Razer Opus X – Recensione

Silenzio per gamer (ma non solo!)

Razer Opus X – Recensione
Razer Opus X – Recensione

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Razer è sinonimo di gaming e ormai è scontato, con alcuni dei suoi prodotti divenuti ormai iconici nell’immaginario dei videogiocatori più smaliziati, ma l’azienda di Singapore sta ampiamente dimostrando di non essere unicamente chiusa in una “nicchia” (si fa per dire, viste le dimensioni dell’industry videoludica), ma di poter soddisfare anche fasce di utenza più casual, o che hanno altre passioni.

Un ottimo esempio di questa nuova filosofia sono le Razer Opus X, un modello di cuffie over-ear esclusivamente Bluetooth che va a coprire un segmento ben diverso rispetto ad altri modelli testati su queste pagine (come le Kaira, per citarne uno), ovvero l’utenza più “mobile” e dinamica, che si concede eventualmente una rapida partita sullo smartphone (poco importa se Android o iOS, in quanto supporta entrambi i sistemi operativi) e che, magari, semplicemente preferisce mettere su la sua playlist preferita, chiudere gli occhi e risvegliarsi solo una volta a destinazione. Sperando non ci siano troppe interferenze esterne a rovinare l’esperienza, s’intende: da vicini di posto su bus, treno o aereo troppo esuberanti, a rumori di ogni genere che con cuffie comuni richiedono di alzare il volume a palla, a scapito della qualità generale dell’ascolto ma anche della salute del timpano.

Scopriamo insieme perché le Razer Opus X sono un’ottima soluzione per un caso così specifico (ma non solo).

Partiamo dal packaging, che già di per sé mostra la volontà dell’azienda di puntare a un pubblico meno abituato alle finezze dei suoi altri prodotti, proponendo qualcosa di decisamente più scarno: la confezione, così come la presentazione generale, è molto basic e scevra dai simboli che pervadono ogni prodotto Razer (l’iconico trittico di serpenti, rigorosamente di color verde), e dando un’occhiata alla Mercury Edition, la versione bianca da noi testata (sono disponibili anche verde e rosa), non sembra di avere a che fare con l’azienda di Singapore, quasi a non voler intimorire il neofita che mai ha messo su le mani di qualcosa dalle tinte nere e verdi. Anche scartandole si nota qualcosa di meno impattante del solito, con sì, l’immancabile lettera di benvenuto del CEO Min-Liang Tan, ma di fatto solo le istruzioni, un cavetto USB Type-C/USB per ricaricarle (della “solita” ma elevata qualità Razer) e stop.

Niente custodia, purtroppo, e già qui si notano le differenze con le Opus standard, ricordando però che costano il doppio (200 €, contro i 100 € delle Opus X). Una volta estratte dalla scatola e impugnate, però, viene scongiurato qualsiasi dubbio sulla qualità costruttiva e sui materiali, che restano ineccepibili: la plastica opaca (bianca, nel nostro caso) che riveste i copri-padiglioni e parte dell’archetto è solida e di ottima fattura, così come l’interno degli archetti, mentre il resto è rivestito di nylon (l’interno dei padiglioni) e di una morbidissima simil-pelle, grigia sui copri-orecchie e in pendant invece sull’archetto.

Una volta estratte dalla scatola e impugnate viene scongiurato qualsiasi dubbio sulla qualità costruttiva e sui materiali, che restano ineccepibili

I copri-padiglioni si possono ruotare di 90°, offrendo quindi la possibilità di appoggiare le cuffie sul tavolo così da non rischiare di premere per errore i tasti presenti lungo la parte laterale anteriore della cuffia destra, ma si sente un po’ la mancanza della natura snodata delle stesse, che rende un po’ più difficoltoso il trasporto e la custodia.

Il logo Razer è intagliato sui lati ma molto più discreto rispetto alle cuffie gaming, quasi impercettibile, lasciando che a essere protagonista sia il design elegante e pulito, nella sua semplicità.

Promosse insomma, ma non a pieni voti, anche se da vedere e utilizzare sono davvero un piacere, complice anche le 9 regolazioni possibili. Inutile specificare però che tra la natura over-ear e i materiali di pur alta qualità, l’utilizzo in estate si è rivelato non proprio piacevole, almeno sotto il sole o quando le temperature si alzano; diverso invece in ufficio e con l’aria condizionata a palla, lasciandoci già pregustare un autunno/inverno e anche primavera di musica e “silenzio”.

Già, “silenzio”, perché forse la feature più importante di queste cuffie, complice la fascia di prezzo medio-alta ma assolutamente giustificata, è l’ANC, l’active noise cancellation: quando viene attivata, questa funzione permette infatti di ridurre drasticamente i rumori provenienti dall’esterno, filtrando le frequenze più fastidiose e rendendo più sopportabili viaggi, semplici ascolti, o perché no, anche sessioni di studio o lettura.

Non è un isolamento completo (pensate anche solo ai rischi di passeggiare e attraversare la strada senza poter minimamente sentire alcun suono circostante), ma è più che sufficiente a dare tregua ai timpani, e soprattutto, a poter gustare la musica a un volume decente in modo da non saturare le frequenze e distruggere le orecchie.

Forse la feature più importante di queste cuffie, complice la fascia di prezzo medio-alta ma assolutamente giustificata, è l’ANC, l’active noise cancellation

La feature ha però un costo energetico non indifferente: ridurrà infatti la fantastica durata della batteria, di per sé sulle 40 ore, ma che scendono a 30, comunque tantissime per un paio di cuffie Bluetooth 5.0, motivo per cui potrete disattivarla in qualsiasi momento, o in caso di necessità, anche effettuare il processo contrario, ovvero sfruttare i microfoni esterni (due, che si uniscono ai due effettivi che andrete a usare per le chiamate) per captare meglio i rumori circostanti, nel caso sia richiesta la vostra attenzione per qualche istante (da un passante, o in una situazione particolare – e non a caso si chiama “Modalità Quick Attention”).

Altra modalità particolarmente utile è quella Gaming, a dimostrazione dell’attenzione ai dettagli di Razer: di default non abbiamo riscontrato particolare latenza con video, Netflix e piattaforme di streaming in generale (e già di per sé è non è così scontato), mentre con i giochi qualche lieve ritardo lo abbiamo inevitabilmente percepito. Attivando però il Gaming Mode, la latenza scende a 60 ms, facendola quasi del tutto sparire e offrendovi un’esperienza “sincronizzata” senza ritardo tra audio e video, rendendole così ancor più utili a chi sfrutta lo smartphone anche per una partita mordi e fuggi, o per sessioni più lunghe.

Le Razer Opus X non vi deluderanno dal punto di vista della resa sonora

Indipendentemente che siate alla ricerca di cuffie da gaming o per puro ascolto musicale, le Razer Opus X non vi deluderanno dal punto di vista della resa sonora: i driver da 40 mm ci sono e si sentono, restituendo un sound assolutamente pulito ed equilibrato, che lascia respirare ogni frequenza (siano essi alti, medi o bassi) senza penalizzare l’una o l’altra, per un suono generale corposo, cristallino e avvolgente. Avremmo preferito forse dei bassi più intensi, ma nel complesso non possiamo davvero lamentarci, complice anche un equalizzatore (integrato nell’app ufficiale) che, seppur limitato, ha preset utili e ben calibrati.

Sempre l’app vi permetterà di attivare le già citate modalità, ma potrete impostarle anche tramite il tasto multifunzione presente tra i tasti dei volumi, grazie al quale, in base alla durata della pressione o al numero di volte che la effettuerete, svolgerà compiti differenti. Una soluzione forse più cheap ai comandi touch visti su altri modelli più costosi, ma indubbiamente funzionale. Anche il tasto di accensione serve ad alternare rapidamente le varie modalità dell’ANC, e tenendolo premuto, andrete ad accendere e spegnere le Razer Opus X, con tanto di accattivanti e futuristici segnali sonori che danno quasi vita propria alle cuffie.

Chiudiamo con un cenno alla connessione: come anticipato, sono esclusivamente Bluetooth 5.0, il che significa che potrete usarle solo con un certo tipo di dispositivi (perlopiù telefoni, mentre ad esempio per Switch et similia serviranno adattatori e ricevitori ad hoc); al contempo però, abbiamo particolarmente apprezzato l’estrema semplicità e rapidità di riconoscimento riscontrata sia con il nostro smartphone Android che con il nostro laptop Windows.

Conclusioni

Per 100 €, le Razer Opus X offrono solida qualità costruttiva, più che valida resa sonora, una modalità gaming che abbatte la latenza (già di per sé ridotta con video e film), e soprattutto, un’ottima cancellazione del suono attiva, che filtra le frequenze più fastidiose e vi permette di godervi solo ed esclusivamente la musica o il vostro gioco preferito, il tutto a volumi decenti, senza dover saturare le frequenze per coprire che vi circonda (rovinandovi i timpani nel mentre).

Si sente la mancanza di qualche finezza presente nelle Opus (come la custodia, l’auto-play/pausa, la possibilità di piegarle), così come di bassi non abbastanza aggressivi, ma il costo dimezzato giustifica ampiamente la proposta, che è assolutamente promossa.

Good

  • Ottima qualità costruttiva e sonora
  • Cancellazione del rumore molto buona
  • Durata della batteria eccellente (40 ore senza ANC, 30 con)

Bad

  • Packaging un po' povero
  • Si sente la mancanza della custodia e dei padiglioni snodabili
  • I bassi potevano spingere un po' di più
7.8

Niente male

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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