Editoriale 13 Set 2024

PlayStation 5 Pro, una console contro il concetto di console? – Editoriale

Se il prezzo di una console, fa perdere il senso delle console

Vale la pena fare una premessa per inquadrare al meglio il senso di questo editoriale. Per quanto le migliorie apportate in termini grafici ai giochi da PlayStation 5 Pro, rispetto al modello originario, abbiano necessitato di ingrandimenti, inquadrature ad hoc, icone in sovrimpressione per essere resi visibili al pubblico, durante la presentazione ufficiale dell’hardware avvenuta lo scorso 10 settembre, in questa sede non si vuole in alcun modo screditare i progressi tecnologici che intende raggiungere la nuova macchina di Sony. Il progresso, l’evoluzione tecnologica, la taratura di nuovi standard in termini tecnici è da sempre parte integrante dell’industria videoludica, combustibile inalienabile che scalda indirettamente i cuori anche di chi, per indole personale, non pone la grafica tra le qualità imprescindibili di un videogioco di successo. 

Il ray tracing avanzato, l’upscaling gestito dall’I.A., le altre feature di cui si fregia la console, che potete velocemente consultare grazie a questo pratico articolo, non sono e non possono essere oggetto di alcuna critica, presi di per sé. Certo, la lente d’ingrandimento virtuale, utilizzata per far apprezzare a tutti riflessi, maggior definizione e animazioni più fluide, inquadra già di per sé l’oggetto sott’indagine come un qualcosa necessariamente per pochi, che apporterà benefici tutto sommato secondari ai videogiochi che ne sfrutteranno attivamente architettura e caratteristiche esclusive.  

Eppure, PlayStation 5 Pro, che si presenta come il top di gamma, propone un compromesso francamente difficile da accettare. Almeno allo stato attuale dei fatti.  

Due sono le criticità riscontrate nel corso della breve presentazione avvenuta lo scorso 10 settembre, per bocca del sempreverde Mark Cerny, progettista della console. Ma andiamo per punti. 


Top di gamma, ma non full optional

Immaginiamoci in un concessionario d’auto. Abbiamo messo gli occhi sull’ammiraglia della casa automobilistica di turno. È bellissima, va veloce, ha una grande tenuta di strada e un cambio manuale da paura (sì, siamo vecchio stampo). Costa molto, ma è la top di gamma, cosa possiamo mai pretendere?  

Ci accomodiamo al posto di guida e scopriamo che non c’è l’alzacristallo elettrico, non c’è il condizionatore, manca un sistema di infotainment di qualsiasi tipo. Tutti optional. Tutti acquistabili a parte, al di là del già alto prezzo dell’auto.  

Ecco, con PlayStation 5 Pro la situazione è esattamente questa.  

Mark Cerny, progettista delle console di Sony, in una foto di qualche anno fa

Al già non popolarissimo prezzo di 799.99€, nel pacchetto non è incluso né il lettore blu-ray, né tanto meno lo stand per assicurare meglio la console, oggetto che invece era di serie nel primissimo modello di PlayStation 5.  

Stiamo svoltando verso la digitalizzazione dei videogiochi e il progressivo abbandono del formato fisico. Ok. Stiamo pur sempre parlando di un supporto che non costa poi tantissimo, una trentina di euro in tutto, tutto sommato opzionale se si posiziona la piattaforma su una superficie stabile. Ok. Ma sommando queste due mancanze, si viene a creare un evidente scollamento con l’idea della console più potente di sempre, nuova ammiraglia di Sony, punto di riferimento per la concorrenza e il pubblico, come invece la presentazione ha voluto sottintendere.  

L’idea è che non ci sia un reale focus sull’utente finale di PlayStation 5 Pro, un entusiasta che, pagando una console mid-gen 200€ in più rispetto al valore della versione originale, ha la giusta pretesa di portarsi a casa un pacchetto completo, che non faccia mancare nulla.  

La base verticale di PlayStation 5, a quanto pare un vero e autentico bene di lusso

Addio alla console come oggetto per un pubblico ampio 

Arriviamo così al secondo punto da analizzare, un punto che non pretende di offrire un punto di vista netto e univoco, ma che sicuramente attiva quantomeno una riflessione. 

Le console, così come le abbiamo concepite sino ad oggi, stanno perdendo il loro senso, in una trasformazione ancora tutta da definire ed indovinare. Il cloud, i servizi di giochi in abbonamento, i PC handheld, esclusive che ormai vengono convertite su altri sistemi a distanza di tempo, tutto sta cambiando e la nascita di versioni esclusivamente digitali di Xbox Series e PlayStation 5 sono un ulteriore segnale. 

Da questo punto di vista, tuttavia, Nintendo gioca la solita partita a sé, con una console, Switch per l’appunto, che fonda la sua ragione d’essere sia su un hardware dalle feature esclusive, sia su un prezzo assolutamente alla portata del grande pubblico. 

PS4 Pro PlayStation Meeting 2016
Nessuno sollevò alcuna polemica ai tempi dell’annuncio di PlayStation 4 Pro

I videogiochi sono un lusso, certo, ma un lusso che storicamente è sempre stato, o quasi, conveniente. Nessuno dimentica che PlayStation 2, all’epoca del suo debutto, costava la bellezza di 800mila lire, una somma enorme per l’epoca, ma le differenze da allora sono enormi. Tanto per cominciare esistevano ancora i price-cut, che rendevano progressivamente le console più economiche. Secondariamente le revisioni hardware, le famose slim, difficilmente costavano più della versione originale al suo esordio. Anche all’epoca di PlayStation 4 Pro, non solo venne commercializzato un modello più economico quasi contemporaneamente, la Slim per l’appunto, ma il suo prezzo di lancio era identico a quello della console originale al day-one, ovvero 399€. 

Tra l’altro, parliamo appunto di 399€ un prezzo ben diverso dagli 800€, pardon 799.99€, richiesti per PlayStation 5 Pro. 

Togliere alle console il loro prezzo più alla portata di tutti, un prezzo che si tiene ben lontano da quelli di un PC anche solo di fascia media, device comunque con cui ci si può fare molto altro oltre al solo giocare, non è sinonimo di una strategia consapevole di cosa debba essere e non essere una piattaforma nata, concepita, progettata per i videogiochi e basta.  

PlayStation 5 Pro rappresenta un precedente preoccupante

È vero, spendiamo molto più per uno smartphone. Ma anche in quel caso l’osservazione ha poco senso, perché è un device che usiamo per tantissime cose e torna utile in tantissimi ambiti diversi.  

Insomma, da qualsiasi punto si guardi la questione, PlayStation 5 Pro rappresenta un precedente preoccupante. Console d’élite, pensata per un pubblico ristretto, indicata solo per gli appassionati di tecnologia, tutto assolutamente condivisibile, tanto più che nessuno ci costringerà né a comprarla, né a utilizzarla forzatamente giocare a certi titoli, almeno così dovrebbe essere. Tuttavia, permane la preoccupazione di un trend che potrebbe portare i produttori di hardware ad aumentare ulteriormente i prezzi delle future macchine, a tutto svantaggio dell’intero settore, retailer compresi, che per forza di cose si vedrebbero restringere il potenziale bacino d’utenza.  

Le console stanno già complicandosi tra versioni rinnovate, aggiornamenti continui, funzioni che ne amplificano certo le potenzialità, ma ne compromettono l’immediatezza e facilità d’uso. Sarebbe forse il momento di fermarsi e pensare realmente al senso e al valore delle console di oggi e di domani. Il rischio è di vederle completamente sparire o che diventino un device come un altro, di secondaria importanza, per godersi i propri videogiochi preferiti. 

In tutto questo vale la pena segnalare anche l’incremento di 5€ sul prezzo dei DualSense

Una nuova console è comunque sempre una festa 

Al netto delle considerazioni di cui sopra, c’è sempre un buon motivo per festeggiare l’arrivo di una nuova console. Come detto in apertura d’editoriale, nessuno vuole mortificare un hardware che farà sicuramente la gioia di tanti appassionati e fan. Inoltre, come al solito, non mancheranno ottime offerte di GameStop che renderanno l’eventuale transizione verso PlayStation 5 Pro conveniente e desiderabile.  

La reticenza e le preoccupazioni, non siano di eccessivo intralcio all’euforia inevitabile che ogni appassionato degno di questo nome, chi scrive in testa, prova puntualmente alla presentazione di un nuovo hardware. PlayStation 5 Pro venderà e anche bene, come è giusto che sia, ma è comunque d’obbligo, da consumatori e fan, interrogarsi sul futuro delle console e di tutta l’industria videoludica che, tra l’altro, negli ultimi due anni sta lanciando segnali preoccupanti. 

Nonostante tutto, siamo qui, con un grande hype addosso, pronti ad accogliere l’esordio di PlayStation 5 Pro il prossimo 7 novembre. Restate sintonizzati per scoprire le inevitabili offerte e promozioni di GameStop.

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