L’abbiamo aspettato per 4 lunghi anni, ma finalmente Kingdom Come: Deliverance è pronto a consegnarci l’avventura che abbiamo sempre desiderato, un’avventura fatta di emozioni, vendetta e un profondo sistema di personalizzazione del protagonista.
Il trailer che Deep Silver ci propone per iniziare il nostro viaggio nelle lande boeme si risolve intorno ad una cerimonia di iniziazione monastica, interrotta a tratti da scene di violenza, sesso, taverne piene di ubriaconi e guerra: temi che sembrano lontane anni luce dalle regole dell’ordine benedettino, ma che riflettono ciò che troveremo addentrandoci nella travagliata storia di Henry.
Kingdom Come: Deliverance è disponibile da oggi 13 febbraio (qui trovate la nostra recensione), con una patch al day-one che impegnerà non poco la nostra banda, ma che, Warhorse assicura, non tradirà le aspettative dei fan. Un mese decisamente da ricordare questo febbraio 2018, che non solo vede l’arrivo di quello che si ripromette essere uno dei più immensi RPG degli ultimi anni e che probabilmente verrà ricordato per molto tempo, ma anche il ritorno di un gioco che la storia l’ha scritta tanti anni fa.
