Narcosis, un horror nelle profondità dell’Oceano Pacifico

Non serve il soprannaturale per terrorizzare l'uomo

Narcosis, un horror nelle profondità dell’Oceano Pacifico

L’oceano è un luogo estremamente pericoloso, soprattutto se ti trovi bloccato sul fondo, l’ossigeno in esaurimento, i contatti con la superficie tagliati. Benvenuti in Narcosis, il nuovo horror di Honor Code sviluppato per dispositivi VR.

Un operatore tecnico subacqueo, a seguito di una catastrofe industriale, si ritrova bloccato sul fondo dell’oceano dentro uno scafandro di 500 kg. Impossibilitato a risalire senza aiuto, nel buio delle profondità marine, con solo un coltello, una torcia e dei razzi di segnalazione, deve sopravvivere alla terrificante fauna dell’abisso mantenendo la calma. L’ansia è cattiva consigliera, senza contare l’ovvio fatto che le riserve di ossigeno sono limitate e la prima necessità è mantenerne il consumo al minimo.

Influenzato e ispirato dalla crescente richiesta di horror poco convenzionali e incentrati sulla narrativa, Narcosis si incentra sul terrore realistico dovuto alle paure primordiali e ai limiti umani. La realtà virtuale non fa altro che aumentare il livello di immedesimazione in questa situazione disperata, circondandovi con il buio degli abissi oceanici e isolandovi dal mondo esterno, così come si trova isolato l’operatore.

Narcosis arriverà su HTC Vive, Mac, Oculus Rift, Steam e Xbox One il 14 marzo. Attenzione, il prodotto non è adatto ai malati di cuore o ai claustrofobici.


Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

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