Pokémon Unite

Pokémon UNITE

Mobile Switch

Pokémon Unite è il MOBA del momento

Il gioco di Timi Studio mi ha rapito.

Pokémon Unite

Da ex-giocatore assiduo di DotA 2, mi sono avvicinato a Pokémon Unite con una bella dose di scetticismo. Le meccaniche mi sembravano fin troppo semplici e i dubbi erano tanti: come gestire le build? Come riuscire a comunicare con i compagni di squadra? Ma soprattutto, ha senso un MOBA di Pokémon in un mondo dominato dallo strapotere di League of Legends, Smite e (appunto) DotA 2? La risposta, inaspettatamente, è stata sì. Non solo aveva e ha senso un MOBA a tema Pokémon, ma è anche divertente, più rapido, più semplice ma allo stesso tempo non così facile da padroneggiare. Insomma, incredibile a dirsi, ma Pokémon Unite ha anche un buon grado di profondità.

Iniziamo dalle basi: esattamente come DotA 2 o League of Legends, anche Pokémon Unite è un gioco free to play (per essere più precisi free to start) con però diverse influenze dal mondo giapponese dei gacha games (o forse dovrei dire cinese, dato che nella produzione è coinvolto anche il colosso cinese Tencent), il che si traduce nella presenza di uno svariato numero di valute in-game, diversi bonus, Pokémon e oggetti cosmetici da sbloccare anche con denaro sonante. Badate bene, tutto (o quasi) può essere sbloccato semplicemente giocando, ma per avere un’esperienza più completa (e avere il Battle Pass) con vestiti, customizzazioni varie (che però sono solo estetiche e non influenzano il gameplay) occorrerà mettere mano alla carta di credito.

Pokémon Unite

Snorlax in spiaggia rappresenta uno di quegli elementi che fanno tremare le carte di credito.

Ma non spaventatevi: potete godervi Pokémon Unite senza spendere un euro, iniziando a scaricarlo dal Nintendo eShop e completando i semplici tutorial. C’è tutto quello che immaginate dal mondo Pokémon: la professoressa della regione, Phorus (che vi spiegherà le basi del gioco), poi i Pokémon selvatici, quelli leggendari e via dicendo. Nel mondo di Pokémon Unite vestiamo i panni di un/a allenatore/allenatrice nella regione di Aeos, che insieme ai suoi fidati Pokémon dovrà scendere nell’arena e affrontare diverse battaglie. Ok, la premessa è un po’ generica, ma sostanzialmente si tratta di un MOBA a tutti gli effetti, con tre lane, la giungla, i mob, i livelli e così via. In più c’è anche la “bellezza” delle evoluzioni dei Pokémon, che cresceranno trasformandosi davanti ai nostri occhi dopo aver accumulato esperienza. C’è persino un uccellaccio terribile in grado di infilarsi un intero pikachu in bocca per poi sputarlo via contro gli avversari (sto parlando di te, Cramorant).

Potete godervi Pokémon Unite senza spendere un euro

Pokémon Unite è uscito da pochissimo eppure è già diventato uno dei giochi più visti su Twitch con oltre 225.405 spettatori solo nelle prime ventiquattro ore dal rilascio. Esattamente come Pokémon GO e New Pokémon Snap, anche Pokémon Unite rappresenta uno “sconfinamento” del brand Pokémon in un genere inaspettato: se è vero che Pokémon GO ha rivoluzionato il mondo dei giochi a realtà aumentata per mobile, influenzando il settore (vedi il recente The Witcher: Monster Slayer) e New Pokémon Snap ha dimostrato che persino scattare foto ai mostri di Satoshi Tajiri può essere incredibilmente divertente e appagante, Pokémon Unite sta cambiando il mondo dei MOBA, oramai statico da anni nel duopolio LoL/DotA 2, offrendo un’esperienza fresca, frenetica ma soprattutto veloce e divertente, con partite incredibilmente brevi (10 minuti) e un elemento di simpatia e tenerezza che non si trova in nessun altro gioco della concorrenza.

Pokémon Unite

Charizard, ti si ama sempre.

Pokémon Unite stravolge alcune delle meccaniche considerate in passato “proprie” del genere MOBA, come la presenza di “torri”: ovvero  strutture avversarie da colpire e distruggere, le quali nel mentre cercheranno di distruggere il nostro personaggio attivo. In Pokémon Unite non ci sono torri, né creep automatizzati che attaccano gli avversari. Sono invece presenti piccole strutture dove fare “goal” e segnare punti. Effettuare degli “score”, quindi alzare il punteggio della squadra, farà scomparire alcune zone goal (che possono reggere un massimo di 100 punti), rendendo i match veloci, frenetici e divertenti, anche se la loro durata è infinitesimale rispetto alle partite di DotA 2 (con più di 1500 ore di gioco, ricordo match da oltre un’ora e mezza, estenuanti, ndr). Non riesco a non vederci coraggio e innovazione anche solo nel rimuovere un elemento di gameplay “aggressivo” e considerato imprescindibile come le torri di difesa e riuscire comunque a creare un gioco “assuefacente” come Pokémon Unite.

Pokémon Unite sta cambiando il mondo dei MOBA

Incredibilmente, le meccaniche di gioco di Pokémon Unite sono intrinsecamente connesse con la lore dal quale è tratto il gioco in maniera naturale. Aspettarsi che Charmeleon si evolva in Charizard crescendo di livello è normale, così come sconfiggere e “catturare” Pokémon selvatici (i mob di Pokémon Unite) per guadagnare punti e aumentare di livello. L’esaltazione per le vittorie e la bellezza di questo gioco sono un’attraente esca per tutte le età, ed è qui che arriviamo all’unico lato oscuro di Pokémon Unite: la monetizzazione. Chiaramente il gioco è infarcito di elementi cosmetici, skin per i Pokémon, vestiti per il nostro allenatore e così via. Una vetrina sempre più colorata, bella e ricca che attrae giocatori e giocatrici (specie i più giovani) come la luce fa alle falene. C’è da dire che nulla di quello che potete acquistare può influire sulle vostre abilità di gioco, ma forse appunto per quello che è ancora più attraente. Dopotutto non è un Pay to Win, no? Posso permettermi di spendere soldi e supportare il gioco, no? Volevo davvero vedere il mio Snorlax col salvagente, no?

Pokémon Unite

La Professoressa Phorus della regione di Aeos.

Ecco, Pokémon Unite è sicuramente aggressivo per quanto riguarda la monetizzazione, ma in modo diverso rispetto a molti altri modelli di sostentamento. Si arriva a volere un determinato elemento non perché ci rende più forti o perché è necessario per ottenere questo o quel personaggio, ma semplicemente perché piace. Questo particolare fa una grossa differenza e rende Pokémon Unite forse ancora più pericoloso di molti altri titoli monetizzati, specie su mercati mobile (dove il gioco sbarcherà nel mese di settembre).

Rimane comunque ovvio a tutti che in questo momento Pokémon Unite funziona. La sua playerbase è in costante crescita e i suoi giocatori e giocatrici sono per la maggior parte entusiasti. Io stesso mi sono già perso nel mondo colorato dei Pocket Monsters, che mi ha fatto infrangere il “voto” di non giocare più a un MOBA dopo le molteplici incazzature riportate in DotA 2 e la delusione di The Witcher Battle Arena. Pokémon Unite è un gioco che si fa volere bene, sin dai primi minuti. Provare per credere, ma poi non venite a lamentarvi da me se vi trovate con la carta di credito più leggera e un Venusaur vestito con una camicia hawaiana. 

Disclaimer: abbiamo provato Pokémon Unite con alcune gemme Aeos per gentile concessione di The Pokémon Company International.


Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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