Una perla ricercata, forse un po' troppo figlia del suo tempo.
Avete mai sentito parlare di Megami Tensei? Un filone videoludico caratterizzato da mitologia e reclutamento dei demoni da usare poi in svariate battaglie. Forse detta così potrebbe sembrare un bel po’ riduttivo, ma fidatevi quando vi diciamo che i giochi della serie di Megami Tensei hanno sempre riscosso successo tra gli appassionati, considerati alla stregua di colossi come Dragon Quest (e non è poco).
Forse più di qualcuno potrebbe conoscere meglio il fortunato spin-off (saga nella serie) chiamato Persona, che da poco si è mostrato al grande pubblico con Persona 4 Revival, ma questa storia ve la racconteremo un’altra volta. Soffermiamoci ora sul tema della nostra recensione, o per essere più precisi, sul gioco che ritorna con una nuova linfa su console (anche sulla neonata Nintendo Switch 2) e PC: RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army.
Un titolo forse un po’ sconosciuto che Atlus ha rivoluto portare all’attenzione dei videogiocatori, probabilmente per far rivivere la storia dell’apprendista investigatore ed evocatore demoniaco Raidou Kuzunoha XIV. Badate bene però, si tratta di una vera e propria rimasterizzazione del gioco di PlayStation 2 tirata a lucido, con nuove feature, risoluzione e frame rate.
Un’operazione nostalgia? In un certo senso sì, un ritorno di un titolo JRPG forse un po’ bistrattato che probabilmente dovrebbe essere giocato dai fan di Shin Megami Tensei.

RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army ci fa assumere il ruolo di un investigatore silenzioso che dovrà fare luce dinnanzi alcuni eventi sovrannaturali che sembrano aver messo in agitazione le strade storie di una Tokyo del periodo Taishō (lo stesso di Demon Slayer per chi mastica anime e manga).
Il nostro nome è Kazunoha Raidou XIV, o meglio è l’appellativo che ci verrà assegnato quando avremo completato l’addestramento (che fungerà anche da tutorial dopo aver selezionato il livello di difficoltà). Il clan Kuzunoha si oppone ai mostri che si celano nell’oscurità e alla loro minaccia da ormai 1300 anni, e ora starà a noi essere considerati dei veri investigatori dell’occulto.
Durante le investigazioni, che a dirla tutta ci sono sembrate piuttosto lineari (così come un tempo del resto), saremo affiancati da Goto, il gattino (?) che ci ha accompagnato in tutti i videogiochi di Shin Megami Tensei. La nostra prima missione, dopo essere stati assunti dall’Agenzia Investigativa Narumi, è quella di uccidere una ragazza, o meglio è quello che ci viene richiesto con lo stupore del nostro protagonista.
Tuttavia l’ereditiera verrà rapita e dovremo dunque fare luce su questo caso, tra il mondo reale e un’oltretomba pregno di demoni di ogni tipo. Considerando la sua natura, questo esperimento investigativo RPG ha una durata di circa 20 ore (qualcosina in più se volessimo dedicarci a tutte le attività collaterali).
RAIDOU Remastered è un classico un po’ di nicchia e che rimane fedele al suo gameplay
Essendo RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army figlio del suo tempo, pur nonostante ci trovassimo di fronte a una buona remastered dal punto di vista tecnico, abbiamo notato tutti i limiti tecnici derivanti dal tempo che passa, come telecamere imprecise, compenetrazioni e attacchi corpo a corpo non sempre perfetti. Ma facciamo un passo alla volta e iniziamo proprio dal combat system.

RAIDOU Remastered è un action GdR, uno di quelli in cui si può fare team-up con svariati demoni, per la precisione con due di loro sul campo di battaglia che si muoveranno autonomamente e risponderanno ad alcune delle nostri basilari istruzioni. Raidou potrà spostarsi liberamente nell’arena circoscritta, eseguire dei fendenti (anche in salto), effettuare una parata e schivare per piombare all’istante alle spalle del cattivone di turno.
Non meno importanti le armi da fuoco, ovvero la pistola di ordinanza, utile per ostacolare i movimenti dei nemici ma poco efficace al fine del combattimento stesso. Tuttavia, le sole armi non bastano, ecco perché potremo sempre far affidamento sulle nostre abilità di evocatore, che ci permetteranno di utilizzare un attacco elementale (ghiaccio, fuoco, vento, fulmine) e fare corposi danni agli spiriti dinnanzi al nostro cammino.
Chi sono tuttavia gli avversari? Be’, è facile rispondere: ovviamente i vari demoni di cui vi abbiamo parlato. La maggior parte di loro, a parte quelli più grandi considerati come “boss”, potremo reclutarli nella nostra squadra, o meglio, confinarli in una delle nostre fiale: un po’ come avviene nei videogiochi dei Pokémon, per intenderci.

Da questo momento, il vecchio rivale diventerà un alleato, e potremo schierarlo al nostro fianco e utilizzarlo per aver maggior vantaggio strategico. Durante i combattimenti, saper bilanciare gli attacchi leggeri con quelli pesanti sarà fondamentale: infatti, i colpi più deboli ci ripristineranno la MAG (indice degli attacchi magici) che potrà essere utilizzata da Raidou e dai suoi nuovi alleati. Come ogni buon action GdR, in Raidou Remastered ogni combattimento ci farà ottenere dei punti esperienza, sia per Raidou che per i suoi compagni spirituali.
E la funzione dei nostri amici non sarà fine solo al combattimento: in qualità di evocatore demoniaco, potremo richiamare al momento giusto i demoni per compiere delle indagini, ascoltare delle conversazioni segrete oppure recuperare oggetti posti in luoghi irraggiungibili.

E, dulcis in fundo, i demoni che avremo catturato potranno essere fusi al Goumaden, un luogo misterioso presieduto da dottor Victor, colui che farà nascere un nuovo demone dalle ceneri di quelli precedenti. Le fusioni demoniache sono fondamentali per avere successo nel gioco, perché ci permetteranno di schierare in campo spiriti sempre più determinati e risoluti: andarci spesso è la soluzione migliore per non vedere a schermo la scritta Game Over. Inoltre, Victor potrà anche potenziare la nostra fedele spada portandogli i giusti materiali.
Un’esperienza di gioco nostalgica e a tratti entusiasmante, ma molto ripetitiva e schematica.
Insomma, come avrete capito, Raidou pescava a piene mani anche in titoli come Digimon o Pokémon, almeno per quel che concerne la fusione e la creazione di nuovi esseri demoniaci (infatti potremo anche fargli acquisire nuove abilità con tomi e potenziare le caratteristiche con oggetti specifici).
RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army non è un vero e proprio investigativo, nel senso che l’esperienza è assolutamente lineare e sarà quasi impossibile mancare l’obiettivo prefissato. La difficoltà si sente, soprattutto qualora selezionassimo quella denominata “Cercatore di Verità”: una vera e propria esperienza ricca di avversità con avversari ancora più agguerriti.

Entrare nelle meccaniche di gioco risulta piuttosto semplice, nonostante le difficoltà date da un gameplay abbastanza datato e forse a tratti poco reattivo, come vi accennavamo. Nel 2025, alcuni titoli su cui si opta per una remastered, forse avrebbero bisogno di un adeguato remake, perché le nuove leve difficilmente riusciranno ad accontentarsi. È un’esperienza di gioco nostalgica e a tratti entusiasmante, ma molto ripetitiva e schematica.
Intendiamoci, RAIDOU Remastered non è un brutto spin-off, semplicemente non può attirare tutta la platea degli amanti di Persona 5 et simili, per una serie di questioni più dovute al gameplay che non al fascino del brand. È un gioco PlayStation 2 tirato a lucido, con una nuova IU, doppiaggio completo e ambienti 3D ampliati per offrire un’esperienza storica ma aggiornata.
Dopotutto i classici si prendono per quel che sono, ma siamo sicuri che chiunque ami Megami Tensei o i GdR d’azione dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’acquisto di un biglietto per la Tokyo degli anni ’30.
Conclusioni
RAIDOU Remastered: The Mystery of the Soulless Army è la remastered di un titolo di quasi vent’anni fa, che ripropone un classico un po’ di nicchia e che rimane fedele al suo gameplay, pur portando tutto ai famigerati 60 FPS. Da un lato siamo rimasti estremamente colpiti delle aggiunte, come nuove linee di dialogo e un’interfaccia più smart, dall’altro è impossibile non notare come il combat system sia così poco attraente nel 2025.
Sia chiaro, questo non è affatto un difetto, nessuno può aspettarsi miracoli da una remastered che, dal canto suo, è stata lucidata in modo impeccabile. Nonostante tutto, il periodo storico e le vicende sono ben raccontate e, tutto sommato, la durata complessiva (che si attesta sulle 20 ore) ci è sembrata pressocché azzeccata.
Non un titolo perfetto, che tuttavia potrebbe far rispolverare un classico (a tratti sconosciuto) ad ogni appassionato di Megami Tensei, e non solo.
RAIDOU Remastered è disponibile direttamente qui.

Good
+Buona remastered ambientata in uno dei periodi giapponesi più belli+Character design convincente e moderno+Fondere i demoni risulta parecchio divertente+Colonna sonora al topBad
-Combat System datato e ripetitivo nonostante alcune nuove funzioni-Non sviluppa la vera vena investigativa del giocatore-Missioni secondarie da dimenticare
Commenti