Riot Games presenta l’FPS tattico Project A in un primo video diario

Diamo un primo sguardo al gioco

Per il 10° anniversario di League of Legends Riot ha deciso di fare le cose in grande.

Abbiamo visto infatti Legends of Runeterra e Project L, rispettivamente un gioco di carte e un picchiaduro ambientati entrambi nell’universo di LoL, mentre con Project A Riot ha scelto un altro genere totalmente diverso ma stavolta slegato da League of Legends.

Project A (titolo provvisorio) infatti è uno sparatutto in prima persona tattico e con personaggi unici e inediti... anche se è abbastanza lecito aspettarsi almeno una “guest star” da LoL.

Nonostante Riot sia al lavoro sul progetto da diverso tempo il gioco è ancora in fase abbastanza embrionale e non ci sono dettagli sugli eroi che potremo impersonare o sull’universo di gioco, e l’unica informazione parla di “un Terra in un futuro non troppo lontano in cui è presente un cast di personaggi letali”.

Ad una prima occhiata il gioco sembra riprendere molto Overwatch, e ogni eroe è dotato di abilità uniche e poteri speciali, tra cui sembra esserci anche la magia.

Riot inoltre ha assicurato di aver preso molto seriamente sia la questione dei cheater con un sistema di punizione severo già dal day one sia di aver sviluppato una nuova tipologia di netcode che andrà a limare il più possibile i problemi di connessione per garantire un’esperienza il più fluida possibile.

Qui sopra potete vedere il primo video diario di Project A in cui vengono spiegate le caratteristiche principale e alcuni scorci di gameplay, ma per ulteriori info dovremo attendere il 2020.

Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.

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