Princess Peach: Showtime! – La prova in attesa della prima

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Peach, al centro della scena!

Princess Peach: Showtime! – La prova in attesa della prima
Princess Peach: Showtime! – La prova in attesa della prima
Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:Versione Testata:

Di principesse e di castelli s’è fatta storia in casa Nintendo, con Super Mario alfiere di un eroismo apprezzabile, ma per taluni quasi anacronistico. Perché allora non rimescolare le carte in tavola e offrire a Peach l’occasione di mettersi al centro della scena?

Questo è quanto avviene con Princess Peach: Showtime! (prenotabile da GameStop, a questo link, oppure in negozio con una super promo), la nuova avventura ambientata nel Regno dei Funghi in cui l’amatissima principessa sale (letteralmente) sul palcoscenico per affrontare in prima persona minacce e pericoli. Dopo tutto già in Super Mario Bros. – Il Film l’avevamo vista in grande spolvero come eroina in grado di badare a sé stessa (e agli altri), riscuotendo apprezzamenti e consensi.

Grazie a un invito di Nintendo abbiamo potuto goderci un primo assaggio di questa seconda avventura in cui Peach assume il ruolo di protagonista, a quasi 20 anni di distanza da Super Princess Peach per Nintendo DS. Dopo l’annuncio a sorpresa avvenuto durante il Nintendo Direct del giugno del 2023, questo nuovo titolo ha suscitato un discreto interesse principalmente per l’originale setting, ovvero quello “teatrale”.

È vero, il rapporto con il palco e i riflettori non è certo una novità per la casa di Kyoto: ricordiamo in particolare come Super Mario Bros. 3 fosse letteralmente uno spettacolo teatrale, dall’apertura dei titoli di testa alla sua conclusione. Si vede che c’è affinità con la recitazione, come ci ha confermato il cinema!

L’incipit di questa nuova storia è invero molto semplice: un fido Toad scopre che si sta organizzando uno favoloso spettacolo a Teatro Splendente e avvisa della cosa la Principessa, la quale mostra subito un grande interesse per l’evento. Forse la vita da regnante non è così entusiasmante? Chissà, sta di fatto che parte subito con bagagli e stuolo di Toad al suo seguito.

Peach e Stella entrano subito in sintonia!

Peccato che le cose non vadano propriamente per il verso giusto, essendo lo spettacolo finito nelle mire della malvagia Uva Spina e della Compagnia dei Mosti, i quali prendono il controllo del teatro e al tempo stesso sigillando al suo interno Peach, privandola perfino della sua corona. La Principessa è in pericolo, i suoi sudditi sono fuori dal teatro e non sanno come raggiungerla: se la caverà?

Ma certo che sì, non starete mica sottovalutando Peach? Anche perché in questa occasione non sarà sola, ma farà squadra con Stella, la custode del teatro. Insieme uniranno coraggio e poteri speciali per riprendere il controllo della situazione, affrontando scenari sempre diversi per tematiche, ambientazioni e dinamiche di gameplay.

Il primo impatto è positivo e in un certo senso familiare: con le dovute proporzioni, Princess Peach: Showtime! offre un po’ le vibes di Luigi’s Mansion 3 (uno dei titoli più belli della generazione, giocatelo!), presentando un/una protagonista alle prese con un’ambientazione preda di forze sconosciute.

Di certo la Principessa è molto più coraggiosa del tremolante idraulico in verde e lo dimostra prendendo iniziativa ed entrando nei mondi creati attorno alle differenti rappresentazioni teatrali. Azione, mistero, abilità: il mondo del teatro è ricco di sfaccettature e Peach è pronta a diventare la protagonista indiscussa!

In questa prova abbiamo avuto l’occasione di testare 4 differenti livelli del gioco, con cui abbiamo scoperto poteri e peculiarità di una Principessa in formato Spadaccina, Ninja, Cowgirl e Pasticcera. La struttura dei livelli è in realtà molto semplice, e vede la nostra protagonista passare di scena in scena seguendo una narrativa (più o meno esplicita o strutturata) per arrivare poi alla conclusione.

Con le dovute proporzioni, Princess Peach: Showtime! offre un po’ le vibes di Luigi’s Mansion 3

E così, per esempio, nel caso della Spadaccina dove impersoniamo un’eroina pronta a liberare il castello infestato dai rovi, mentre in versione Cowgirl partiamo all’inseguimento dei malviventi per recuperare il maltolto. Tutto è un pretesto per proporci piccole e grandi sfide, aprendo il sipario su piccole sezioni di livello ricche di curiosità, segreti, nemici e opportunità di mettere a frutto i propri poteri.

Nei livelli che abbiamo affrontato abbiamo notato una maggiore attenzione verso la creatività nell’ideare le varie situazioni piuttosto che nella ricerca di una vera e propria sfida. Si parte sempre con meccaniche e situazioni molto semplici, per poi andare a costruire aggiungendo un tocco in più di complessità, ma senza esagerare. Si arriva abbastanza facilmente alla fine di ogni “mini storia”. Ma se fosse tutto qui, non sarebbe divertente!

Oibò, e questo misterioso omino baffuto chi è?

Ogni rappresentazione teatrale infatti nasconde al suo interno delle Stelle, che Peach può ottenere sconfiggendo un nemico, scoprendo un passaggio segreto o semplicemente con l’intuito, scegliendo il giusto percorso quando viene proposto un bivio. Uno “stage” (giusto per mutuare un termine a tema) può dirsi realmente completo solo quando avrete trovato tutte le stelle e il fiocco custodito da un distinto ma buffo personaggio presente in ogni livello. Starà al giocatore capire di volta in volta quale sia la chiave per trovare i vari collezionabili, ripetendo il livello in caso perda di vista qualcuno.

Appena entrata nel mondo del teatro, Peach è dotata solo del potere donatole dal fiocco di Stella. Potere da non sottovalutare, sia chiaro, in quanto può riportare in vita le piante, riaccendere luci spente, sconfiggere in nemici più deboli e donare energia allo staff del teatro. In pratica come se fosse un occhio di bue ambulante, capace di riaccendere il valore e la rilevanza di un qualsiasi elemento di scena semplicemente porgendo su di esso la propria luce o potere.

Un titolo fresco, aggraziato, sempre diverso e dal ritmo sufficientemente posato per venire in contro ad ogni giocatore

Per con un nemico in regia, e dietro le quinte, questo tuttavia potrebbe non bastare. Per questo grazie a Stella, Peach può indossare costumi specifici che le donano nuovi poteri, studiati appositamente per venire a capo di ogni situazione, proprio come ci si aspetterebbe da una sceneggiatura ben scritta. Ed è così che nascono le situazioni di gameplay del tutto originali e distanti dalla “normale” Peach.

Nel diventare spadaccina, ad esempio, la Principessa acquisisce l’abilità di tagliare i rovi che attanagliano il palazzo reale, aprendosi la strada verso duelli da affrontare grazie alle nuove abilità acquisite: non ci si limita infatti a menare fendenti a destra e a manca, ma è possibile eseguire manovre evasive per aggirare (o meglio, letteralmente saltare) gli attacchi nemici, per infliggere poi il colpo di grazia.

Et voilà: ora mi vedi, ora non più!

La peculiarità di Princess Peach: Showtime! sta tutta qui: nel momento in cui si ottiene un nuovo potere, cambia anche il gameplay, e il gioco stesso si premura di segnalare le nuove opportunità offerte al giocatore con una sovrimpressione a schermo (che invita a premere il tasto X per mostrare le istruzioni). Forse sarebbe stato più carino se avessero trovato il modo di far intervenire il “gobbo” per fornire questi suggerimenti, ma ciò che conta è che sembra avremo davvero molte sorprese nella nostra esperienza di gioco.

La varietà delle situazioni si è mostrata con una certa ampiezza nella prova, spaziando tra 3 mondi dedicati all’azione (seppur in modo unico e peculiare) e un altro invece incentrato più sull’esecuzione di minigiochi. Si tratta dello scenario in cui Peach diventa Pasticcera e salva le celebrazioni del caso realizzando biscotti e torte, sempre con meccaniche diverse: niente battaglie, niente duelli, solo una gran concentrazione che Cooking Mama spostati, utile a dosare il button mashing sforna frolle e guarnire con le creme a colpi di levette analogiche!

Molto carino anche lo spazio dedicato a Peach Cowgirl, principalmente per la sapienza con cui vediamo la protagonista affacciarsi alla nuova sceneggiatura, in modo guardingo e prudente, per poi scatenarsi lazzo alla mano e in sella al prode destriero. Tanta azione e frenesia tra segreti e inseguimenti.

Top per il sottoscritto è stata l’esperienza con Peach Ninja: la musica dalle atmosfere antiche, ritmata in stile moderno, fa da sottofondo a dinamiche di stealth molto simpatiche (divertentissimo come Peach vada a celarsi usando elementi di scena che, a onor del vero, non la nascondono affatto), aggiungendo acrobazie degne di classico come Strider per efficacia e responsività. Senza parole poi quando con una pergamena viene evocata un’onda (chiaramente un oggetto di scena) per travolgere tutti i nemici. Il teatro è sospensione d’incredulità e funziona quando tra attore e spettatore c’è complicità. Esattamente come è accaduto tra me e Peach in quei momenti.

In chiusura abbiamo avuto la possibilità di dare uno sguardo al Peach Pattinatrice, dotata di grande grazia (e realismo) nell’esecuzione delle sequenze acrobatiche e di transizione, mostrando un gameplay fatto di coordinazione e precisione nell’evitare ostacoli e attaccare nemici. Le premesse sono buone, in particolare avendo avuto un assaggio del suo rivale sul ghiaccio, all’apparenza davvero temibile.

Breve ma intensa, verrebbe da dire: così è stata la nostra prova con Princess Peach: Showtime!, un titolo fresco, aggraziato, sempre diverso e dal ritmo sufficientemente posato per venire in contro ad ogni giocatore. La difficoltà non sembra essere il punto di forza del pacchetto (non che voglia esserlo, a dire il vero), ma la compattezza e densità dei livelli rende molto appetibile l’idea di giocare e rigiocare per scoprire ogni segreto e tirare fuori il meglio da ogni situazione.

Semplicemente splendida

Tutto sembra funzionare a dovere, dalla resa tecnica a quella audio, allo scopo di rendere convincente l’immaginario teatrale. I differenti costumi, a cui se ne sono aggiunti diversi altri negli ultimi giorni, promettono grande varietà di situazioni e la speranza è che non si esauriscano subito ma possano offrire una o più encore proseguendo nel gioco, così da rendere l’esperienza adeguatamente corposa.

Frizzante, ricco di personalità e imprevedibile, proprio come la Principessa: il nuovo titolo di Nintendo, destinato ad aprire la primavera di Nintendo Switch, sembra possedere tutto ciò che serve per conquistare i fan della grande N e tutti coloro che desideravano vedere un po’ di cambio al volante delle avventure nel mondo di Super Mario. L’unica riserva attualmente può essere sulla longevità finale del gioco, che si spera possa essere all’altezza di tutti gli altri – molto soddisfacenti – elementi.

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