NEO: The World Ends with You, cosa ci aspettiamo?

7 giorni per sopravvivere (di nuovo)

NEO: The World Ends with You speciale

NEO: The World Ends with You è stato annunciato con grande sorpresa per tutti gli appassionati, che aspettavano un seguito di The World Ends with You da tempo. Un nuovo progetto che porta finalmente la serie su console “maggiori”, distaccandosi da quella visione originaria, così acuta ed oramai non più replicabile. Nei mesi scorsi il titolo è stato annunciato per PlayStation 4 e Nintendo Switch, mostrandosi in una forma piuttosto differente dall’originale. Il solito stile esuberante prende forma in ambientazioni 3D, con l’esplorazione della città affidata ai canoni più tradizionali dei giochi di ruolo moderni.

Del resto l’originale era, già nel 2007 su DS, un esperimento piuttosto bizzarro e inusuale. Due personaggi da controllare contemporaneamente in battaglia attraverso i due schermi, con un uso intensivo del touch screen e una pixel art 2D che trasudava stile da ogni pixel. Dal 2007 di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, con diverse versioni che hanno raggiunto varie piattaforme. L’ultima, quella definitiva, ha trovato una casa su Switch con The World Ends with You – Final Remix, che pur con qualche problemino sembrava intenzionata a proiettare la serie verso nuovi lidi.

NEO: The World Ends with You

Ed è qui che entra in gioco NEO: The Worlds Ends with You, che arriverà il 27 Luglio su PlayStation 4 e Switch (in Estate su Epic Games Store) e che si pone come un vero e proprio seguito dell’avventura di Neku, Shiki e compagnia. Nell’ultimo trailer mostrato da Square Enix, oltre a tanti spezzoni narrativi, si sono intraviste svariate scene di gameplay. L’occasione perfetta per raccontarvi cosa ci aspettiamo da questo titolo, analizzandone alcune scene chiave e, magari, immaginando possibili connessioni con l’universo narrativo a cui Tetsuya Nomura sembra voler dare forma e vita (il cielo di Shibuya nella cover art vi ricorda qualcosa?).

NEO: The World Ends with You è ambientato a Shibuya, o quanto meno in una sua versione creata dai Reaper per far partecipare alcuni individui selezionati al Gioco. A livello temporale non è chiaro se c’è stato un salto in avanti di qualche anno o meno, ma la presenza di membri del cast originale suggerisce una sequenzialità più diretta e meno dilazionata negli anni.

La presenza di Neku, di Sho e di altri personaggi “storici” potrebbe anche suggerire il ritorno di alcune linee narrative introdotte negli episodi d’appendice di Final Remix, pur di fatto raccontando una nuova storia, con nuovi personaggi. Rindo è il nostro nuovo protagonista, con un animo e una caratterizzazione molto più leggera e caciarona rispetto al cupo e rigido Neku. Uno dei pregi di The World Ends with You era la caratterizzazione del cast, che pur in un contesto surreale e contorto, era il vero cuore dell’esperienza. Storie personali e traumi snocciolati con grande intensità e profondità, con una stilosa Shibuya sullo sfondo e un gioco malato a fare da pretesto per una grande narrazione corale.

Impossibile esprimersi ora sulle ambizioni narrative di NEO: The World Ends with You, ma è chiaro che il nostro Rindo non sarà da solo. Fret, Nagi, Minamimoto e tanti, tanti altri. Così tanti che il trailer prova a delinearli brevemente, nell’arco di soli tre minuti, ovviamente fallendo miseramente. La natura corale del folle gioco dei Reaper torna prepotente, con un enfasi maggiore sulle diverse fazioni che compongono il microuniverso della Shibuya UG. Lo stesso Rindo sembra appartenere ad un gruppo chiamato Wicked Twister, mentre altri personaggi ostentano l’appartenenza ad altri gruppi dai nomi altrettanti bizzarri.

Una delle peculiarità dell’originale era legata all’abbigliamento indossabile e alle diverse mode che prosperavano nei quartieri giapponesi. Un aspetto decisamente incline con la cultura streetwear giapponese, che ritorna sia nell’equipaggiamento, ma potrebbe anche essere legato ai gruppi che “controllano” ogni quartiere. La presenza di più fazioni sembra suggerire una maggiore complessità e stratificazione dell’universo di NEO: The World Ends with You, il che potrebbe essere sia entusiasmante che pericoloso. Del resto, il detto “less is more” resta sempre valido, e il rischio di esagerare è sempre dietro l’angolo.

Dove possiamo ragionare con più sicurezza è sul gameplay, che sembra traslare con efficacia tutti gli elementi che contraddistinguevano l’originale. Le cutscene a fumetto, la possibilità di leggere i pensieri della gente nella mappa, l’equipaggiamento legato ai vestiti e alla loro popolarità nel quartiere. Tutti elementi che col passaggio al 3D non sembrano aver perso stile e originalità, ma hanno solo trovato una nuova forma. In questo senso, nella struttura di gioco ma anche nel livello di interazione con la città, non ci aspettiamo significative differenze. NEO: The World Ends with You non è Persona 5, ma una versione “potenziata” di quel che era l’idea originale.

Un gioco di ruolo lineare, con attività secondarie certo, ma tutto incentrato sulla narrazione, l’esplorazione e la gestione delle spille negli scontri in tempo reale contro i Noise. Ciò non sembra cambiato, se non negli scontri in tempo reale. Via il pennino e il touch screen, NEO: The World Ends with You può essere un “normale” jrpg. Ora controlleremo l’intero team di Wicked Twister, ognuno equipaggiato con una spilla e gestibile col tasto assegnato. Vista la semplicità dell’idea, ci aspettiamo che l’enfasi venga posta sulle spille, con diversi effetti, attacchi e build da mettere in piedi per avere la meglio sui Noise più potenti.

NEO: The World Ends with You arriverà prima del previsto, accompagnando la nostra estate su PlayStation 4 e Nintendo Switch. Nei prossimi mesi scopriremo sicuramente di più, ma questo corposo trailer ci ha dato tanto molto su cui riflettere.

Voi piuttosto, cosa vi aspettate da questa nuova avventura Square Enix? Ditecelo sul nostro gruppo su Facebook.

Se ancora non lo avete fatto, potete recuperare The World Ends with You -Final Mix- da GameStopZing Italia!


Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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