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Metal Gear Solid V: The Phantom Pain – Dettagli e video della gamescom

Abbiamo terminato di seguire la demo della gamescom (la stessa su cui i nostri inviati hanno basato la nostra anteprima) di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain in esclusiva sulle pagine di IGN e possiamo dire che la carne al fuoco è tanta, oltre che cotta a puntino.

Ma di Hideo Kojima ci si può fidare, poco ma sicuro.

In primis è stata mostrata una missione a noi già nota, la stessa dell’E3 losangelino, ma con qualche, e piacevole, variazione. Innanzitutto ogni soldato ha cambiato postazione rispetto al gameplay precedente e tutta la zona è stata pesantemente fortificata e pattugliata: il FOX Engine fa decisamente la sua bella figura nella gestione dell’IA nemica, tanto da obbligare il giocatore ad attendere il passaggio del tempo in favore della notte, tramite l’utilizzo del Sigaro Phantom.

Passare alla notte, però, ha dalla sua tanti pro quanti contro: se da un lato troveremo meno illuminazione e una minore quantità di nemici nelle zone periferiche dell’edificio principale, dall’altro è logico pensare che questi soldati non siano semplicemente spariti, ma si siano appostati intorno al nostro bersaglio a ranghi serrati. Le modalità d’approccio sono parecchie, tanto da farci prendere in giro da un cartello con scritto “E3 2014 – Eravate qui” in modo da dimostrarci quanto le situazioni possano variare da un minuto all’altro, ma il motore FOX, come già detto poco su, non delude, reagendo ad ogni nostra mossa:

Semplicemente Metal Gear Solid V: The Phantom Pain è una partita a scacchi con voi da un lato del tavolo e un’IA reattiva e dinamica dall’altra. Gli scacchi bianchi, che muovono sempre per primi, stanno a voi, ma ogni volta che il bianco muove, il nero è pronto a reagire, poco ma sicuro.

Arriviamo al succo del video: il multiplayer.

Si parla di un qualche deathmatch a squadre, di un “tutti-contro-tutti”, di un cattura la bandiera? No, e c’era da aspettarselo da Kojima-san! La sezione multiplayer mostrata è difficile da inquadrare, in quanto varia a seconda del ruolo ricoperto dal giocatore.

Ogni giocatore avrà la possibilità di gestire una sua base operativa in mezzo all’oceano, potenziandola con vari investimenti su armi ed equipaggiamenti alleati, reclutando truppe e droni di pattuglia, installando telecamere armate e non, oltre ad accumulare le risorse fondamentali allo sviluppo. Dall’altro lato della barricata troviamo un Big Boss pronto ad infiltrarsi, rubare le risorse possedute dal nemico e raggiungere l’obiettivo.

Potremmo classificarla come una partita “guardie e ladri“? Basta cliccare sul video in testa alla news (per cui ringraziamo IGN)  per scoprire di più!