OlliOlli World – Recensione

Una vera chicca per gli amanti dello skateboard e delle sfide

OlliOlli World – Recensione
OlliOlli World – Recensione
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Radlandia, ambientazione di OlliOlli World, è un luogo immaginario i cui abitanti mangiano, respirano, vivono lo skateboard 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Tra le loro attività quotidiane preferite spiccano lo shopping negli skateshop, scambiarsi consigli su come eseguire un trick, farsi un giro tra le varie zone del mondo alla ricerca dello spot perfetto.

È il Paradiso degli skater, anzi, no: quello esiste già e ha un nome ben preciso. Si chiama Gnarvana, ed è la meta ultima del nostro viaggio in OlliOlli World, nuova fatica di Roll7 che, dopo averci deliziato tra ruote e tavole con i primi due OlliOlli, compie il grande salto con una produzione ambiziosa, in arrivo l’8 febbraio un po’ ovunque (inclusi PC e Nintendo Switch, oltre alle console di vecchia e nuova generazione).

Si parte creandolo il proprio skater: un avatar completamente personalizzabile, a cui far indossare centinaia di abiti, giacche da punk, creste, cappellini, scarpe, e chi più ne ha più ne metta. Si sbloccano completando la cinquantina e passa di livelli in cui si compone il “World” del titolo, suddiviso in 5 macro-aree ognuna associata a uno specifico bioma, a un mood: dai boschetti di Cloverbook alle discariche e le fabbriche fumose di Sketchside, ogni zona ha una sua identità visiva, una sua gang che ci darà dei punteggi sempre più alti da battere, e, progressivamente, aggiunge anche nuove tipologie di ostacoli da superare implementando nuove tecniche.

Ogni zona ha una sua identità visiva e un suo mood, e progressivamente, si alza il livello di difficoltà

Il level design diventa infatti via via più complesso e arzigogolato, più verticale, più ricco di salti assurdi da calibrare al millesimo, di percorsi alternativi folli, di stramberie da compiere (come api da colpire o high five da dare a questo o a quel personaggio arroccato chissà dove). Di conseguenza, a salire è anche il grado di difficoltà di OlliOlli World, in perenne salita. Ma tranquilli: il gioco distribuisce metodicamente i tutorial, accompagnando il giocatore man mano e svelandogli tecniche via via più complesse anche fino all’ultimo, illustrando grab, manual, spin, e tutte le classiche tecniche della disciplina, ma anche feature come i percorsi multipli, che offrono percorsi alternativi più ardui ma in cui realizzare alcune delle sfide proposte o persino sbloccare livelli segreti. Insomma, è come se la campagna base fosse a sua volta un grande tutorial.

E in effetti lo è, nonostante la grande attenzione rivolta alla trama e al level design: il nostro skater è infatti un vero e proprio prescelto, il pupillo della crew di Chiffon, una sorta di semi-divinità impegnata, insieme ai suoi amici di una vita, a cercare un nuovo campione della disciplina. Partiamo così per un vero e proprio pellegrinaggio alla ricerca delle divinità dello skate di ogni mondo, superandone le sfide e incontrandoli alla fine di un arcobaleno. Una chiacchierata che non solo ci garantirà l’accesso al bioma successivo, ma anche e soprattutto i loro favori nello Gnarvana (ci arriviamo tra un attimo).

Il primo, grande punto di forza di OlliOlli World (e in generale della serie), è però la sua “modularità”, in termini di difficoltà: per raggiungere i titoli di coda e ricevere gli applausi di Chiffon & co è infatti sufficiente completare i livelli, poco importa se al 15esimo tentativo, o sfruttando uno dei checkpoint presenti. L’importante è tagliare il traguardo e tutti felici.

La campagna è in realtà un grande tutorial per lo Gnarvana e il comparto multiplayer

Una volta concluso (nel giro di non troppe ore, bastano un paio di pomeriggi), e una volta presa dimestichezza con il trick e il combo system, fatto di mille sequenze di tasti da premere nel giro di qualche istante, senza nemmeno vedere il controller, scatta però la scintilla della rivalsa, del ritornare all’inizio, alle placide spiagge rosa di Sunshine Valley, e di ritentare ogni livello applicando l’esperienza e la memoria muscolare acquisite fino a quel momento.

Ed è lì che inizia il gioco vero e proprio, inanellando una combo dopo l’altra, cercando il modo per massimizzare il punteggio finale, per non interrompere il flow perfetto. Ed è il gioco ad accendere la fiamma grazie a tutta una serie di sfide che propone costantemente al giocatore, premiandolo con soddisfazione ma anche tavole, vestiti e costumi da urlo: fasce di punteggio da superare per battere il record di uno dei comprimari o delle gang citate, punteggio di amici e/o di sconosciuti da usare come benchmark per provare a superarsi (che sale di continuo fino a che non li avrete battuti tutti), le sfide folli di Mike, che richiedono di compiere particolari azioni in ogni livello (non sfiorare determinati oggetti, compiere grind su punti specifici, incontrare un personaggio nascosto in una porzione di livello meno visibile), sfide ancor più folli sbloccate solo a gioco finito, e ancora, livelli extra sbloccabili senza indicazioni, lasciando al giocatore il compito di capire come fare, rendendo il tutto ancor più soddisfacente. E infine la Maestria, altra serie di sfide più ad ampio respiro (come il compiere un certo trick per qualche migliaio di volte) assegnateci dalle divinità.

Non dovesse bastare tutto ciò, c’è anche un comparto multiplayer in grado di tenere incollati potenzialmente per settimane, se non mesi: è letteralmente lo Gnarvana, il paradiso degli skater in cui le divinità, radunate in un unico posto, ci propongono le loro sfide. C’è un sistema a Stagioni, ormai conditio sine qua non sia tra gli AAA che su realtà più piccole, che ci vede competere nella Lega dello Gnarvana partecipando ogni giorno a sfide differenti per mantenere il nostro posto in top 10 e aumentare di rango, ma soprattutto, il Portale: un non-luogo in cui lasciare che sia il gioco a generare proceduralmente livelli sempre nuovi, garantendo così una rigiocabilità illimitata, il tutto strizzando un occhio ai social.

Non dovesse bastare tutto ciò, c’è anche lo Gnarvana, in grado di tenere incollati potenzialmente per settimane, se non mesi

Si imposta infatti uno tra i 5 biomi presenti, una tra le 4 difficoltà presenti (da Relax a Folle) e una tra le 5 lunghezze presenti, e via, il livello è pronto per essere giocato, con tanto di codice univoco da condividere con amici e/o follower. C’è anche un sistema di randomizzazione sia delle variabili, che del livello stesso (nel caso vogliate mantenere sempre le stesse, ma provare livelli sempre diversi).

Non aspettatevi però la cura e la maestria riposta da Roll7 nei livelli principali: quelli, tra il delizioso comparto artistico, folle e curatissimo, e una struttura come detto via via più complessa e intricata, restano imbattibili. Ci saranno inevitabilmente scorci ripetuti e meno soddisfacenti, ma la sfida e la necessità di battere i punteggi (vostri o di chiunque vi accederà) bastano e avanzano per rendere il tutto tremendamente divertente.

Peccato solo per del tearing abbastanza frequente che abbiamo riscontrato su PS5 (fastidioso, ma non invalidante), e per un DualSense per nulla sfruttato a dovere. Tolto il quasi rilassante rollio dello skateboard emesso dallo speaker integrato del controller, non noterete particolari differenze rispetto ad altre piattaforme.

Conclusioni

Con OlliOlli World, Roll7 alza ancora di più l’asticella, offrendo un gioco di skateboard magnetico e appagante, difficile ma assolutamente aperto a tutti, pronto a tenere incollati i giocatori con una campagna breve da completare ma stratificata e ricca di sfide da superare.

I meno esperti potranno arrivare ai titoli di coda con un minimo di impegno e dedizione, ma la vera soddisfazione sta nell’infrangere ogni record, nell’ingegnarsi per concatenare combo e portare a casa quanti più punti, nel perfezionare ogni ollie, ogni grab, ogni singolo trick da piazzare al punto giusto. E come se non bastasse, ha anche stile da vendere, con livelli curatissimi e ricchi di dettagli folli, oltre che di un parco personalizzazione di avatar e tavola davvero da manuale. Ciliegina sulla torta il comparto multiplayer, che tra stagioni e livelli generati proceduralmente, rischia di non farvi staccare dalla console per mesi.

Una vera chicca per gli amanti dello skateboard e delle sfide.

Good

  • Ricco di sfide per giocatori più esperti (ma godibile anche per i neofiti)
  • Art style delizioso
  • Personalizzazione dell'avatar stellare
  • Longevità potenzialmente illimitata

Bad

  • Campagna in singolo completabile abbastanza in fretta
  • Tearing su PlayStation 5
  • Feature DualSense sfruttate quasi per nulla
8.5

Imperdibile

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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