Popcorn Time: Le Origini del Male

Popcorn Time: Le Origini del Male

Altro horror, altra corsa. Questa volta è il turno di un film che stavo aspettando con una buona dose di speranza ad alleggerire l’attesa: The Quiet Ones, distribuito in Italia come Le Origini del Male (sì, riusciamo sempre a trovare il modo di rendere trash qualsiasi cosa).
Dunque, per l’ennesima volta le forze chiamate in campo sono demoniache (o forse no, sostiene il professore pazzoide  co-protagonista, ma è convincente quanto la sveglia domenica mattina), abbiamo il campionario al completo: casa abbandonata, ragazza inquietante probabilmente posseduta da chissà quale spirito degli inferi, colpi di cassa al momento giusto e una discreta dose di melodramma. Tutto questo – però – lo si intuiva fin dai primi teaser e non mi preoccupava più di tanto, ci sono decine e decine di horror che – senza allontanarsi dai canoni del genere – riescono comunque ad innovare, stupire, intrattenere, spaventare. Anzi, vi consiglio di cercare su questo blog lo speciale che Popcorn Time (quindi il sottoscritto) ha dedicato alla cinematografia dell’orrore lo scorso Halloween: troverete lavori decisamente poco pretenziosi che nel loro “piccolo” sono andati ad incidere il proprio nome sulla Hall of Fame della storia del Cinema.

Bene, arriva il momento di sedermi sulla comoda poltrona della sala e godermi la proiezione. Un paio d’ore più tardi, abbandono la comoda poltrona con il retrogusto dell’insoddisfazione sul palato. Perché? Abbastanza semplice in realtà: i canoni di cui vi parlavo non sono stati utilizzati come leva, come scala per raggiungere un luogo inesplorato o inventarselo, sono stati – invece – l’unico prodotto in esposizione, fine a se stessi, niente più che l’ennesima (impercettibile) variazione su un tema che ormai conosciamo fin troppo bene.
Sarà che in fatto di orrore tendo a perdonare ben poco, in quanto amo il genere e so quanto si possa elevarlo con la giusta ispirazione, ma questa volta sono costretto ad ammettere che proprio non ci siamo.

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A noi ricorda…

 The Evil Within: questa volta gli aspetti comuni a film e videogame si sprecano, a partire dalla somiglianza tra i titoli fino ad arrivare alla ricerca di una perfetta sintonia di suoni, melodie ed immagini letteralmente “da urlo”. Il titolo Bethesda striscerà come un’ombra fino ai vostri monitor a partire dal 24 Ottobre prossimo, se amate l’horror non potete proprio lasciarvelo scappare!

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Ci si rivede venerdì con la recensione di un’altra novità fresca di pubblicazione… stay tuned!

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