Il top delle tastiere gaming?
La prima domanda che ci siamo fatti quando abbiamo avuto tra le mani la nuova Razer Blackwidow V4 Pro 75% è: siamo davanti alla tastiera perfetta? La risposta non può essere universale, e l’avrete (forse) solo dopo aver letto la recensione, perché per quanto una tastiera possa evolversi, non esiste la perfezione; ma esiste ciò che è perfetto “per voi”. Razer in questo caso ha preso una delle sue tastiere migliori, la Blackwidow V4 Pro e l’ha rifatta nel formato TKL 75%. Ovviamente non si è limitata a togliere i tasti in eccesso riducendone le dimensioni, ma ha aggiunto anche un piccolo schermo OLED che, questo ve lo diciamo da subito, è finalmente ricco di funzioni e quindi utile.
Qualche altra caratteristica? Tasti e Switch intercambiabili (hot-swappable), triplice connessione (wireless, Bluetooth e tramite cavo), illuminazione RGB e memoria on board sono solo alcune di queste. Ma tutto questo ha un prezzo e, anche questo lo precisiamo subito, stavolta è piuttosto elevato: parliamo infatti di 349,99 euro, prezzo di listino ufficiale Razer. Li vale? Beh, proviamo a scoprirlo.
La Razer Blackwidow V4 Pro 75% arriva nella tipica confezione Razer, con i suoi colori iconici, e già dal peso si intuisce che abbiamo a che fare con un device “di un certo livello”. Non manca la cura per i dettagli, riposta sia negli scompartimenti dedicati a tastiera e singoli accessori, quanto nel manualetto di istruzioni e la “quick guide” che vi aiuterà nella connessione e nell’utilizzo basilare dello schermo OLED e della rispettiva rotella.
All’interno della confezione, oltre alla tastiera (disponibile solo con Layout US) ed i già citati manuali, troviamo il ricevitore wireless, un cavo USB-C to USB-A in tessuto da 2m, una pinza per rimuovere i tasti, 3 switch di ricambio e ultimo, ma non per importanza, un poggiapolsi magnetico.
Per quanto la dotazione sia relativamente ricca e curata, è la tastiera che vi colpirà per stile, peso e scelta dei materiali. La parte superiore è infatti in lega di alluminio, cosa che non solo le dona un look estremamente tech, ma che al tatto offre un feeling impareggiabile e, soprattutto, la rende ultra resistente ad usura e sporco. La parte inferiore è in plastica ABS, ma la finitura è comunque eccelsa e la serigrafia “for gamers, by gamers” su tutta la superficie è un’ulteriore chicca.
La tastiera vi colpirà per stile, peso e scelta dei materiali
A proposito della parte inferiore, troviamo sia quattro gommini che i supporti regolabili su due altezze, per un totale di tre livelli di inclinazione disponibili. Sempre in ABS è la parte inferiore del poggiapolsi ed anche lì troviamo quattro gommini per far sì che resti saldo alla scrivania: tuttavia il poggiapolsi è magnetico e sarà davvero difficile staccarlo dalla tastiera, anche nelle sessioni di gioco più concitate. La parte superiore è invece in simil-pelle, ed ha un’imbottitura che abbiamo trovato assolutamente confortevole.
Quanto a scelta dei materiali, l’attenzione è stata riposta anche su quello dei tasti, in PBT testurizzati a doppio fuoco, per garantire durata ed anche una migliore illuminazione. A conti fatti il loro essere ruvidi li rende piacevoli al tatto e resistenti alle impronte (anche nel tempo), cosa che a volte non succede nemmeno in tastiere premium che, dopo solo qualche settimana di utilizzo, sembrano già vecchie.
L’occhio però, soprattutto una volta accesa, cade su due cose: l’illuminazione laterale e lo schermo OLED. Sia chiaro, ma questa è una cosa percepibile anche dalle foto, entrambi sono sì appariscenti, ma in un modo che resta minimale, senza sfociare nell’eccesso. Entrambe le cose sono poi personalizzabili via software, per permettervi di rendere la Razer Blackwidow V4 Pro 75% perfetta anche dal punto di vista estetico e coerente con il resto del vostro setup.
C’è poco da dire, nelle sue dimensioni contenute, questa tastiera lascia il segno: bella da vedere, ma soprattutto solida, e realizzata con dei materiali resistenti.
SCHEDA TECNICA
- Formato:
TKL 75%
- Connettività:
HyperSpeed Wireless (2,4 Ghz), Bluetooth 5.1 o USB Type-C
- Keycaps:
Tasti PBT a doppia iniezione
- Tipo di Switch:
Switch meccanici Razer™ di 3a generazione Orange
- Tasti intercambiabili:
Sì
- Memoria integrata:
Fino a 6 profili
- Controlli multimediali:
Schermo OLED, rotella e tasto laterale
- Illuminazione:
Razer Chroma™ RGB
- Software:
Razer™ Synapse 4
- Prezzo:
349 euro
Una delle novità della Razer Blackwidow V4 Pro 75% rispetto al modello “precedente” riguarda la connettività: se la V4 pro è limitata alla sola connessione cablata, questo nuovo modello offre anche la possibilità di collegarsi via wireless e via Bluetooth, portando a tre le opzioni di connessione disponibili.
Quella wireless, fino a 4000 Hz (regolabili tramite app) con tecnologia Razer HyperSpeed e Razer HyperPolling, farà sì che anche in ambito gaming non ci sarà pressoché latenza e quindi potrete competere anche senza fili. La connessione Bluetooth offre invece duttilità, grazie alla possibilità di connetterla a 3 dispositivi diversi (per farlo ci sono tre shortcut preimpostate sui tasti 1,2 e 3), permettendovi di utilizzarla oltre che sul PC, su altri dispositivi che la supportano. Viste le dimensioni contenute della tastiera, è facilmente trasportabile e potrebbe essere un’ottima alleata quando lavorate ad esempio su un tablet.
Passare da una connessione all’altra è possibile grazie all’interruttore posto sul retro della tastiera, mentre una particolarità riguarda il ricevitore wireless, che non è quello canonico che si collega direttamente alla presa USB, ma è un dongle USB-C a cui potrete collegare il cavo di ricarica quando, appunto, non la ricaricate.
Non abbiamo notato differenze tra la responsività in utilizzo cablato o wireless: evidentemente la tecnologia di Razer fa il suo lavoro
Nell’uso pratico dobbiamo dire che la differenza tra la responsività della connessione Bluetooth, rispetto a quella wireless è tangibile, tra l’altro proprio in modalità Bluetooth la tastiera va in “risparmio energetico” se non utilizzata per un periodo predefinito e per riattivarsi ci mette un secondo circa, dopo aver premuto un tasto qualsiasi. Invece non è così tangibile, anzi, dobbiamo dire che non abbiamo notato differenze tra la responsività in utilizzo cablato o wireless: evidentemente la tecnologia di Razer fa il suo lavoro. C’è da dire che la differenza si nota anche sotto il punto di vista della durata della batteria, ma di questo parleremo più avanti.
Uno degli aspetti più importanti della Razer Blackwidow V4 Pro 75% è la possibilità di personalizzarla come meglio crediamo. Il design “hot-swap” dei tasti permette di sostituire, senza dover smontare la tastiera, quelli di serie (Orange Tactile Switch di terza generazione) con switch meccanici a 3 o 5 pin, per avere il feeling che più si preferisce. Dal nostro punto di vista gli switch pre-installati offrono un ottimo feeling che, sia dal punto di vista della digitazione che del rumore, rappresentano quella via di mezzo capace di accontentare tutti. Si sente che è una tastiera meccanica, nel senso buono del termine, ma riesce a mantenere un profilo acustico tuttavia moderato.
Si sente che è una tastiera meccanica, nel senso buono del termine, ma riesce a mantenere un profilo acustico tuttavia moderato.
Per ottenere questo risultato distintivo, Razer “sotto la scocca” ha messo vari strati di piastre, guarnizioni e stabilizzatori, il tutto lubrificato di fabbrica con Krytox™ GPL 205g0, il preferito dagli appassionati. Ma gli appassionati spesso vogliono plasmare secondo le loro preferenze la loro tastiera e la modularità della Razer Blackwidow V4 Pro 75% serve proprio a soddisfare chi vuole le feature di questa tastiera, utilizzando però i tasti, le componenti e l’assetto che più li soddisfi. A tal proposito, Razer offre una buona scelta di switch ufficiali, li potete consultare qui.
Noi non siamo sicuramente le persone più adatte per parlare di modding, e non ci sogneremo di smontare una tastiera di questo livello (e prezzo), per cui solitamente ci accontentiamo di ciò che viene fornito di serie, cosa che in questo caso è eccellente. Non possiamo che ritenerci più che soddisfatti della resa della tastiera, a partire dalla fase di digitazione, terminando con quella di gioco. In entrambe le situazioni ci siamo trovati da subito a nostro agio, abbiamo digitato con un bassissimo margine di errore ed altrettanto è successo in fase di gioco, grazie anche ad anti-ghosting ed altre tecnologie integrate.
Non possiamo che ritenerci più che soddisfatti della resa della tastiera, a partire dalla fase di digitazione, terminando con quella di gioco
Oggigiorno è consuetudine per una tastiera gaming avere la retroilluminazione, per cui non poteva mancare anche sulla Razer Blackwidow V4 Pro 75% l’illuminazione RGB Razer Chroma. Con degli accorgimenti come la piastra bianca, che permette di diffondere l’illuminazione anche sotto i tasti, e l’underglow, in questo caso limitato ai due lati; Razer offre la possibilità agli utenti di rendere ancor più hi-tech e futuristica questa tastiera. Per quanto noi preferiamo un’illuminazione piuttosto discreta, il software Razer Synapse permette sia di accedere velocemente agli effetti base, sia di personalizzare ogni singolo tasto grazie all’app Razer Chroma Studio. C’è di tutto, dalla possibilità di illuminare con un colore diverso i tasti che utilizzate per un determinato gioco o app, a quella di Visualizer, che reagisce agli effetti sonori/musica di una determinata app o sorgente audio.
Ma per i videogiocatori più incalliti, ci sono anche effetti che si attivano in determinate circostanze di gioco. All’interno del Chroma Workshop, trovate l’elenco degli effetti per centinaia di giochi, alcuni dei quali puramente estetici, come un’onda dopo aver subito un danno, ma altri che invece possono tornare utili ai fini del gameplay, come ad esempio i tasti delle opzioni selezionabili in quella schermata che si illuminano.
Ma eccoci all’elemento clou, quello che rende unica la Razer Blackwidow V4 Pro 75%, il suo display OLED. Ci è già capitato in passato di provare device, tra cui tastiere, con un display destinato a mostrare informazioni o status del PC o di particolari app; ma ahinoi il risultato è sempre stato troppo limitato o puramente estetico. Ora possiamo dire che, finalmente, tanto le opzioni disponibili, quanto l’usabilità dello schermo in abbinamento alla rotella, lo rendono un valore aggiunto di questa tastiera.
Gestibile anch’esso attraverso l’app Razer Synapse, può essere innanzitutto personalizzato a livello visivo in fase di stand-by. Potremo scegliere tra un’animazione, un’immagine statica o un’emote (anche animata) tra quelle disponibili; oppure potremo scegliere una scritta scorrevole, completamente personalizzabile nel font, grandezza, direzione etc.
Potremo altrimenti rendere più funzionale il display mostrando un Audio Visualizer con nome brano e artista che stiamo riproducendo, le informazioni della tastiera (modalità gaming, profilo slezionato, tipo di connessione e livello della batteria), oppure con le info di sistema, customizzabili su 3 schermate. In ogni schermata avremo due slot, in cui mettere valori come data, ora, memoria, batteria della tastiera (o del laptop), temperatura e carico della CPU e della GPU. Questo è il display che abbiamo preferito, disponendo gli elementi e l’ordine degli stessi in base alle nostre esigenze, anche perché per visualizzare le info della tastiera, basta premere il tasto FN; visto che abbiamo uno schermo, proviamo a renderlo utile alla causa e non solo un elemento estetico.
Ma se qui tuttavia non c’è nulla di nuovo, è nella customizzazione della rotella, coadiuvata però a livello visivo dallo schermo, che abbiamo trovato il valore aggiunto. A parte il fatto che sia la rotella che i pulsanti (uno per selezionare la modalità ed uno per confermare la scelta) sono di altissima qualità, i click meccanici permettono di capire sia a livello tattile che uditivo quando viene premuto un tasto; riescono ad essere anche sempre precisi.
Tenendo premuto il tasto di selezione della modalità apriremo un menu che ci permetterà di gestire la maggior parte delle funzionalità della tastiera direttamente dallo schermo OLED: dal tipo di illuminazione al risparmio energetico o alla velocità della connessione wireless, fino ai settaggi più basilari. Per quanto l’app sia indispensabile per assegnare modalità e quant’altro, è sicuramente una comodità poterla gestire al di fuori dell’app, soprattutto in un utilizzo lontano dalla postazione principale.
Tra le modalità attualmente assegnabili alla rotella, ma di conseguenza con un riferimento visivo sullo schermo, ci sono il volume generale, la selezione/play/pausa dei contenuti multimediali o la possibilità di mandare avanti ed indietro la singola traccia, il livello di luminosità sia dello schermo OLED che dell’illuminazione RGB, il menu di selezione delle app/finestre aperte, lo scrolling verticale od orizzonatale e lo zoom di una pagina web o applicazione. Tutte queste funzioni potrete sia attivarle o disattivarle, ma anche ordinarle come meglio credete: una volta selezionata una modalità, poi resterà attiva anche se dopo tempo tornerete a muovere la rotella, quindi se avrò attivo il selettore della traccia, finché non cambieremo modalità, funzioneranno come controlli multimediali.
Attenzione però, queste sono solo le modalità standard. Potrete poi aggiungere N modalità personalizzate, a cui potete dare il nome che desiderate, ma soprattutto assegnare le funzioni più disparate. Da un pulsante del mouse o della tastiera, al lancio di un’applicazione o all’attivazione di una shortcut come mostrare il desktop o fare copia e incolla, potrete assegnare alla rotella ed al tasto di conferma al suo interno, davvero di tutto, plasmando quindi la funzionalità della Razer Blackwidow V4 Pro 75% attorno alle vostre esigenze. Insomma, Razer ha trovato il modo di rendere funzionale ed efficiente quello schermo, offrendo un sistema di input alternativo pratico e veloce.
Tutto questo però ha un prezzo, e non ci riferiamo a quello della tastiera, ma parliamo della batteria. Tra illuminazione RGB, schermo OLED, connessione a 4000Hz, potete immaginare quanto l’autonomia possa essere influenzata. Poi sono così tante le variabili che è davvero difficile dare una stima di autonomia. Di sicuro c’è che se la utilizzate in una postazione fissa potrete usarla perennemente in modalità cablata, bypassando del tutto il discorso autonomia. O comunque, quando non la userete per giocare, potrete passare alla connessione Bluetooth, che sicuramente consuma meno di quella wireless 2.4 Ghz.
Noi l’abbiamo usata prevalentemente in questo modo, abbassando al minimo la luminosità dell’OLED (che risulta sempre visibile) ed al minimo indispensabile l’illuminazione RGB, minimizzando quindi i consumi e riuscendo ad ottenere quasi una settimana di lavoro senza doverla ricaricare. Razer ha aggiunto inoltre una modalità di Risparmio Energetico attivabile tramite shortcut (FN + ESC) con cui la tastiera spegne sia schermo che illuminazione ed ogni funzionalità legata a Razer Synapse, permettendo di arrivare fino a 2100 ore (circa 87 giorni) di utilizzo continuativo. Senza dubbio chi acquista una tastiera del genere lo fa per usufruire delle feature RGB, dell’OLED, etc, ma prendetela come una scialuppa di salvataggio da usare nel momento del bisogno, quando la batteria è quasi a zero ma voi avete necessità di continuare ad utilizzarla e non potete ricaricarla: beh, attivando quella funzione, sicuramente potrete chiudere quello che stavate facendo.
La Razer Blackwidow V4 Pro 75% nella nostra prova si è comportata egregiamente sotto ogni aspetto
Prima di chiudere c’è da spendere due parole sull’app Synapse, arrivata alla versione 4, ed ormai matura al punto giusto: offre ormai un ampio parco di feature, alcune delle quali condivisibili tra i vari device Razer, ed è particolarmente intuitiva, nonostante non sia ancora presente la lingua italiana. Qualsiasi device Razer, senza il supporto di Synapse perde buona parte delle sue funzionalità, anche se in questo caso, grazie anche alla presenza del display OLED, una parte delle funzionalità è gestibile direttamente on-board.
Eccoci finalmente giunti al momento in cui bisogna tirare le somme. La Razer Blackwidow V4 Pro 75% nella nostra prova si è comportata egregiamente sotto ogni aspetto, dalla produttività quotidiana con un feeling ed una precisione nella scrittura eccelsi, alla parte gaming, in cui la i nostri input sono sempre stati precisi e tempestivi, anche in modalità wireless. Non dimentichiamo che per quanto gli switch in dotazione performino bene, i tasti sono facilmente sostituibili per renderla ancor più adatta alle nostre esigenze. Nulla da dire dal punto di vista del comfort, il cuscinetto in dotazione farà sì che i vostri polsi siano sempre riposati durante la digitazione e nelle fasi di gioco concitate sia tastiera che cuscinetto resteranno ben saldi. I materiali usati, oltre a donarle un aspetto premium, sono perfetti sia in termini di piacere nell’uso quotidiano, che di resistenza nel tempo. L’OLED poi, finalmente diventa utile, oltre che bello a vedersi.
Vale quindi i 349.99 euro richiesti da Razer? La risposta in questo caso sta al singolo e varia sia in base al budget che avete a disposizione, sia alle feature di cui avete bisogno. Certo è che se cercate una tastiera TKL wireless moddabile, che sia ultra solida e ricca di funzionalità (per il gaming e non) e che non sfiguri accanto al vostro super PC, questa potrebbe essere la scelta più azzeccata, il top per noi. Se le caratteristiche della Razer Blackwidow V4 Pro 75% superano le vostre esigenze, potreste allora “accontentarvi” della versione V4, sempre TKL, che conserva il suo animo gaming (tasti hot-swap anch’essa) ma ad un prezzo minore (circa 200 euro).
Conclusioni
Razer con la Blackwidow V4 Pro 75% prova a raggiungere la vetta in ambito di tastiere gaming, mettendo tutto il possibile in una TKL a cui non c’è davvero nulla da dire, se non il prezzo che, anche giustamente, è altrettanto elevato.
Design sobrio ma allo stesso tempo avveniristico, grazie principalmente all’illuminazione laterale “underglow” ed allo schermo OLED che incuriosisce chiunque la veda. Materiali scelti con oculatezza, come la scocca in alluminio ed i tasti in PBT testurizzati (quindi ruvidi), che offrono un feeling piacevole al tatto ma soprattutto durevolezza nel tempo. Illuminazione RGB Razer Chroma che permette di gestire, attraverso l’ormai eccellente Razer Synapse 4, la stessa non solo a livello estetico, ma anche funzionale. Switch Orange di Razer che sono sostituibili a caldo, quindi senza necessità di smontare la tastiera, per adattarsi alle esigenze di tutti ma anche per sostituirli in caso di rottura, per una durabilità ancor più estesa. Triplice connessione: con cavo, wireless e Bluetooth. E infine, ma non per importanza, quello schermo OLED che è il centro nevralgico della tastiera, e che finalmente non ha un ruolo puramente estetico, ma anche funzionale. L’autonomia, per forza di cose, non sarà infinita quando spingerete al massimo; ma lo sarà nella modalità a risparmio energetico con tutto disattivato.
Può non essere la tastiera per tutti, ma per chi cerca il massimo ed ha a disposizione un budget elevato per la propria tastiera, potrebbe sì essere la tastiera perfetta.
Maggiori info sul sito ufficiale di Razer. Inoltre da GameStop trovate un vasto assortimento di accessori Razer.
Good
+Design, materiali e comfort premium+Feeling di digitazione ottimo...+...ed anche moddabile+L'OLED ha (finalmente) un ruolo funzionaleBad
-Il prezzo, non alla portata di tutti-Autonomia ridotta utilizzandola al massimo delle prestazioni
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