Metroid Prime Remastered – Recensione

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La seconda giovinezza di Samus Aran

Metroid Prime Remastered – Recensione
Metroid Prime Remastered – Recensione
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Metroid Prime Remastered, che potete preordinare in versione fisica sullo shop online di GameStop, è stato chiacchierato a lungo, soprattutto dopo l’annuncio di Metroid Prime 4, avvenuto ormai quasi sei anni fa. Questa versione è stata gelosamente custodita nel cassetto da Nintendo, che l’ha rilasciata a sorpresa durante il Nintendo Direct di Febbraio. Una notizia splendida, perché dopo Metroid Dread la serie dedicata a Samus Aran ha davvero bisogno di capitalizzare sul suo successo. Dopo anni di silenzi e attese, rivedere Nintendo così attiva e propositiva verso questa storica serie fa solo che piacere.

A tal proposito, ancor di più se la protagonista di questo rinnovato interesse è la serie Metroid Prime. Di solito a Metroid, e al metroidvania in generale, si associano tutti quei titoli in 2D che fanno proprio questo approccio di design. Nonostante sia nata in due dimensioni, la serie Metroid si è evoluta, a partire dal 2003, su Nintendo Gamecube. Gli assoluti protagonisti di questa evoluzione sono i Retro Studios, un talentuoso team americano che è riuscito a traslare la bellezza e il fascino della serie in ambiente 3D.

Metroid Prime Remastered è la riedizione di un grande titolo, che arriva su Nintendo Switch con un look e qualche accorgimento ai controlli. Ma è davvero solo una rimasterizzazione?

Metroid Prime Remastered

Partiamo subito col rispondere a questa domanda: no, Metroid Prime Remastered non è una semplice ripulita al titolo del 2003, siamo piuttosto dalle parti del remake. L’opera di Retro Studios si era già rinfrescata su Wii, in occasione dell’uscita della Metroid Prime Trilogy. Nuovi controlli di movimento, un adattamento ai 16:9 (su Gamecube era in 4:3) e qualche accorgimento tecnico. Qui invece il lavoro svolto da Retro Studios e Iron Galaxy è di molto superiore, con un completo rifacimento di texture e illuminazione.

La qualità è tangibile fin dai primi minuti di gioco, mentre la nostra Samus è intenta ad esplorare la stazione spaziale Orpheus, dopo aver ricevuto un SOS. I modelli poligonali sono più dettagliati, così come tutti gli elementi che caratterizzano le ambientazioni. Il totale rifacimento delle texture e dei modelli viene ulteriormente enfatizzato da un nuovo sistema di illuminazione.

Nello specifico, Retro Studios ha optato per per un tipo di illuminazione definito “baked” (cotto in forno). In sostanza, tutti i calcoli legati all’illuminazione non vengono fatti in tempo reale, ma sono pre-calcolati, non dando peso al motore di gioco come può fare, ad esempio, il ray tracing. Il risultato è eccezionale, perché Metroid Prime Remastered ne guadagna in realismo e atmosfera, quest’ultima una componente fondamentale nell’esperienza di gioco.

Metroid Prime Remastered

Dopo essere fuggita dalla stazione in seguito ad una scioccante rivelazione, Samus si lancia all’esplorazione del pianeta vicino Tallon IV. Una volta fuori dall’astronave, siamo dinanzi ad uno spettacolo pregno di fascino. Il braccio cannone si bagna, così come il suo visore, con le gocce di pioggia che si infrangono dinanzi a noi. Un bellissimo scorcio, immersi nella solitudine di Tallon IV e delle sue ambientazioni aliene.

Metroid Prime Remastered è bellissimo da vedere, e gira perfettamente a 60 fotogrammi al secondo (anche in portatile). Il sistema di controllo prende il meglio della versione Gamecube e Wii, permettendo ai nostalgici di approcciarsi al titolo proprio come erano abituati. Per i nuovi giocatori c’è invece l’opzione “doppio stick”, che permette di sfruttare i due analogici e muovere la visuale con la levetta destra. Interessante l’opzione mista, che unisce i comandi fisici a quelli di movimento, in questo caso associabile al semplice direzionamento della visuale. Abbiamo giocato utilizzando questo sistema, con un Pro Controller originale, e il risultato è piuttosto comodo. Il feeling è molto vicino a quanto visto in Splatoon, se avete presente.

Metroid Prime Remastered

Il rilascio di Metroid Prime Remastered è stato accolto con un certo entusiasmo dalla community. Non solo per la sorpresa giocata da Nintendo, ma perché questo titolo rappresenta ancora oggi una potentissima chiave di lettura di un genere. Il passaggio dal 2D al 3D non è facile, e ci sono diversi titoli che non sono riusciti a sopravvivere a questa prova.

L’esempio più noto è il porcospino blu di SEGA, che negli anni ha collezionato più di un paio di disastri. Dove Sonic ha fallito, Metroid è riuscito. Retro Studios riuscì a traslare il senso di solitudine, e la grande esplorazione, attraverso una visuale in prima persona. Non chiamatelo FPS, perché nonostante i combattimenti non siamo di fronte ad uno sparatutto. Il termine corretto è FPA, ovvero first person adventure.

L’edizione definitiva di un capolavoro

Di fatto questo viaggio di Samus è un’avventura, da vivere attraverso i suoi occhi (con tanto di interfaccia diegetica, parte del suo casco). L’esplorazione di Tallon IV segue gli stessi principi delle controparti 2D, come il più recente Dread. Si esplorano gli ambienti, si ottengono potenziamenti utili per proseguire, con il mistero dietro la caduta della civiltà Chozo che si dipana attraverso iscrizioni e registri.

Lo scanner è il grande protagonista, permettendoci di analizzare qualsiasi punto d’interesse nell’ambiente. Uno strumento fondamentale, non solo negli scontri, per riuscire a dare senso ai complessi cunicoli, ascensori e rovine che attraverseremo. Metroid Prime resta ancora oggi un capolavoro di level design e giocabilità, testamento di un’esperienza che già vent’anni fa aveva tanto da insegnare.


Conclusioni

Metroid Prime Remastered è l’edizione definitiva di un capolavoro. La prima prova di Retro Studios con la storica serie Nintendo non solo supera il test del tempo, ma lo fa impreziosito da una grafica rinnovata di grande impatto. Tecnicamente è uno dei migliori giochi su Switch, con i suoi solidi 60 fps in entrambe le modalità. Nella trasformazione perde qualche chicca tecnica, legata perlopiù alle fonti di luce dinamiche, come il braccio cannone.

Ma è lo scotto da pagare per un’esperienza bellissima da vedere, che ci fa desiderare ardentemente un’operazione simile anche per i due sequel. Sul fronte giocabilità le opzioni sono molteplici, con tanti sistemi di controllo personalizzabili e perfettamente funzionali all’esperienza. Un gioco incredibile, che arricchisce la libreria di Switch. Un must per gli appassionati di Metroid, ma anche per quelli che cercano un’avventura esplorativa avvincente, dinamica e appagante.

Metroid Prime Remastered è disponibile da GameStop!

Good

  • Sorprendente restauro tecnico
  • Sistemi di controllo per tutti i gusti
  • Level design eccellente
  • Si gioca ancora con grande piacere

Bad

  • Alcune finezze tecniche si sono perse
  • Sa essere ottuso in alcune sezioni
9

Superbo

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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