PUBG: se morite nella zona rossa, non siete bravi giocatori

PlayerUnknown’s Battlegrounds

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PUBG: se morite nella zona rossa, non siete bravi giocatori

Parola del creatore del gioco

PUBG: se morite nella zona rossa, non siete bravi giocatori

Intervistato dai colleghi di Eurogamer.net, Brendan Greene, il creatore di PlayerUnknown’s Battlegrounds si è lasciato andare a qualche dichiarazione al vetriolo. Più precisamente, in una delle tante domande poste dai colleghi, Greene ha parlato della zona rossa ed ha bollato come scarsi coloro che muoiono sotto i bombardamenti.

Andiamo con ordine: in PlayerUnkown’s Battlegrounds ogni tot di minuti avviene una sorta di bombardamento in un’area casuale segnalata come un cerchio rosso sulla mappa. L’unico modo per evitare di morire sotto le bombe è rifugiarsi in un edificio. Ci sono diverse zone sicure dove rifugiarsi durante la zona rossa, per questo motivo Greene continuerà a pensare che sì, la morte sotto le bombe è solamente un modo per definirsi “scarsi”.

Davvero, non dovresti morire nella zona rossa. Se muori per la zona rossa, mi dispiace, vuol dire che non sei un bravo giocatore.

Dichiarazioni che sicuramente non faranno felici alcuni giocatori di PlayerUnknown’s Battlegrounds, ma chissà che non servano anche come spunto per diventare più bravi. Oppure virare su un altro Battle Royale. D’altronde si tratta sempre di una libera scelta, no?


Fonte

Mi definisco amante dell'industria dei videogiochi. Adoro ogni sfaccettatura di questo mondo e ho deciso di farne, in qualche modo, il mio lavoro. Quando non scrivo (e non gioco, ovviamente) mi diletto tra la chitarra, il calcetto e le serie TV.

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