Mario Kart World è senza limiti (ma con tanti gusci) – Provato

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Inizia il viaggio in giro per il mondo!

Siamo davvero pronti per Mario Kart World? È una domanda lecita dopo la “final preview” che si è tenuta negli scorsi giorni per consentire a stampa e creator di dedicare qualche ora a Nintendo Switch 2 e al suo gioco di punta in tempo per il lancio, fissato al 5 giugno 2025 (puoi acquistarlo qui). Perché è evidente che avremo tra le mani qualcosa di più di quanto molti si possano attendere, anche adesso che non siamo ancora in fase di recensione.

È vero, Mario Kart è sempre Mario Kart, ma è dal 2014 (Mario Kart 8 su Wii U) che Nintendo non ci offre un titolo totalmente nuovo per la serie e dopo aver scandito ogni generazione all’insegna di questa o quella innovazione: 4 giocatori con Mario Kart 64, doppio pilota in Double Dash, l’online di Mario Kart DS, le moto di Mario Kart Wii, il glide di Mario Kart 7 e l’antigravità di Mario Kart 8 hanno permesso agli sviluppatori di offrire ogni volta un taglio diverso all’esperienza, che rimaneva comunque familiare ai più.

Mario Kart è sempre Mario Kart

Qual è oggi la pietra di volta di questa nuova esperienza? Con Mario Kart World l’enfasi è sulla parola World, che va a tratteggiare una scala decisamente più ambiziosa rispetto a quanto visto in passato: parti in quarta e prepara gli oggetti più devastanti, perché ora le gare sono cambiate e vanno oltre i confini dei singoli percorsi, premiando improvvisazione nonché creatività e abilità al volante.

Chi ha dato un’occhiata al Nintendo Direct del 17 aprile dedicato al gioco ha potuto apprezzare le prime info dettagliate sul gioco, che hanno tratteggiato una produzione decisamente ambiziosa se messa a confronto con i precedenti capitoli. Il mondo aperto di per sé è già una grandissima occasione per offrire novità ai giocatori, ma l’esperienza ci ha insegnato che non basta l’idea dell’esplorazione libera a fare un buon gioco ed è necessario trovare il giusto compromesso tra design e gameplay.

Con Mario Kart World l’enfasi è sulla parola World, che va a tratteggiare una scala decisamente più ambiziosa rispetto a quanto visto in passato

Mario Kart World fa un primo passo decisamente azzeccato, accogliendo i suoi giocatori in modo del tutto simile al passato: ci sono sempre i gran premi, le sfide con gli amici, l’online, lo split-screen e via dicendo e chiunque volesse immergersi in questa nuova esperienza può farlo senza troppi problemi. Tuffarsi una partita permette di iniziare a prendere confidenza su cosa può essere cambiato e come. E non si parla solo di dettagli.

Con Mario Kart 8 Deluxe e i suoi tanti aggiornamenti, Nintendo ha dato forma a un titolo corsistico praticamente perfetto, che nel tempo si è consolidato nella scena competitiva così come ha conquistato milioni (oltre 65) di giocatori nel mondo. Preciso, reattivo, pulito, onesto e appassionante da padroneggiare, è diventato praticamente La Settimana Enigmistica per i titoli kartistici (si dice così?), inimitabile nella sua qualità ma sempre pronto a vedere nascere imitatori più o meno validi. Non parliamo di competitor, perché non ne esistono letteralmente a causa della natura di esclusiva su Nintendo Switch.

non basta l’idea dell’esplorazione libera a fare un buon gioco ed è necessario trovare il giusto compromesso tra design e gameplay

Può quindi sembrare strano mettersi di nuovo al volante con la memoria muscolare forgiata dal fuoco di mille derapate e gusci rossi per sentire che qualcosa… è cambiato? Già, proprio così: fin dai primi istanti Mario Kart World restituisce una sensazione diversa, più “fisica”, quasi “movimentata” verrebbe da dire. Da un lato si sente la necessità di lavorare di più per controllare la vettura e dall’altro è più semplice rimettersi in corsa dopo un errore o un colpo ricevuto. L’effetto è trasmesso anche a livello visivo, con tutta una nuova serie di animazioni del kart che vanno a enfatizzare elasticità e mobilità dei singoli pezzi.

24 partecipanti! Sono tantissimi!

Ovviamente c’è da fare i conti anche con il rinnovato numero di partecipanti: non è per niente una sciocchezza passare da 12 a 24 veicoli, anzi, verrebbe da dire che da solo questo cambiamento è in grado di “reinventare la ruota” e cambiare il paradigma delle sfide su kart. Inserire così tanti piloti pronti a scatenarsi ha portato inevitabilmente a effettuare dei cambiamenti strutturali come l’allargamento e la semplificazione (apparente) di alcune piste, che non sono stati percepiti unanimemente in modo positivo dal pubblico. Prova alla mano però si capisce come alcuni degli interventi effettuati dal team siano in grado di dissipare molti dei dubbi dei giocatori più affezionati.


L’aumento dei partecipanti in gara è già di per sé un elemento di grande imprevedibilità, perché raddoppia (matematica, eh) il numero di variabili presenti in pista. Aumenta il numero di avversari a cui possiamo prendere la scia o che possono usare oggetti contro di noi, portandoci a prestare molta più attenzione a ciò che ci circonda rispetto al passato (dove la pista diventava focus totale). Anche un rettilineo può diventare adrenalinico tra ostacoli della pista (vetture, creature dispettose, etc.) e la presenza di oggetti dannosi più o meno permanenti (banane, martelli, etc.). Con più avversari sono anche di più coloro che proveranno a rubare gli oggetti utili, quindi competizione sempre accesa.


Tutti benvenuti

Mario Kart World è un gioco eccezionale, ma è anche (ovviamente) un gioco per tutti: oltre 65 milioni di giocatori hanno consumato ogni pista di Mario Kart 8 Deluxe e questo nuovo capitolo non vuole lasciare indietro nessuno. Tornano infatti gli aiuti su sterzata e accelerazione nonché i controlli con i sensori di movimento. L’esperienza inoltre è davvero molto semplice da gestire.


Prima di parlare di come si inserisca l’open world in questo contesto, parlerei della verticalità: la grande novità del gameplay di Mario Kart World risiede nel “salto caricato”, una nuova tecnica che si può attivare premendo il tasto della derapata (R/ZR) mentre si tiene la levetta dello sterzo in posizione neutra: una volta completata l’animazione del fumo e delle scintille il salto è pronto ed è possibile usarlo per scavalcare nemici e oggetti, nonché saltare per agganciarsi alle superfici “grindabili” (a la Tony Hawk) o correre sulle pareti senza il bisogno dell’antigravità.


Padroneggiare la tecnica è fondamentale a dir poco, perché consente di esplorare la nuova verticalità offerta da alcuni percorsi: non parliamo infatti delle solite scorciatoie, ma di vere e proprie sequenze di “skill” da inanellare per salire in altezza di 1, 2 o anche 3 livelli e più (a seconda della corsa) rispetto alla pista “base”, creando una varietà di situazioni e di stili di guida che si intrecciano in un meraviglioso caos di 24 partecipanti. Come dicevamo, quindi, le piste più larghe e meno articolate portano solo all’apparenza a una semplificazione visto che a conti fatti c’è stata una crescita consistente delle possibilità offerte.


Non solo muri

Il numero di novità presenti in Mario Kart World è davvero enorme e tra queste troviamo anche (finalmente) la possibilità di guidare sull’acqua: in passato l’H2O non è certo stato un problema, in quanto i personaggi potevano anche immergersi in toto e scoprire le piste sommerse. A questo giro, però, si sta sopra il livello del mare: pronti a nuove battaglie?


Ma non si tratta solo di “open world” e piste allargate: Mario Kart World cambia anche nella “sequenzialità” con cui vengono proposte le gare, che vanno a comporre dei veri e propri tour attraverso la (vasta) mappa di gioco. L’esempio più lampante è il primissimo gran premio, il Trofeo Fungo, che inizia in classico percorso da giri multipli per poi portare attraverso strade di collegamento fino all’Astroparco di DK, una pista sequenziale che, dopo aver tagliato il traguardo, ci rimanda in planata nel mondo aperto.

La modalità Sfida consente di sfruttare al meglio questa nuova struttura, permettendo al giocatore di personalizzare il proprio “Tour” preferito concatenando tanti percorsi di transizione (praticamente una versione ancora più articolata dei sistemi di progressione a bivi di Out-Run o Starfox) o pescando a piacere tra circuiti e strade di collegamento per comporre a piacere una esperienza classica o una più innovativa.


L’innovazione non finisce qui però, perché dal menù di gioco è sufficiente premere “+” per accedere alla Corsa Libera, la modalità che consente di esplorare il mondo aperto alla ricerca di segreti, percorsi, collezionabili e prove di abilità. La sensazione di libertà che si prova, anche grazie al viaggio rapido che permette di spostarsi al volo da un’area all’altra e/o prendere il controllo dei personaggi sparsi per la mappa, è davvero enorme e non si traduce in un entusiasmo fine a sé stesso.

La sensazione di libertà che si prova è davvero enorme e non si traduce in un entusiasmo fine a sé stesso

Esplorare il mondo infatti non solo permette di prendere confidenza con bivi, scorciatoie e segreti, ma anche di andare alla ricerca dei classici “Interruttori P” di colore blu, che nei platform dedicati al baffuto idraulico nascondevano interessanti segreti. Qui celano l’accesso a delle prove di abilità di vario tipo, tendenzialmente sempre in lotta contro il tempo, che richiedono di cambiare approccio: che si tratti di raccogliere monete ed evitare NPC, raggiungere un traguardo, volare (sì, volare) o perfino diventare degli UFO per rapire delle mucche (non scherzo), ce n’è davvero per tutti i gusti.


Queste prove sono davvero tantissime, nell’ordine delle centinaia (non è possibile rivelare il totale), e offrono un cambio di ritmo davvero apprezzatissimo. Superare con successo queste prove permette di ottenere adesivi speciali dedicati (che possono rappresentare la lista obiettivi da completare) e offre l’occasione di sperimentare. Oltre a momenti che ricordano Pilotwings e le sue prove di abilità, gli Interruttori P a volte nascondono citazioni a percorsi classici dell’era Super Nintendo. Aprite gli occhi, potrebbero essere ovunque!


Acchiappali tutti!

Mario Kart World nasconde nel suo mondo tanti nuovi costumi per i personaggi: per sbloccarli basta visitare (in gara o in corsa libera) i chioschi in giro per le strade e recuperare il “sacchetto da take away” che nasconde una prelibatezza culinaria. Basta mangiarla per ottenere il costume: è tempo di partire per un tour culinario!


Si è trovato ovviamente il tempo anche per riscoprire la bellezza della sfida “gomito a gomito” grazie allo split screen a 4 giocatori: sia in modalità Gran Premio che nell’intramontabile Battaglia (con tanto di palloncini), le occasioni per darsi addosso (sportivamente) sono state tante. Tocca però un piccolo compromesso: per giocare in quattro sullo stesso schermo il framerate viene scalato da 60fps a 30fps, pur senza sacrifici sulla risoluzione. Tra l’altro, incredibile ma vero, in Mario Kart World per Nintendo Switch 2 è possibile giocare in 4 e in split-screen in modalità Tavolo, sfruttando il capiente schermo da 7,9”.

Altra chicca? Grazie alla nuova Telecamera di Nintendo Switch 2 è possibile inserire il proprio volto in-game e tenere sott’occhio l’espressione dei nostri rivali. In giocatore singolo la camera riesce ad eseguire il face-tracking, in multi bisogna dedicare qualche istante per configurare dimensione e posizione delle inquadrature. Detta così non sembra chissà cosa, ma dal vivo la follia ha conquistato tutti.


Un ultimo momento di gioco è stato dedicato alla modalità Sopravvivenza, altra novità di Mario Kart World. Prendendo spunto dai recenti giochi online (e anche dalle ultime sperimentazioni di Nintendo), nella modalità Sopravvivenza si corre lungo un Tour piuttosto “corposo”, composto da 6 piste/sezioni diverse, e a ogni checkpoint vengono eliminati gli ultimi 4 in classifica. Crudele, crudelissimo, ma anche strepitosamente divertente!

Il gioco è divertentissimo e il numero di novità introdotte è quasi senza senso per quanto sono numerose ed efficaci al tempo stesso.

Giocabile sia in singolo contro la CPU che in modalità LAN o Online, Sopravvivenza è davvero irresistibile e potrebbe diventare la modalità più giocata in assoluto se si saprà fornire un bel ritmo di costante reinserimento in una nuova partita (anche e soprattutto per chi perde subito). La corsa continua ed estremamente lunga crea un effetto endurance atipico per la serie, ma al tempo stesso risulta davvero adrenalinica!


Che altro dire di questa Final Preview di Mario Kart World? Beh, il gioco arriverà presto, prestissimo, e potremo godercelo a pieni fra soli 2 giorni (ovviamente vi aspettiamo online sul canale twitch.tv/gamestopit per le gare di inaugurazione), ma nonostante l’attesa sia minima è davvero difficile contenere l’entusiasmo. Il gioco è divertentissimo e il numero di novità introdotte è quasi senza senso per quanto sono numerose ed efficaci al tempo stesso.

Mario Kart World è divertente e fresco, originale più di altri episodi, e sembra stia prendendo molto sul serio il suo ruolo di gioco di lancio per Nintendo Switch 2. Come showcase tecnico ci siamo alla grande, con una granitica grafica 4K / 60fps che splende grazie al supporto all’HDR (alcuni scenari sono davvero eccezionali), la cui resa dei colori accesi può risultare superiore perfino alle rappresentazioni in grafica realistica a cui siamo abituati su altre piattaforme. Potere della direzione artistica e della gestione oculata delle risorse, verrebbe da dire.

Vero, non abbiamo ancora il gioco completo, eppure un’idea su quello che ci attende non è così complicato farsela, al netto di tutte le sorprese che potrebbe averci celato Nintendo. Le prove legate agli Interruttori P sono solo una parte dei tanti segreti incastonati tra pixel e poligoni e sono sicuro che, oltre a divertire da matti, scateneranno la voglia di completismo di tantissimi giocatori, che potranno dedicarsi a collezionare costumi, personaggi, sfidare gli amici, gareggiare online e… scoprire dove hanno ficcato il Trofeo Speciale! Ci vediamo in pista!

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