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Resident Evil Village

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7.5

Niente male

Resident Evil Village, prime impressioni dalla demo Villaggio

Abbiamo mosso i primi passi nel nuovo incubo di Ethan Winters

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Finalmente ci siamo. Il nostro primo assaggio di Resident Evil Village (che vi ricordiamo potete prenotare sullo shop di GameStopZing) si è palesato sotto forma di una breve demo, annunciata nel corso del recente Showcase e ambientata nel titolare villaggio e che, proprio come è stato per il remake di Resident Evil 2, vi metterà a disposizione solo trenta minuti per essere giocata: significa che scaduti quelli, dal vostro account non potete più accedere e dovrete aspettare la settimana successiva per sbloccare la demo dedicata a Castel Dimitrescu. Oppure sfruttare un secondo account, se l’avete, purché collegato a internet.

Poste queste premesse, cosa abbiamo scoperto dai nostri primissimi passi nel nuovo incubo di Ethan Winters? Tutto e niente, com’è giusto che sia, essendo questo un piccolo boccone dell’avventura completa, ma non neghiamo che avremmo preferito un filo più di azione. Gran parte di quello che succede avviene attraverso filmati, permettendoci dunque un primo sguardo alla pessima situazione in cui è precipitata questa piccola comunità della Romania e dandoci giusto un’idea delle minacce che andremo ad affrontare: sappiamo già che, oltre ad Alcina Dimitrescu e alle sue figlie, i dintorni del castello sono popolati da ferocissimi lycan che non vedono l’ora di affilarsi le unghie su di noi.

Saranno proprio loro il pericolo, breve ma intenso, contro cui lotteremo in questa mezz’ora di gioco. Partiamo dal principio. Per chi non avesse chiaro come stanno le cose, la pace che il protagonista di Resident Evil VII, Ethan Winters, si era costruito dopo i tragici eventi in Louisiana viene spezzata all’improvviso da chi meno ci saremmo aspettati: Chris Redfield. Il pluridecorato agente BSAA e simbolo della lotta al bioterrorismo fa infatti irruzione con un manipolo di soldati in casa sua, una notte, e dopo aver ucciso la moglie Mia rapisce la loro figlia neonata, Rose.

Cosa succeda a Ethan non è ancora chiaro, sappiamo solo che a un certo punto ci troveremo a vagare in questo sperduto villaggio rumeno spinti dalla certezza che Rose sia stata portata lì. La demo comincia proprio con questa conferma, data da una strana donna che ha tutta l’aria di essere una sciamana, vestita di stracci e appoggiata ad un inquietante bastone: lo scambio con lei è breve e tutt’altro che rassicurante, prima di essere lasciati a noi stessi nel silenzio che avvolge i dintorni innevati.

Da questo punto e fino alla fine della demo muoveremo i primi passi nel nostro nuovo incubo. Considerato che potrete giocarla da questa sera non vi rovineremo la sorpresa dicendovi cosa succede e lasceremo a voi le dovute riflessioni. Qualche impressione sul gameplay in sé possiamo però offrirvela.

Pur nella sua brevità ma, soprattutto, nella quasi totale mancanza di combattimenti, non ci è sfuggita una generale miglioria rispetto a Resident Evil VII. Ethan ci è sembrato un po’ più veloce nello spostarsi e grazie alla possibilità di respingere il nemico, una volta che ci siamo messi in guardia, gli scontri possono essere gestiti con quel tocco in più di action che già dai vari trailer si è percepito: liberarsi di un lycan, nel caso specifico ma immaginiamo varrà per qualsiasi nemico della nostra stazza circa, dà quel vantaggio minimo per prendere la mira e provare a fargli saltare la testa con un colpo ben piazzato, oppure riprendere il controllo della situazione indietreggiando verso un punto più sicuro.

Questo perché i lycan hanno la tendenza ad agire in branco e comportarsi come la loro controparte animale suggerisce, facendo di tutto per circondarci e metterci alle strette: non a caso, il primo incontro con loro lo abbiamo in un piccolo campo di grano, che loro sfruttano alla perfezione per nascondersi e aggredirci quando meno ce lo aspettiamo. Possiamo accorgerci della loro presenza solo osservando le spighe agitarsi e agendo di conseguenza ma basta essere nel loro raggio d’azione affinché intervengano.

Una manovra che abbiamo molto apprezzato e speriamo possa estendersi oltre questo piccolo estratto, facendo sì che a dispetto della natura più action Resident Evil Village mantenga comunque quella sfumatura survival horror che ha avuto tanto peso nel precedente capitolo.

Bisogna riconoscere che l’eredità di Resident Evil 4 si sente molto forte. L’impressione è stata quasi di trovarsi a giocare il suo erede in prima persona: la possibilità di piazzare trappole, barricarsi all’interno delle case e, questa è un’aggiunta inedita, accecare i nemici rompendo i sacchi di farina, tutte cose che hanno concorso a ricordarci lo sfortunato esordio di Leon in Spagna.

A differenza della terza persona e della telecamera sopra la spalla che è valsa al gioco la sua fama, in questo caso è molto più difficile (e coinvolgente) tenere d’occhio efficacemente i dintorni ma è proprio qui che entra in gioco il sound design. Come ripetuto più volte, abbiamo solo assaggiato le potenzialità di Resident Evil Village, ma il comparto audio ci è sembrato fin da subito eccellente, proprio come è stato nei recenti remake del secondo e terzo capitolo. Dove la vista non arriva, ecco che i rumori possono diventare i nostri più preziosi alleati – o peggiori nemici, nelle situazioni più horror e meno concitate di uno scontro a viso aperto con uomini lupo.

Va considerato che nel caso specifico la minaccia dei lycan non era così pressante da spingerci ad una ritirata strategica e, data la brevità della demo, non abbiamo sperimentato molteplici strategie per avere un’idea di tutti gli approcci possibili al combattimento. Ciononostante siamo rimasti molto soddisfatti dal modo in cui si comportano i lycan, che, dove possibile, cercheranno sempre di mimetizzarsi per poi tornare all’attacco sperando di sorprenderci.

Due ulteriori novità che abbiamo potuto cogliere riguardano le cure e il crafting: anzitutto, pur avendo recuperato un’iconica erba verde, non ci è stato possibile usarla singolarmente per curarci ed è possibile che la si debba combinare con il fluido chimico per creare la sostanza curativa già vista in Resident Evil VII. Può sembrare una piccolezza, eppure gioca un ruolo non da poco nella sopravvivenza e, di conseguenza, nell’uso più calcolato di attacco e difesa a seconda dell’occasione.

Secondariamente, è possibile ottenere i proiettili non più dalla combinazione di fluido chimico più polvere da sparo, come nel capitolo precedente (cosa in effetti bizzarra), ma dall’unione di quest’ultima con alcuni scarti metallici che potremo trovare sparsi in giro, oppure raccogliere dai nemici uccisi.

Purtroppo non possiamo aggiungere altro per quanto riguarda il sistema di combattimento, tuttavia per essere stato un primo assaggio ci è piaciuto; resta da testare sul lungo periodo questa supposta strategia del branco adottata dai lycan e fino a che punto si dimostreranno aggressivi, rendendo necessaria un pizzico di strategia e l’utilizzo di qualunque elemento l’ambiente ci metta a disposizione.

Passata la fase di reciproca conoscenza con le bestie che tormentano il villaggio, abbiamo affrontato una seconda parte più guidata e alternata da molti filmati, fino a raccogliere entrambi gli oggetti necessari per accedere al maestoso castello di Alcina Dimitrescu dove la demo di è conclusa – in attesa di essere proseguita settimana prossima.

Tirando le somme, è stata un’esperienza meno coinvolgente di quanto ci aspettassimo, pur con i suoi colpi di scena, e speriamo che l’appuntamento al castello possa rivelarsi più generoso in questo senso. Questo non toglie che i pregi di Resident Evil Village si sono scorti e l’attesa per il gioco completo si fa sempre più marcata.

L’atmosfera c’è, la si sente scivolarci addosso in ogni scricchiolio, ringhio o rumore soffocato che accompagna i nostri passi; la cura per i dettagli anche, con degli interni molto ben lavorati e capaci di dimostrare non solo la già conclamata potenza del RE Engine ma la precisa ricostruzione da parte degli sviluppatori dello sperduto villaggio dell’Est Europa – di una vita semplice che di punto in bianco viene stravolta dal peggiore degli orrori.

L’ispirazione a Resident Evil 4 è forte, il nostro augurio è che Resident Evil Village si limiti a omaggiare quel capitolo senza ripeterlo pedissequamente, seppur in un’altra ambientazione. Sarebbe un’occasione sprecata.

Resident Evil Village arriverà su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC il 7 maggio. Potete pre-ordinare la vostra copia nello shop di GameStopZing a questo link.


Cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi diventata ancora bambina un’adepta Sony a tempo pieno, ma appena può si dedica anche ad altre console.

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