Pokémon Link: Battle – Recensione

Pokémon Link: Battle – Recensione

La serie Pokemon è una delle più longeve in assoluto nel panorama videoludico, e può contare tra le sue fila titoli dai generi più disparati, tra action, strategici e card-battle. Non solo, le curiose creaturine di Game Freak si sono anche viste protagoniste di un puzzle-game chiamato Pokemon Link e approdato sull’intramontabile Nintendo DS. Dopo una lunga pausa siamo qui a giudicare il suo seguito ufficiale, che si fregia del sottotitolo “Battle” oltre che di una serie di interessanti novità. Prima tra tutte la mancanza di una release fisica, abbandonata in favore del digital delivery che ha inoltre permesso un prezzo sicuramente più accessibile. Ma ne varrà la pena?

Fin dal primo avvio è chiara la natura scaricabile del titolo, che si presenta privo di sostanziali opzioni di configurazione e di modalità. Non lasciatevi però ingannare, poiché sarà ben presto lampante la profondità e le (buone) possibilità che il titolo di Genius Sonority ha in serbo per noi. Il gameplay è quanto di più semplice si possa trovare in giro: bisognerà allineare 3 o più Pokemon uguali in orizzontale o verticale per accumulare punti. Insomma, perfettamente in linea con i vari Candy Crush Saga e compagnia che abbiamo imparato a conoscere (e spesso ad odiare ndr) durante questi anni pieni di rigurgiti mobile, con la sola differenza che al di là dei semplici punti qui il vero obiettivo sta nel catturare a suon di attacchi il pokemon selvatico di turno.

Allineare i pokemon sul touch screen non è infatti solo utile al mero score finale, ma permette di effettuare “attacchi” che andranno a colpire il pokémon selvatico. Se avrete allineato con successo 3 o più linee di creature entrerete inoltre in status “link!”, con la possibilità di allinearne anche soltanto 2 per raggiungere combo e punteggi altrimenti impossibili. Una meccanica semplice ma che condisce l’esperienza con la frenesia necessaria a rendere ogni partita divertente e stimolante, anche sul lungo periodo. A questo si aggiungerà inoltre, a partire dalla terza zona, la possibilità di selezionare dei pokemon di supporto tra quelli catturati, dando al giocatore l’opportunità di rendere la propria partita più efficace in relazione ai differenti tipi di bestiole.

Il classico “super efficace” insomma, che si rivelerà quasi essenziale per superare le zone avanzate e per catturare i pokemon più rari. Un elemento non da poco se si considera la natura mordi e fuggi dell’esperienza, in grado di aggiungere spessore e strategia per i giocatori appassionati del genere. Il titolo mette a disposizione 13 zone, con i pokemon suddivisi per tipo, divise a loro volta in stage che prevedono un determinato numero di pokemon da catturare. Da questo punto di vista, l’offerta messa in piedi da Genius Sonority si rivela divertente e gratificante al punto giusto, ma deve fare comunque i conti con una ripetitività di fondo propria del genere di appartenenza.

La “smania del collezionista”, tanto cara alla serie fin dagli albori, è sì presente, ma è purtroppo legata al singolo giocatore, vista la totale assenza di una modalità multigiocatore. Un’occasione sprecata, se vogliamo, soprattutto vista la natura competitiva di questo genere di esperienze, e la modalità cooperativa locale (fino a 4 giocatori) non si pone come una valida alternativa, per motivi facilmente intuibili. Al di là di queste mancanze, il titolo presenta una interessante funzionalità Streetpass, che permette di condividere e di guadagnare nuovi pokemon con gli sconosciuti incontrati in giro. Ardua da attuare purtroppo, vista la poca propensione del nostro paese all’utilizzo di questa funzionalità.

In conclusione… 

Pokemon Link: Battle si pone come un’alternativa d’elite ai più classici titoli mobile degli ultimi anni. Mancano microtransazioni di qualsiasi genere e la profondità del gameplay tiene alto l’interesse a lungo, nonostante la trappola della ripetitività sia davvero dietro ogni angolo, andando a formare un pacchetto di indubbio interesse che potrebbe ammaliare i più anche solo per la presenza dei Pokemon stessi. In questo senso la filosofia della serie Game Freak si sente, ed aggiunge a punteggi e quant’altro del buon vecchio (e non sempre “sano” ndr) collezionismo. Siamo di fronte ad un ottimo titolo “mobile”, sia per intuitività che per struttura, ma che fatica a trovare senso sulla console su cui viene venduto alla non troppo modica cifra di 7.99 €. Un prezzo che per alcuni sembrerà legittimo, ma che a conti fatti potrebbe allontanare una massiccia fetta di utenza. Se preso con lo giusto spirito però, questa esperienza mordi e fuggi potrà accompagnarvi per molte, moltissime ore.

Voto: 6.5/10

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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