prestato la voce al suo personaggio così come Thomas F. Wilson (Biff Tannen). Anche Christopher Lloyd in un qualche modo ha contribuito a questa produzione apparendo realmente alla fine di ogni episodio, dando qualche insegnamento didattico-scientifico.

 

Lo sapevate che…

elijah-wood-back-to-the-future-gamesoul Il ragazzino con la maglietta rossa intento a mortificare Marty nel futuro inseme al suo amichetto definendo Wild Gunman “un gioco da bambini perché si devono usare le mani”, non è altro che Elijah Wood reso noto per la sua grandissima interpretazione di Frodo Baggins nella celebre trilogia del Signore degli Anelli.

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Da quando ha viaggiato nel tempo a bordo della Time Machine DeLorean DMC-12 la sua vita è cambiata radicalmente. Amante dei viaggi del tempo, predilige le console dai tempi del NES.

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