PC Building Simulator – Anteprima

Non tutti i supereroi indossano un mantello

PC Building Simulator – Anteprima
PC Building Simulator – Anteprima
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Nel corso di una oramai quasi trentennale carriera di videogiocatore, mi è capitato spesso di salvare il mondo da minacce aliene, di recuperare principesse rapite sperdute in labirinti, di uccidere centinaia di migliaia di mostri, di vincere partite a calcio o di tagliare il traguardo con il mio bolide al fotofinish. In tutti questi anni, però, non mi era mai capitato, se non nella vita reale, vessato dalle richieste di aiuto di parenti ed amici vari, di impersonare il ruolo del “mighty tecnico informatico“. Con PC Building Simulator potremo dunque impersonare un eroe dei nostri giorni, colui che, pronto ad aiutare i bisognosi (dietro debita remunerazione) cercherà di porre rimedio a tutti gli errori o ai vari problemi tecnici che qualsiasi utente si troverà, prima o poi, a fronteggiare nel corso della sua carriera di videogiocatore o di semplice PC user.

Grazie a PC Building Simulator, disponibile al momento esclusivamente in versione Early Access (e dunque ben lontano da quella che sarà la sua forma finale), avremo la possibilità di costruire il nostro laboratorio informatico personale dirimendo problemi, e gestendo opulatamente le risicate finanze a nostra disposizione, al fine di far fronte alle richieste dei nostri clienti. PC Building Simulator viene a configurarsi come un gestionale duro e puro, grazie al quale perfezioneremo (o acquisiremo) le conoscenze necessarie ad assemblare da zero un PC. A tal pro ci viene in aiuto, disponibile separatamente dalla “main quest” del gioco, la modalità Free Build, grazie alla quale potremo comporre da zero il nostro pc, utilizzando tutti i componenti disponibili nella modalità principale, qui già sbloccati e pronti all’installazione: modo semplicistico ma abbastanza efficace per entrare in contatto con i rudimenti dell’assemblaggio di un PC ma anche per capire, sbagliando senza però la paura di rovinare qualcosa come nella vita reale, i passi necessari per creare il proprio Rig. In aggiunta a ciò, ci sarà la modalità tutorial “Build your PC” in cui ci verrà richiesto di smontare (e di rimontare), pezzo dopo pezzo, un PC.

Tornando alla modalità principale, ci troveremo a gestire un laboratorio informatico lasciatoci da un nostro zio, talmente maldestro da aver mandato persino il conto in rosso per fare benzina alla macchina. Da qui, parallelamente ad altri gestionali dello stesso tipo, avremo a che fare con i problemi comuni a qualsiasi laboratorio informatico: dalla rimozione virus, all’installazione di nuove unità disco, per continuare con la sostituzione della pasta termica o di componentistica difettosa. Il tutto mediante una struttura di gioco abbastanza macchinosa che ci vedrà raccogliere gli ordini di riparazione mediante mail, attendendo pazientemente la consegna del PC da parte del corriere di turno e procedendo, in seguito, a debita riparazione dello stesso. Il tutto, gestito ovviamente all’interno di una minuscola stanza da cui non riusciremo mai ad uscire potendo, al massimo, scegliere di far passare la notte in modo da ricevere ulteriori PC da riparare e i pezzi di ricambio ordinati nel frattempo, sempre mediante il PC, dallo store del gioco.

Le attività proposte, non brillano comunque per originalità e, se nei primi giorni di operatività del laboratorio sarà sufficiente affidarsi alla logica (oltre che ad una innata conoscenza delle dinamiche di riparazione PC), con l’avanzare della main quest (e con il moltiplicarsi di casi più o meno strambi) ci troveremo spesso a brancolare nel buio, affidandoci al caso per venire a capo delle richieste dei nostri utenti. Tipico il caso in cui l’utente X vuole che il PC superi un determinato punteggio soglia su DXOMark: dovremo procedere a sostituire quello che, secondo noi, potrà portare miglioramenti, sperando l’operazione porti gli effetti desiderati. La tavola dei valori di ciascun componente, infatti, è si acquistabile separatamente, ma ad un prezzo non accessibile, almeno a questo livello del gioco.

PC Building Simulator viene a configurarsi come un gestionale duro e puro

Se a ciò aggiungiamo che, per un eccesso di realismo, ogni volta saremo costretti a staccare e ri-attaccare ciascun cavo e a svitare e ri-avvitare ogni singola vite presente sul particolare da “operare”, senza la possibilità di creare script che ci permettano quanto meno di rendere meno ripetitivo il tutto, comprenderemo quanto, pur trovandoci davanti ad un prodotto che brilla in molti suoi aspetti, alla lunga il tutto rischia di generare frustrazione e, plausibilmente, voglia di abbandonare il nostro scarno ufficio. Potremo, inoltre, estendere il nostro ufficio installando altre postazioni per poter lavorare su più PC simultaneamente, rischiando però di finire in rosso tanto per l’acquisto del banco da lavoro aggiuntivo, quanto per quello dei particolari da montare.  Sarà possibile, andando però molto avanti nel gioco, acquistare dallo store del gioco (con moneta di gioco, non reale, sia chiaro) un meccanismo che ci permetterà di collegare i cavi tutti in una volta, senza procedere all’inserimento di ogni singolo cavo ma, almeno per le prime ore di gioco, anche l’accesso alla più elementare riparazione sarà costellato da una serie di lungaggini francamente evitabilissime.

Graficamente PC Building Simulator fa il suo lavoro senza infamia né lode peccando però, pur non trovandoci davanti a richieste hardware mostruose, di ottimizzazione se utilizzato a risoluzioni più elevate del Full HD. Sul mio PC, ampiamente al di sopra delle richieste hardware consigliate, se giocato a 2k, con dettagli al massimo, si notano fastidiosissimi quanto inspiegabili rallentamenti vista l’esigua mole poligonale mossa dal motore di gioco. Il comparto audio svolge tranquillamente lo scopo cui è adibito, risultando forse un filo ripetitivo ma, comunque, di accompagnamento durante le nostre (dis-)avventure informatiche quotidiane.

PC Building Simulator, disponibile al momento in early access, rappresenta una introduzione divertente e scanzonata al mondo dell’assemblaggio dei PC da gaming, vista però da un punto di vista gestionale. Se però la sezione gestionale è quella più riuscita, PC Building Simulator si distingue per una marcata ripetitività, a causa di azioni di gioco molto spesso ridondanti ed inutili, e per una povertà, data però dalla natura early access del prodotto, di particolari hardware da utilizzare per creare il proprio gaming rig. Spicca, purtroppo, una mancata ottimizzazione del motore grafico, capace di tentennare alle risoluzioni più elevate anche su PC Ninja capaci di far girare giochi ben più esosi in termini di richieste hardware. In definitiva PC Building Simulator promette di essere un buon diversivo dal gaming “ordinario”, purtroppo però ancora incompleto e viziato da tanti piccoli errori di gioventù che potranno essere, comunque, corretti in corso d’opera vista la natura early accesso del progetto.

L'Atari 2600 gli aprì una nuova prospettiva di vita; il PC, sin dagli arbori, fu la sua casa natale: dal 2008 è disperso nella wasteland alla ricerca di bamboline della Vault-Tec...

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