Resident Evil: Revelations – La Recensione

Resident Evil: Revelations – La Recensione

Lo ameranno: tutti gli amanti della saga, ma anche chi non ha mai giocato a Resident Evil

Lo odieranno: coloro che non hanno un Nintendo 3DS!

E’ simile a: Resident Evil e Resident Evil 4

Titolo: Resident Evil: Revelations
Piattaforma: Nintendo 3DS
Sviluppatore: Capcom
Publisher: Nintendo
Giocatori: 1 Campagna, Raid,  2 Raid (Locale/Online)
Online / Contenuti : Funzionalità StreetPass
Lingua : Italiano (Testi e Parlato)

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Chiudetevi in una stanza da soli e mettetevi comodi. Inserite la cartuccia di Resident Evil: Revelations nel vostro 3DS ed accendetelo. Collegate un paio di cuffie al 3DS ed indossatele. Adesso spegnete la luce, alzate il volume ai limiti del sopportabile e premete il tasto “Start”… l’incubo sta per iniziare… Non sto scherzando! Ci sono modi e modi di vivere un videogioco, e quello che vi ho appena descritto è sicuramente il metodo migliore per apprezzare appieno Resident Evil: Revelations. Giocandolo in solitudine, al buio, con un paio di cuffie, entrerete nell’atmosfera del gioco e quindi un senso di ansia, angoscia e paura, la faranno da padrona per tutta la durata del gioco.

Resident Evil: Revelations è un “vero e proprio” Resident Evil, nonostante giri su una console portatile. In quella piccola cartuccia sono raccolti i migliori elementi di questa saga, una nuova storia, una grafica spettacolare, modalità extra ed altro ancora. Un episodio da inserire di diritto tra i migliori della saga, visto che prima di tutto conserva l’elemento fondamentale del genere Survival Horror, quello che ne ha fatto la fortuna: la paura.

Niente più zombie, ma mutanti di ogni tipo! (ndr. May Day May Day!)

 

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STORYBOARD

Prima di spiegarvi quali sono i presupposti narrativi di questo nuovo Resident Evil, vorrei sottolineare la modalità scelta dai programmatori per raccontarvi questa “storia”. L’intera avventura è divisa per episodi, ed all’inizio di ogni episodio ci sarà un breve riepilogo in Computer Grafica di quanto accaduto nei precedenti episodi, in perfetto stile “serie TV”! Questa scelta si sposa davvero bene con il gioco, soprattutto perché la trama non si svilupperà in maniera lineare, ma vi troverete a controllare diversi personaggi in diverse situazioni che poi si intrecceranno tra loro. Una brillante trovata che rende ancor più “cinematografico” Resident Evil Revelations.

La storia è temporalmente collocata tra Resident Evil 4 ed il quinto capitolo. Come detto, vi troverete a controllare diversi personaggi all’interno di una trama che vi porterà avanti ed indietro nel tempo ed in cui non mancheranno i colpi di scena… Tutto però ha inizio con la scomparsa di Chris Redfield. E’ cosi che la BSAAA (Bioterrorism Security Assessment Alliance) invia la sua collega/amica Jill Valentine alla sua ricerca in compagnia di un nuovo personaggio, l’italo-inglese Parker Luciani. Jill e Parker verranno inviati a bordo di una nave da crociera abbandonata nel Mediterraneo, la “Queen Zenobia”… E’ quindi così che inizia Resident Evil Revelations, ed è da questa “crociera” che si svilupperà il resto della storia, che non ci teniamo a svelarvi.

La Queen Zenobia: stavolta l'incubo galleggia! (Ancora per poco...)

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GAMEPLAY

Resident Evil e le console portatili non sono mai andati molto d’accordo… almeno fino ad ora. In parte il problema era da attribuirsi alla scarsa potenza di queste console, ed in parte al sistema di controllo limitato rispetto alle console maggiori. Vedendo Resident Evil Revelations su 3DS crediamo però che il vero problema sia stato forse quello di non aver mai voluto creare un nuovo gioco della serie, studiato per una di queste console. In passato abbiamo avuto qualche porting o qualche spin off… evidentemente quelli di Capcom non avevano mai creduto nelle portatili o comunque preferivano spendere le proprie energie sulle console casalinghe. Per fortuna hanno cambiato idea, tirando fuori un gioco che essendo studiato appositamente per il 3DS, non sfigura minimamente, anzi, si piazza tra i migliori episodi della serie, anche in quanto a giocabilità. Un attimo però…

Il Circle Pad Pro è d'obbligo per la migliore esperienza!

Una premessa da fare c’è, e si chiama “Circle Pad Pro”. Accessorio del tutto “anti portatile”, esteticamente orrendo, che però è forse servito a tamponare quello che indubbiamente è stato un errore di progettazione dell’ultima portatile di casa Nintendo: la mancanza di un secondo stick analogico. Il Circle Pad Pro è un accessorio che si incastra sotto al 3DS ed aggiunge lo stick analogico destro, oltre  a due tasti dorsali aggiuntivi, utilissimi!  Si sa, oggigiorno per come si è evoluto il mondo dei videogiochi, il secondo stick analogico è indispensabile in moltissimi videogiochi, utilizzato quasi sempre per poter controllare la telecamera (che invece una volta era automatica). Non a caso, il Circle Pad è uscito in contemporanea con Resident Evil Revelations, proprio perchè grazie a quest’ultimo, non sentirete la mancanza del pad Xbox360 o Playstation 3.

Fatta questa premessa vi diciamo che noi abbiamo giocato Resident Evil Revelations con il Circle Pad Pro e che riteniamo quest’accessorio fondamentale per godere appieno di questo gioco. Per carità, senza di questo ci sono diversi settaggi per il sistema di controllo, i quali funzionano anche decentemente… ma vi assicuro che giocarlo con un secondo stick analogico è tutta un’altra storia. Il touchscreen verrà utilizzato in qualche sporadico enigma, oppure come shortcut per cambiare/modificare le vostre armi ed il vostro equipaggiamento.

Nel corso degli anni Resident Evil è cambiato molto anche nella struttura, diventando man mano più “action” (in alcuni episodi forse troppo)… Com’è quindi Resident Evil Revelations sotto questo punto di vista? Beh, è difficile trovare un altro Resident Evil che abbia la stessa identica struttura, lo stesso bilanciamento tra elementi “action” ed “adventure”, perché Revelations riprende alcuni elementi che hanno fatto la fortuna di questa serie (che ultimamente erano stati dimenticati), mantenendo comunque un approccio action alla Resident Evil 4. Non troverete gli enigmi dei primissimi Resident Evil, ce ne saranno meno e saranno piuttosto semplici, tuttavia l’aspetto “adventure” lo ritroverete nell’impossibilità di accedere ad alcune aree senza la giusta chiave, e quindi la necessità di dover ritornare dove eravate già passati, alla ricerca di qualcosa che possa tornarvi utile per proseguire nel gioco. E’ stato inoltre aggiunto un nuovo oggetto nell’equipaggiamento dei nostri eroi: il Genesis. Non si tratta della versione USA del Megadrive (scusatemi, non potevo non citarlo!) ma di un accessorio che permette di scansionare nemici (per catalogarli e trovare i loro punti deboli), ma soprattutto l’ambiente circostante, alla ricerca di munizioni e medikit nascosti.

Il Genesis, apparentemente inutile, è importantissimo!

L’azione come detto non mancherà, avrete un buon numero di armi a disposizione e potrete sceglierle (e modificarle) secondo le vostre preferenze. Oltre ai nemici, in alcuni casi sarà l’ambientazione stessa a rappresentare un ostacolo per la sopravvivenza, ed i ritmi diventeranno piuttosto frenetici. L’elemento che però ritroviamo e che crediamo sia quello che permette a questo gioco di “elevarsi” nella serie, è proprio l’aspetto “Survival Horror”. Quello che deve fare un Resident Evil, è suscitare “paura”, “ansia” ed “angoscia”! Grazie ad un level design claustrofobico, a nemici che seppur non molto vari, hanno comunque il loro carisma e grazie soprattutto alla scarsità di munizioni e medikit, lo scopo del gioco sarà davvero quello di”sopravvivere”

 

Corridoi stretti, poco illuminati e nemici che spuntano all'improvviso: la base del Survival Horror!

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GRAPHIC & SOUND

Nonostante il 3DS (e Nintendo in generale) non punti sulla grafica, tecnicamente parlando, Resident Evil Revelations rappresenta quanto di meglio si sia visto su questa portatile fino ad ora. Graficamente il gioco è impeccabile, per forza di cose non paragonabile alle console maggiori, ma sicuramente giocandolo non si sente la mancanza di poligoni o altro. Così com’è, farebbe bella figura anche su Xbox 360 e PS3, se non fosse per le scene in Computer Grafica, che seppure ben realizzate, sono in bassa definizione (per motivi di spazio ovviamente). Insomma, con Resident Evil Revelations il 3DS ci fa capire che ha anche lui i muscoli e che può dire la sua anche sotto l’aspetto grafico! Inoltre, c’è il 3D! In questo caso l’intensità del 3D è regolabile sia tramite l’apposita levetta, che in un menù tra le opzioni di gioco. Al massimo del livello 3D, Resident Evil Revelations impressiona, soprattutto in alcuni frangenti… ma naturalmente dopo un po’ può dar fastidio alla maggior parte delle persone. Quindi a meno che non troviate un settaggio che vi permetta di godere della profondità senza che vi dia fastidio, il nostro consiglio è quello di giocarlo tranquillamente in 2D, visto che anche così Resident Evil Revelations… spacca!

Altra nota più che positiva riguarda il comparto sonoro, spesso messo in secondo piano, ma che può contribuire, come in questo caso a far fare un ulteriore salto di qualità ad un gioco! Non crederete alle vostre orecchie una volta acceso il 3DS: tutto il gioco è PARLATO in Italiano! Si, avete capito bene! Ed anche con una buona interpretazione (eccezion fatta forse per il “povero” Parker). Inoltre le musiche fanno il loro sporco dovere, incalzando al momento giusto e mettendo ancora più ansia nei momenti concitati. Alcuni effetti sonori da cardiopalma e le voci terrificanti di alcuni nemici sono poi la ciliegina sulla torta.

Graficamente Revelations è impressionante, soprattutto considerando che gira su una portatile!

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ONLINE & REPLAY

A Capcom non è bastato creare un nuovo Resident Evil, degno dei migliori episodi della serie, su una console portatile, confezionandolo in maniera che potesse non sfigurare rispetto alle home console; no, ha voluto mettere anche una modalità extra, giocabile in singolo ed in multiplayer locale ed online! Si chiama RAID questa modalità e verrà sbloccata solo una volta terminato il gioco in modalità campagna. Nella modalità RAID potrete scegliere uno tra i tanti personaggi del gioco, armarlo come meglio credete e lanciarvi in una delle location del gioco, sfidando orde di nemici e cercando di sopravvivere uccidendoli tutti nel minor tempo possibile. Un buon diversivo, che forse da il meglio in locale con un amico. Non trattandosi del cuore del gioco, non possiamo che apprezzare questa aggiunta da parte di Capcom. Così come sono apprezzabili gli obiettivi inseriti nel corso del gioco, che permettono di  sbloccare armi ed oggetti di gioco. E’ forse questo un segnale a Nintendo, che è rimasta l’unica delle 3 grandi che non ha un sistema generale di Obiettivi & co.?

Il gioco dura intorno alle 10 ore di gioco, ma giocandolo ad un livello di difficoltà elevato può diventare davvero ostico, vista la scarsità di munizioni e medikit. Proprio per questo, spesso e volentieri conviene tirar dritto e schivare i nemici, anziché spendere munizioni preziose. Non fate poi affidamento sui vostri compagni d’avventura: se nel corso dell’avventura saranno determinanti ai fini dello storyboard, quando si tratterà di uccidere i nemici che vi stanno massacrando, non vi saranno molto d’aiuto… Gli obiettivi e la modalità RAID possono prolungare il divertimento, ma forse è più facile che vi venga voglia di rigiocare la campagna (con tutte le armi guadagnate, sin dall’inizio).

 

La modalità RAID, giocabile in singolo o in multi offline ed online!

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 IN CONCLUSIONE

Dopo un inizio catastrofico, Nintendo sta tirando fuori dal 3DS dei veri e propri capolavori, tra cui proprio Resident Evil Revelations, che forse si colloca un gradino sopra gli altri per l’ardua missione compiuta: portare il gameplay, la grafica, ma soprattutto il terrore di Resident Evil su una console portatile! Come detto inizialmente, ci sono modi e modi di giocare Resident Evil Revelations, il quale può dare soddisfazioni (e paura) su diversi livelli, ma che davvero non deluderà nessuno. Una storia ben congegnata con vecchie glorie e new entries, un perfetto bilanciamento tra nemici, armi, munizioni e medi kit, che lo discostano dal genere sparatutto, facendolo tornare  un Survival Horror. Grafica da console maggiore, abbinata ad un sonoro degno di un film horror, ed anche una modalità extra, giocabile sia in singolo , che in multiplayer locale ed online. Insomma, già dalle prime notizie sapevamo si trattasse di un buon gioco, ma non avremmo mai pensato fino a questo punto. Un altro valido motivo per cui esser fieri del proprio Nintendo 3DS, o per acquistarne uno (insieme ad un Circle Pad!), e senza dubbio anche uno dei migliori Resident Evil di sempre!

E’ per tutto questo che con Resident Evil Revelations inauguriamo il bollino TOP, che daremo a quei pochi giochi che, anche se non raggiungono la perfezione (perchè non esiste), ci vanno molto vicini! Capolavoro!

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SECONDO PARERE by Diego “Neko” Conti

Resident Evil: Revelations contiene tutti gli elementi tipici della serie, strizzando l’occhio al sistema già visto in Resident Evil 4 per quanto riguarda il gameplay. Nel corso della nostra avventura, avremo a che fare con le chiavi differenziate da diversi simboli (in modo da poter avere accesso a tutte le stanze della nave su cui è ambientato il gioco), ai puzzle (questa volta basilari) che dovremo risolvere sfruttando il touch screen ed infine l’artiglieria pesante, offerta da Resident Evil 4 e dal suo discusso successore. Revelations torna ad offrirci un elemento fondamentale della serie: attenzione alle munizioni! Sin dalle prime fasi di gioco, dovremo imparare a gestire al meglio il nostro arsenale, in modo da non doverci ritrovare senza munizioni durante gli scontri più difficili.

Dal punto di vista tecnico, RE Revelations è forse il miglior titolo della console 3D di casa Nintendo: nonostante una low def delle (numerose) cutscene, il titolo è decisamente fruibile sia in 2D che in 3D, con un framerate decisamente stabile. Gli unici rallentamenti del gioco sono riscontrabili durante l’utilizzo degli ascensori o ad esempio dopo l’apertura di una porta con un emblema, oppure durante le prime fasi di combattimento contro i boss, durante il caricamento dei nemici che ci disturberanno, nel corso degli scontri topici. Questi rallentamenti non sono altro che una diretta conseguenza dei caricamenti delle sezioni presenti, all’interno delle mappe di gioco. Considerando il fatto che stiamo parlando di una versione portable, questi piccoli nei non inficiano di certo l’esperienza generale di gioco.

Da fanatico del 3D quale sono, ho decisamente apprezzato la possibilità di regolare la profondità su tre diversi livelli, anche se l’impostazione “molto forte”, mi ha portato a soffrire di motion sickness in poco meno di mezz’ora di gioco. Strano ma vero, ho giocato la maggior parte delle mie sessioni di prova del titolo in 2D, anche se penso che con la dovuta calma, avrei potuto tranquillamente giocare con il 3D impostato su “forte”. Utilizzando il Circle Pad, la mano destra è leggermente fuori asse, rispetto alle impostazioni classiche del 3DS. Nulla di sconvolgente, ma per almeno un’ora, mi sono ritrovato a dovermi riabituare al 3DS, ricercando la posizione ideale per poter fruire al meglio della grafica ed abituarmi all’utilizzo della nuova periferica.

Nonostante le mie perplessità, risalenti all’epoca in cui Nintendo presentò il Circle  Pad (visto la sua dimensione non proprio affine al concetto di handheld), devo dire che questo accessorio rende decisamente immediata e più agevole l’intera esperienza di gioco, grazie ai due trigger dorsali utilizzabili con la mano destra, grazie all’ottima sensibilità offerta. RE Revelations è comunque giocabile anche senza l’ausilio del circe pad, ma confrontando le due esperienze, giocando senza quest’accessorio, l’esperienza generale risulta decisamente macchinosa.

Resident Evil Revelations è dunque un ottimo tributo all’intera serie e non sarebbe sbagliato pensare ad un porting su una home console, visto che non ha nulla da invidiare ai suoi illustri predecessori. Se dopo l’uscita di Mario Kart 7 e Super Mario 3D Land, foste ancora alla ricerca di una scusa per acquistare il 3DS…beh, questa è decisamente l’occasione giusta!

 

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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