NVIDIA RTX

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NVIDIA RTX, la rivoluzione del gaming (e non solo)

Come i videogiochi miglioreranno il mondo.

NVIDIA RTX

NVIDIA ha tirato fuori un coniglio più grosso del cilindro questa volta. Nonostante sia quasi inutile ribadirlo, la nuova famiglia di schede video RTX è incredibile. Un pugno di pura potenza che ha permesso all’azienda americana di fare un salto generazionale altissimo, surclassando la generazione precedente anche di sei volte. Insomma, un leap incredibile che ci avvicina ulteriormente al fotorealismo. Ma perché dovrebbe interessarci così tanto possedere una nuova RTX? Delle specifiche tecniche avrete già sentito parlare, insomma sono ovunque su internet (anche da noi). No, il mio discorso vuole essere diverso, diciamo più ampio.

In effetti, di tutta la potenza bruta che le schede di architettura Turing riescono a tirare fuori, al momento ce ne faremo ben poco. Certo, ci sono i bellissimi effetti di illuminazione garantiti da Battlefield V, da Metro Exodus e Shadow of the Tomb Raider. Giochi che ci permetteranno di vedere i riflessi delle esplosioni sui vetri e via dicendo. Ma non è certo questo il (solo) motivo per mettere le mani su una nuova RTX. No, qua c’è qualcosa di più profondo e importante in ballo: il futuro. Queste schede video sono la prima finestra aperta su di un mondo nuovo, una nuova era che potremo definire l’alba del fotorealismo e dell’intelligenza artificiale applicata alla grafica.

Jen-Hsun Huang, CEO di NVIDIA, ha calcato il palco con una febbrile e contagiosa allegria, un’eccitazione che pareva trasudare da ogni poro della sua pelle. Sembrava dovesse mostrare una sorta di miracolo tecnologico, e in più di un senso è stato proprio quello che ha fatto. Turing è una rivoluzione, un salto nel futuro: NVIDIA ci crede così tanto da aver abbandonato persino il nome GTX, che ha caratterizzato praticamente tutte le sue schede video creando un brand riconosciuto e autoritario. Per i giocatori, Turing rappresenta il nuovo non plus ultra della potenza computazionale delle attuali GPU: semplicemente non esiste null’altro, al momento, che regga il confronto. Nemmeno le TITAN riescono a scalfire la magnificenza della RTX 2080, e persino le VOLTA, schede video professionali utilizzate per rendering grafici ad altissime prestazioni, perdono il confronto con Turing.

NVIDIA RTXQuesta nuova architettura si basa su tre sub processori, il Turing SM, il Tensor Core e l’RT Core, tre bestie in grado di lavorare in parallelo. L’RT Core (Ray Tracing Core) riesce a elaborare 10 Giga Ray al secondo, una cifra superiore di circa 10 volte quella offerta dalla precedente generazione di schede video con la GTX 1080 Ti. Questo vale anche per i Tensor Cores, che possono eseguire 110 teraflop di elaborazione (sempre 10 volte le prestazioni di una 1080 Ti). Inutile a dirsi, l’illuminazione dinamica non è più la stessa: non servono più luci artificiali o trucchi di sorta: il Ray Tracing rende le luci reali, le superfici di riflesso vivide e realistiche, esattamente come ci si aspetterebbe dalla realtà.

Ma le applicazioni di questa tecnologia non si limitano solamente al mondo dei videogiochi: Turing andrà a potenziare la ricerca medica e astrofisica, dando in mano agli studiosi di oggi e di domani uno strumento incredibilmente versatile. Grazie al Deep Learning, una sorta di IA in grado di imparare dall’uomo e agire conseguentemente e direttamente su più elementi, sarà possibile cambiare anche la realtà quotidiana. La prova l’abbiama visto in azione in campo medico: una radiografia si trasforma in una sezione tridimensionale del paziente, cambiando il modo stesso di fare diagnosi, grazie alle conoscenze applicate dell’intelligenza artificiale. Le possibilità d’uso della tecnologia di Deep Learning di Turing sono potenzialmente infinite: dalle cose più semplici, come colorare una foto d’epoca in bianco e nero, fino alle più complesse renderizzazioni mediche o astrofisiche.

Insomma, il Ray Tracing e il Deep Learning formano una combinazione incredibile, definita e ribadita più e più volte da Huang come “il Santo Graal della computer grafica”. E questa affermazione trova riscontro in quello che Turing offre: potenzialità da sfruttare, realismo e potenza di calcolo finora riservati ai supercomputer o alle server farm hollywoodiane. Non ci ha sorpreso vedere che allo sviluppo di Turing hanno contribuito anche Microsoft e persino Industrial Light and Magic, due colossi sicuramente interessati alle applicazioni di questa straordinaria rivoluzione tecnologica. Insomma compagni, giocatori, PC enthusiast, gioite tutti. Il Santo Graal della grafica è stato trovato, e un futuro sicuramente più luminoso (e realistico) ci attende tutti. Non vi resta che aspettare settembre e toccare con mano la potenza di Turing, per montare un pezzo di futuro direttamente nel case del vostro PC.


 

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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