MSI VR One – Prova GamesWeek 2016

Quattro passi nel futuro.

MSI VR ONE

Milano – Mi avvicino con genuina curiosità allo stand di MSI Italia: tantissime postazioni da gioco, diversi tornei in corso e prodotti che farebbero la felicità di qualunque giocatore PC che si rispetti. Mi accoglie la gentilissima signorina Yu, rappresentante del brand, che mi conduce dietro le quinte, in un angolo nascosto al caos della fiera milanese, per mostrarmi l’ultima invenzione di MSI: lo straordinario zaino VR One.

Questo backpack per la realtà virtuale rappresenta il primo passo nella immersione totale nell’universo di gioco: il prodotto infatti è un vero e proprio computer high-end dotato di processore Core i7, 8GB di RAM e scheda video NVIDIA GTX 1070. Si differenzia dai comuni PC per il form factor unico, che vede l’hardware montato dentro uno zaino e che permette l’utilizzo del visore HTC Vive senza le limitazioni dovute ai cavi di alimentazione del sistema. Gli utenti potranno così muoversi davvero nell’ambiente virtuale e godere di una libertà pressoché totale di movimento, senza preoccuparsi di scollegare accidentalmente i cavi che intercorrono tra il dispositivo VR e la piattaforma PC.

Ovviamente, ci sono alcune limitazioni: la durata della batteria di questo particolare dispositivo è limitata a 90 minuti circa, ma ciò che propone ha davvero dello straordinario. Anche il prezzo non sarà popolare: sicuramente serviranno un paio di migliaia di euro per il modello entry, ai quali dovremo aggiungere 899 euro di HTC Vive. Inoltre dovremo premurarci di spostare eventuali oggetti a portata di “passi”, poiché il rischio di prendere a schiaffi soprammobili e credenze mentre passeggiamo per mondi fantastici è decisamente elevato.

MSI Vr One

Cosa si prova a camminare su Marte? Ci si sente un po’ così.

Grazie alle esperienze fornite dal programma Destinations e alla qualità offerta dal visore, ho potuto camminare sulla superficie di Marte, passeggiare a Barcellona e persino visitare gli studi di Valve a Bellevue. Fare quattro passi sulla superficie del pianeta rosso è un’esperienza davvero incredibile, e ti fa sentire proiettato in un futuro non tanto remoto dove le esperienze di gioco si vivono in prima persona. Il funzionamento del dispositivo inoltre non produce quasi alcun rumore, e contribuisce ancora di più all’immersività della nostra prova. MSI ha infatti dichiarato una rumorosità complessiva  di 41 dBA a pieno carico, che non disturba l’esperienza di gioco. Il sistema viene raffreddato infatti da due ventole da 9 cm collegate a 9 diversi heatpipes per una gestione della dissipazione lontana dai componenti principali.

Le batterie sono due e sono rimovibili, il che è decisamente positivo e ci permetterà di fare un “rapid switch” in caso ne possedessimo due coppie, per riprendere immediatamente a giocare senza sacrificare la portabilità dello zaino. Inoltre, l’incredibile backpack di MSI ha un peso che si aggira intorno ai tre chili, e durante l’esperienza in VR non si fa praticamente sentire.

MSI VR One è un’esperienza davvero incredibile

Saremo inoltre in grado di gestire il nostro sistema in remoto grazie al software MSI Dragon Center, che ci permetterà di utilizzare il nostro smartphone per interfacciarci con il PC. Per i più smaliziati sarà possibile controllare le prestazioni tramite MSI Shift, che modificherà i clock e la velocità generale dei nostri componenti interni.

  • MSI Gamesweek

VR One al momento non è ancora in commercio, e la versione che abbiamo testato non è ancora quella definitiva. L’esperienza che questo dispositivo offre all’utilizzatore è comunque bella ed estraniante, e ci dà un assaggio di quello che ci aspetta nei prossimi anni nel campo della realtà virtuale. Dopo aver provato VR One sono sempre più convinto della bontà del VR e dell’immersività generale in ambito gaming, ed un plauso va sicuramente ad MSI per aver tentato un coraggioso primo passo in questa direzione. Certo, ancora la strada è lunga per una vera esperienza senza fili, ma VR One ha comunque saputo stupire e colpire come ben pochi dispositivi hanno fatto in questo campo negli ultimi anni.


Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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