Vale la premessa dello scorso Popcorn Time (dichiarazione d’amore per tutto ciò che è definibile “horror”, con poche eccezioni). Il periodo più stregato dell’anno si avvicina e le pellicole a tema soprannaturale iniziano a fioccare sulle nostre teste promettendo enormi spaventi e sequenze da pelle d’oca. Al solito, le promesse vanno prese con le pinze.
“The Conjuring” è il nuovo lavoro di James Wan, “padre” di titoloni quali “Saw – L’Enigmista” ed “Insidious”. L’intento è chiaro, ovvio, classico e traspare già dagli spezzoni del trailer: fare paura. Chi ama l’horror sa che ci sono diversi modi per ottenere
Devo dire che “L’Evocazione” ha una partenza più che discreta, c’è atmosfera tanto per cominciare, ma alla lunga tende a ripiegare proprio sul “salto dalla poltrona” di cui parlavo. Un paio di volte lo si tollera, ma rischia di diventare noioso e lo stupore va scemando con il passare dei minuti, quando dovrebbe avvenire esattamente l’opposto. Le citazioni a capolavori del passato sono evidentissime, ed il tentativo è proprio quello di mixare vari generi cult per creare un’opera originale e variegata. L’idea è pregevole, il risultato meno.
Abbiamo infatti un film diviso a metà. Prima “Amityville Horror”, poi “L’Esorcista”… ed il taglio fra le due metà è netto, visibile.
Se cercate “emozioni forti” ma momentanee questo film fa assolutamente per voi, in caso contrario imitate il sottoscritto: aspettate l’avvicinarsi di Halloween e sperate in qualche horror come si deve!
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A noi ricorda…
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Da non perdere al cinema anche…
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Buona visione, e… a venerdì prossimo, con la recensione de “In Trance”: il camaleontico Boyle torna al cinema e si prepara a stupirci con l’ennesimo instant-cult… Missione compiuta?