Editoriale 11 Giu 2018

Conferenza Xbox @ E3 2018 – Il Pagellone

Los Angeles – Microsoft continua la ruota delle conferenze all’E3 2018 con un evento pieno di premiere mondiali, alcune delle quali esclusive per l’ecosistema Xbox One/Windows 10 e altre multipiattaforma che però, come ripetuto parecchie volte da Phil Spencer, saranno migliori su Xbox One X. Non ci si aspettava sicuramente una conferenza così piena di contenuti e così variegata, con 50 titoli di cui 15 esclusivi e un forte focus verso Xbox Game Pass, ulteriormente allargato e comprensivo di alcuni giochi annunciati proprio durante l’evento. Che il noleggio dei videogiochi fosse il futuro si era già capito da tempo, ma che arrivasse così presto e in una soluzione così user-friendly proprio no.

Vediamo dunque di dare qualche voto agli aspetti cruciali della conferenza, che potete trovare riassunta qui.

Location: 8.5/10

Finalmente (senza alcuna offesa alla precedente location) la conferenza Xbox si sposta dal Galen Center al Microsoft Theater nella piazzetta di L.A. Live. Microsoft porta dunque tutti a casa propria, in una struttura che trasuda Xbox da ogni poro, sia per gli inserti verdi che per l’enorme scritta Xbox all’interno. C’è poi il negozio per chi vuole anche vestire in verde nel corso dell’evento e dell’imminente E3 2018. L’importante però è il teatro vero e proprio, che ha creato un’atmosfera incredibile grazie ai suoi colori, ad una breve parentesi in 4D e all’acustica in grado di pompare i trailer nella testa delle persone presenti. Da rifare.

Loot: S.V.

Probabilmente il badge dello scorso anno era semplicemente dovuto all’annuncio di Xbox One X, visto che quest’anno nemmeno lui è degno di nota. Resta quindi il badge classico per poter testimoniare la propria presenza anche alle altre persone. Ma soprattutto permane la consapevolezza che i bei tempi sono ormai andati. Etereo v2.0

Performance: 9,5/10

La perfezione è rasentata per un semplice motivo: il discorso di Phil Spencer è stato ovviamente impeccabile e mirato al clima comunitario che viene a crearsi attorno ai videogiocatori. Il gaming unisce senza guardare le diversità. Il problema è che gran parte delle persone presenti e collegate via streaming sono già sensibilizzate sull’argomento. Le sue parole sono dunque, purtroppo, solamente un elogio a quanto i giocatori possono costruire attorno ad un semplice videogioco. Il vero target del discorso devono invece essere gli scettici e gli ignoranti (nel senso di non conoscere), quelli che ancora guardano ai giochi come se fossero roba da bambini. Oppure quelli che scaricano sui videogiochi colpe altrui, soprattutto in un contesto instabile come quello odierno.

È un problema di cultura nazionale, con gli Stati Uniti e forse l’Europa stessa che stanno più avanti di noi da anni. Vogliamo davvero essere più indietro degli USA in questo specifico periodo storico? Visionario.

Xbox E3 2018

Line-up: 9/10

Presa globalmente, la lista di giochi mostrati alla conferenza Xbox è davvero una bomba. Resta il dubbio sulle esclusive, che vedremo nel prossimo punto, ma scompare quello legato ai giochi multipiattaforma. Sono parecchi i titoli mostrati per la prima volta e presentati come “Xbox One X Enhanced”: l’obiettivo è infatti convincere i giocatori che sulla console di Microsoft le prestazioni sono migliori rispetto alla concorrenza. Microsoft non gioca solamente la carta delle esclusive, che comunque è più importante rispetto a quella dell’impatto visivo, ma sopperisce a questa mancanza con una lista lunga ed eterogenea di titoli che possono essere giocati meglio con Xbox One X, sempre più ibrido tra console e PC.

C’è inoltre Xbox Game Pass, che continua a crescere sia per la quantità di giochi sia per la qualità, con alcune prossime uscire che saranno fin da subito disponibili al lancio. Hammer time.

Esclusive: 7/10

Argomento spinoso per Microsoft negli ultimi anni, sia per la convivenza tra Xbox One e Windows 10, sia per l’alone di mistero che circonda sempre questi giochi. Escludendo per primo Crackdown 3, che si spera arrivi davvero il prossimo febbraio senza ulteriori rinvii, bisogna dunque rivolgersi a Halo Infinite, Gears 5 e Forza Horizon 4 per trovare progetti freschi e interni. Il resto è appunto un insieme di giochi di terze parti, che di sicuro si vedranno meglio su Xbox One X, ma che saranno prima o poi disponibili anche sulle console concorrenti. Si può dare di più.

Halo Infinite Xbox E3 2018

La Sorpresa

All’inizio del trailer nemmeno sembrava lui, ma quando è entrata in scena la componente parkour e la presenza di notti inquietanti, allora Dying Light 2 è uscito allo scoperto. Di sicuro non ci aspettavamo un simile annuncio e una simile libertà di poter trasformare la storia grazie alle proprie decisioni, piccole o grandi, a corto o a lungo termine. Il giorno porta dunque diverse possibilità di progressione nel gioco, ma la notte resta comunque un momento estremamente ostile.
Dying Light 2, come il predecessore, è un gioco a due facce, ma in grado di parlarsi incredibilmente bene tra loro. Non vediamo l’ora di saperne di più, molto presto. Ancora zombies, ma a fin di bene.

Il Pezzo da 90

Forse da casa non si è potuto vivere molto bene, ma il momento di Cyberpunk 2077 all’interno del teatro è stato davvero sublime. Il modo in cui il trailer è stato presentato ha lasciato tutti sconvolti, poiché Phil Spencer stava parlando e un errore di sistema ha preso il possesso degli schermi, mostrando per alcuni istanti anche dei codici per riscattare The Witcher 3 dallo store Xbox.

Il trailer poi è stato alquanto strano, con un’ambientazione leggermente discostante da quella visibile (o perlomeno intuibile) nel teaser ormai ben noto a qualsiasi giocatore. I tempi per Cyberpunk 2077 sono maturi e probabilmente sarà CD Projekt RED stessa a mostrare qualche altro dettaglio nella sua giornata d’onore all’E3 2018. Punkabbestia.

Cyberpunk 2077 Xbox E3 2018

Il Grande Assente

Forse è meglio parlare di grandi assenti, visto che gli indie non hanno avuto lo stesso spazio che è stato dedicato loro nelle scorse conferenze. Di solito anche questi titoli venivano descritti con una certa attenzione, mentre quest’anno sono stati quasi rimpiazzati dai continui annunci di nuovi studi inclusi nel progetto di Microsoft Studios.

Il che non è del tutto negativo, vista la grande quantità di giochi poi annunciati durante la conferenza. Senza dunque nulla togliere agli indie, forse quest’anno la mancanza non è che si sia sentita troppo. Solo Cuphead è emerso dalla martellante lista di giochi, proponendo un’espansione della propria esperienza. Il resto è stato un insieme di piccoli spezzoni di gameplay per completare l’esperienza dei presenti. Solo prima classe.

Il voto generale: 8,5/10

Se l’anno scorso c’era Xbox One X a tenere banco, questa volta tutto lo spazio è stato dedicato ai giochi. L’unico modo per controbattere è argomentare sulla quantità di vere esclusive presentate, ma se questa è la via che Microsoft vuole seguire per i prossimi anni, allora c’è ben poco da dire. I giocatori volevano meno hardware e più giochi: sono arrivati un sacco di giochi (trovate qui tutti gli annunci) e solo una piccola anticipazione dell’hardware in arrivo. Meglio di così?

Phil Spencer ha infatti dato solo un minuscolo assaggio del futuro verso la fine dell’evento, sottolineando come gli ingegneri di Microsoft siano già al lavoro sulla prossima console.

Il Grande Viaggio dunque non si ferma. Anzi, si allarga grazie ai 5 studi che si spostano sotto l’ala di Microsoft, nel tentativo che un tale finanziamento possa essere ripagato dai giochi in uscita. Lo stesso Phil Spencer ha sottolineato l’importante di una scelta simile nel lungo periodo, poiché solo così determinati studi possono ambire a progetti più grandi e strutturati. E solo così Microsoft può veramente competere ad armi pari con la concorrenza. Stanno arrivando.


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