MOTOGP 25 – Recensione

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Finalmente per tutti

Difficile aprire questa recensione di MotoGP 25 (acquistabile a questo link) senza lasciarsi tradire un po’ dall’entusiasmo: se si è sempre seguita l’ormai leggendaria serie di Milestone rivolgendo il proprio sguardo anche al pubblico generalista, sempre più ampio ma sempre più giovane, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulla community dei super appassionati della simulazione, le novità di quest’anno in ottica accessibilità non possono che farci sorridere.

Per carità, è indubbio che il lavoro svolto dal team italiano nel perfezionare anno dopo anno il proprio “simulatore delle due ruote” sia enorme e abbia restituito tanto in termini di risultati, ma è anche vero che nel momento in cui si persegue una fetta di pubblico molto specifica questa tenda a diventare parte dell’equazione, consentendo con i suoi feedback di andare a limare sempre di più il progetto ma al tempo stesso rendendo sempre meno accessibile a chi non è “parte del gioco”.

Ed è stato questo il messaggio che abbiamo sempre provato a far trasparire nelle recensioni degli ultimi capitolo: ogni volta ci siamo trovati a produzioni sempre convincenti, appassionanti, esigenti ma oneste, che hanno impegnato a dovere gli amanti della simulazione, ma si sentiva sempre di più il bisogno che questo franchise si liberasse di qualsivoglia (seppur involontaria) ombra di gatekeeping per accogliere un nuovo pubblico che potesse divertirsi senza impazzire e crescere per diventare nel tempo a sua volta un nuovo e accanito centauro del realismo.

MotoGP 25 ce l’ha fatta, finalmente, e si apre al giocatore mostrando la nuova modalità di controllo Arcade in cui tutto è strepitosamente più gestibile e, con le impostazioni base, è più facile cadere facendo un brusco cambio di piega piuttosto andando a sbattere contro gli avversari. Delirio puro, in senso buono.

Mi rendo conto che l’immediata reazione di una fetta di pubblico potrebbe essere molto incline al git gud di fronte a una così calorosa accoglienza di sistemi di semplificazione così ingombranti, eppure… eppure mi sono tornati in mente gli ultimi anni dei ‘90, proprio in avvicinamento al 2000, in cui mi divertivo come un matto con EA Sports Superbike World Championship (sviluppato proprio di Milestone) e GP 500 di Microprose, giochi che ho letteralmente distrutto nelle loro modalità più accessibili.

Si sentiva sempre di più il bisogno che questo franchise si liberasse di qualsivoglia (seppur involontaria) ombra di gatekeeping

Va chiarito che giocare in modalità Arcade non vuol dire semplicemente “giocare con gli aiuti”, che hanno sempre fallito malamente a tenere in pista i giocatori meno esperti (tanti “piccolini” appassionati di MotoGP non hanno fatto altro che cadere ad ogni curva se non prima) ma di approcciarsi a uno stile di gioco decisamente permissivo. 

La cosa però non esclude gli aiuti, che in questa occasione situazione incorporano tutti gli avanzamenti tecnologici visti nelle produzioni Milestone: parliamo di un’assistenza “neurale” per i vari elementi del mezzo (sterzo, frenata e accelerazione) che è studiata per offrire un supporto ma, soprattutto, accomodare l’azione originale del giocatore, reagendo di conseguenza. L’effetto è stimolante perché c’è dietro una razionalità che può essere metabolizzata con l’allenamento e utilizzata per migliorare.

A livello di modalità non stiamo certo creando un nuovo paradigma per il genere, però è sempre piacevole avere conferma dell’impegno di Milestone nel proporre delle modalità carriera (come avvenuto parzialmente con Supercross 25) con qualche sfumatura extra a livello di coinvolgimento.

In MotoGP 25 il risultato è stato ottenuto da un insieme di feature tra vecchie e nuove, a cominciare dalla possibilità di scegliere la categoria di partenza, impostare degli obiettivi specifici (si può puntare a battere un rivale specifico o diventare la prima guida, ad esempio), partecipare alle sessioni di test per poi relazionarsi con i tecnici per scegliere il miglior corso d’opera, costruire rapporti con i membri del paddock e dedicarsi a sessioni di allenamento extra con con discipline alternative.

Quest’anno non si scappa, MotoGP 25 è davvero per tutti.

Grande spazio viene dato al mercato, che può essere inserito fin dall’inizio della prima partita o lasciato intervenire in corsa, secondo i calendari ufficiali. Il cambio di piloti è un ottimo stimolo per continuare le stagioni e rimettersi alla prova, mentre assistiamo al tempo stesso all’esordio dei nuovi talenti in massima serie.

È inoltre molto apprezzabile come questa impostazione si incastri alla grande con l’enorme flessibilità delle impostazioni, dalla già citata giocabilità Arcade (utilizzabile in ogni modalità) alla personalizzazione di ogni dettaglio per quel che concerne aiuti e difficoltà degli avversari che non solo è regolabile manualmente ma è anche in grado di adattarsi automaticamente alle nostre prestazioni grazie alla difficoltà adattiva. Quest’anno non si scappa, MotoGP 25 è davvero per tutti.


Ovviamente stiamo anche parlando di un gioco che porta sulle spalle il peso di una licenza che, pur non essendo popolare come la Formula 1, raccoglie tantissimi appassionati da tutto il mondo e che ha quindi l’obbligo di presentarsi nel modo migliore possibile. Possiamo dire che tra tutte le produzioni Milestone a cui siamo abituati, MotoGP 25 è decisamente quella più riuscita in termini di impatto visivo.

Grande merito è ovviamente dovuto al passaggio da Unreal Engine 4 a Unreal Engine 5, che sappiamo non essere necessariamente indolore (di nuovo, viene subito in mente Supercross 2025) ma che in questa occasione è stato affrontato in modo competente: nella versione PlayStation 5 utilizzata per la prova abbiamo potuto godere di una pulizia video ottima, framerate stabile e una buona resa di illuminazione e/o effetti atmosferici.

Grande merito è ovviamente dovuto al passaggio da Unreal Engine 4 a Unreal Engine 5

Forse c’è ancora qualche passo in avanti da fare per riuscire a raggiungere un livello “ideale”, almeno proporzionalmente a quanto si vede realizzare per mano di grandi publisher del settore sportivo/racing, eppure la nuova base di partenza non è ottima, ma di più.

È stato fatto anche un grande lavoro per mettere in pari il franchise lato audio, lasciandosi alle spalle in toto il database precedente per dedicarsi invece a un nuovo lavoro di campionamento per ottenere suoni più realistici e aggiornati alla stagione in corso. Ci vorrebbe l’orecchio da esperto per cogliere certe sfumature, ma è comunque un lavoro apprezzabile.


Il processo di “conquista” di una fanbase ancora più ampia passa dal potenziamento di multiplayer, personalizzazione e delle modalità di gioco. MotoGP 25 abbraccia finalmente il Crossplay totale tra le diverse piattaforme e offre (come è lecito attendersi da questi titoli) competizioni online classificate, lobby private ed eventi specifici a cadenza mensile (LiveGP CHAMPIONSHIP). Gli amanti delle sgomitate possono ancora una volta dedicarsi allo split-screen, imperdibile.

Minimoto, Motard e Flat Track sono a nostra disposizione per staccare dalla routine dei gran premi tradizionali

Troppo, troppo, troppo divertenti le categorie extra inserite nel gioco come forma di allenamento: Minimoto, Motard e Flat Track sono a nostra disposizione per staccare dalla routine dei gran premi tradizionali e offrono un ventaglio di stili di gioco esilarante. Le minimoto scatenano l’adrenalina (e sono buffissime), le Motard richiedono di saper dosare la potenza come maestri e nel Flat Track invece cambia proprio il paradigma di gioco per quel che concerne gestione dell’erogazione e punto di corda, rimanendo in costante derapata.


Se poi amate pasticciare con la personalizzazione, beh, MotoGP 25 è messo bene anche da questo punto di vista: gii interventi effettuabili sulla divisa sono tanti ed è possibile personalizzare alcuni elementi manualmente tramite editor dedicato. Ho provato a farmi un numero di gara (il 44, come i miei anni) ed è venuto uno schifo, ma quantomeno ci ho provato e ci ho messo poco a capire il funzionamento generale.

Un gioco che funziona a dovere questo MotoGP 25!

Verrebbe da dire che, davvero, tutto è al suo posto: il gioco è accessibile e al tempo stesso veicola verso il perfezionamento delle proprie abilità, migliora sensibilmente a livello tecnico (buoni anche i caricamenti) anche se potrebbe fare qualcosa in più, si controlla con piacere anche se il feedback aptico di DualSense non restituisce quella sensazione di “necessità” di altri titoli… tra alti (molti) e bassi (da non trascurare), è un gioco che funziona a dovere questo MotoGP 25!

Conclusioni

E alla fine ce l’abbiamo fatta: MotoGP 25 è il titolo che aspettavamo da tempo, quello che libera il franchise dalle catene della simulazione totale e torna ad abbracciare un pubblico più ampio e inesperto, offrendogli l’occasione di maturare insieme grazie a un impianto studiato davvero alla grande per via dei sistemi di gestione del mezzo, gli aiuti neurali e l’accademia con cui allenarsi.

Questo però non vuol dire che il cuore dell’esperienza, ovvero della simulazione da professionisti, non ci sia e non batta forte quanto i cilindri dei motori messi in pista: stiamo ancora parlando del gioco di riferimento su console e PC, che di anno in anno aggiunge e perfeziona. Il passaggio a Unreal Engine 5 può dare la spinta giusta in questa direzione, a patto di crederci davvero a livello di “esperienza” e al tempo stesso continuare a offrire nuove modalità di gioco e miglioramenti al gameplay.

Per anni abbiamo decantato le lodi della componente simulativa chiedendo a gran voce un approccio più permissivo in fase di familiarizzazione e ora l’abbiamo. Se negli anni precedenti i titoli presentati erano già molto valido, oggi MotoGP 25 diventa assolutamente imperdibile per tutti i fan della storica competizione a due ruote.

Acquista MotoGP 25 da gamelife e GameStop

  • Good
    +Solito, eccezionale, livello simulativo
    +Il passaggio ad Unreal Engine 5 si sente, in positivo
    +Il nuovo gameplay Arcade (opzionale) è un clamoroso apripista
  • Bad
    -Manca ancora qualcosa a livello di messinscena
    -Uso del DualSense non troppo convincente
    -L'editor richiede molta pazienza
  • 8.5 Controllabile

Acquista ora su Gamestop.it

Conclusioni

E alla fine ce l’abbiamo fatta: MotoGP 25 è il titolo che aspettavamo da tempo, quello che libera il franchise dalle catene della simulazione totale e torna ad abbracciare un pubblico più ampio e inesperto, offrendogli l’occasione di maturare insieme grazie a un impianto studiato davvero alla grande per via dei sistemi di gestione del mezzo, gli aiuti neurali e l’accademia con cui allenarsi.

Questo però non vuol dire che il cuore dell’esperienza, ovvero della simulazione da professionisti, non ci sia e non batta forte quanto i cilindri dei motori messi in pista: stiamo ancora parlando del gioco di riferimento su console e PC, che di anno in anno aggiunge e perfeziona. Il passaggio a Unreal Engine 5 può dare la spinta giusta in questa direzione, a patto di crederci davvero a livello di “esperienza” e al tempo stesso continuare a offrire nuove modalità di gioco e miglioramenti al gameplay.

Per anni abbiamo decantato le lodi della componente simulativa chiedendo a gran voce un approccio più permissivo in fase di familiarizzazione e ora l’abbiamo. Se negli anni precedenti i titoli presentati erano già molto valido, oggi MotoGP 25 diventa assolutamente imperdibile per tutti i fan della storica competizione a due ruote.

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    +Solito, eccezionale, livello simulativo
    +Il passaggio ad Unreal Engine 5 si sente, in positivo
    +Il nuovo gameplay Arcade (opzionale) è un clamoroso apripista
  • Bad
    -Manca ancora qualcosa a livello di messinscena
    -Uso del DualSense non troppo convincente
    -L'editor richiede molta pazienza
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