Phantom Doctrine – Anteprima E3 2018

Phantom Doctrine – Anteprima E3 2018
Phantom Doctrine
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Los Angeles – L’ultimo gioco che abbiamo provato nei comodi divani del Don Chedle di Los Angeles è stato Phantom Doctrine, uno spy-game che ci metterà a capo della nostra personalissima agenzia di intelligence nel 1983 che avrà come scopo ultimo quello di sventare un complotto che mira a far scattare una scintilla fra superpotenze e causare così la terza guerra mondiale. La nostra personale CIA prende il nome di The Cabal, e vede il nostro innominato protagonista come direttore operativo, il quale dovrà guidare e proteggere i suoi agenti in tutto il mondo.

Si può dire che Phantom Doctrine sia un gioco diviso fra sezioni di gameplay differenti, che rispecchiano la gestione di una vera e propria agenzia di 007 internazionale. Sostanzialmente avremo una parte gestionale, una investigativa e una attiva dove avremo a che fare con una mappa tridimensionale e i nostri agenti sul campo. Quest’ultima ci mette di fronte a missioni tattiche a turni che hanno più o meno la stessa “impronta” di XCOM o del più recente Mario + Rabbids Kingdom Battle, dove dovremo muovere i nostri agenti a turno. Tuttavia non pensate a questo ramo più “action” del gioco come a un modo per tirare fuori le armi e far fuori tutto e tutti; no, Phantom Doctrine è prima di tutto un gioco di spionaggio, e la maggior parte delle missioni andranno portate a termine silenziosamente, come farebbe un vero agente segreto.

Phantom Doctrine

Lo stealth è infatti uno dei requisiti più importanti per ogni missione. Durante la presentazione, uno dei ragazzi di CreativeForge ci ha mostrato una sessione di ricerca e recupero di documenti top secret. Un agente era già in loco, infiltrato nel personale della struttura. Due li avevamo appostati ad est del palazzo con due fucili da cecchino, con piena visuale sulle finestre. Infine uno era fuori, con un fucile d’assalto, pronto a intervenire in caso le cose andassero particolarmente male. Abbiamo tramortito qualche guardia, addormentato qualche dipendente e recuperato i documenti. Tuttavia la nostra copertura è saltata, e abbiamo dovuto, a turno, staccare l’allarme e farci inseguire nella stanza con le finestre, in modo che i cecchini silenziassero i testimoni per sempre.

Ovviamente nulla di questo sarebbe possibile se non avessimo addestrato con perizia i nostri agenti. Arruolare e fare acquisire esperienza ai nostri operativi è un aspetto importantissimo di Phantom Doctrine. Gli agenti possono essere reclutati normalmente o con la forza, convertendo con il controllo mentale del nefasto programma MK Ultra alcuni operativi nemici. Tutto questo è gestito da un pannello amministrativo che mostra statistiche e capacità di ogni agente. Questa schermata ci mostra anche quale dei nostri operativi ha la copertura più a rischio, in modo da potergli preparare dei documenti nuovi e cambiargli identità per una fuga veloce. O in alternativa impedirgli di parlare per sempre. Nessun metodo è troppo brutale se dobbiamo salvare il mondo, no?

In Phantom Doctrine c’è anche un “muro delle stramberie”, ovvero la classica bacheca in sughero che fa parte del kit del buon cospirazionista: fotografie, nomi, documenti, tutti attaccati con una puntina alla bacheca. Sarà nostro compito unire i fili (letteralmente!), e così facendo scoprire nomi dietro ai codici, gli avvenimenti dietro agli attentati e decifrare così il complotto nascosto. Tutto quello che accade in Phantom Doctrine è ispirato a fatti reali, in modo da alimentare il piccolo cospirazionista che è in ognuno di noi. Comunque il gioco è ancora in alpha, e qualche piccolo crash su desktop ha costretto i ragazzi di CreativeForge a riavviare la dimostrazione. Forse le previsioni di uscita del gioco sono troppo ottimistiche, ma vogliamo credere nella buona fede di Good Sheperd.

Phantom Doctrine

Phantom Doctrine è probabilmente il titolo che più mi ha colpito fra quelli proposti da Good Sheperd Entrertainment. Sarà che il clima da guerra fredda mi ha sempre affascinato, ma il gioco di CreativeForge sembra bilanciato, ben strutturato e profondo, fatto apposta per chi ama il genere ispirato dalle avventure di James Bond. Per mettere le mani su Phantom Doctrine non dovremo aspettare ancora molto, dato che gli sviluppatori sono confidenti nel poterlo rilasciare entro l’estate di quest’anno.


Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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