Demon Slave

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Manganalisi di Demon Slave 1 – Planet Manga

Erotismo, demoni e supereroine.

Demon Slave

Okay, quello di cui sto per parlare è un manga davvero… particolare. Sostanzialmente c’è un invasione di mostri, c’è un corpo d’élite di combattenti, e un ragazzo per diventare un’eroe diventa lo schiavo di una bellissima e letale soldatessa. Sembra tutto assurdo? E se vi dicessi che in questo mondo fittizio solo le donne possono avere i superpoteri e che il nostro eroe è anche un discreto pervertito?

Ho catturato la vostra attenzione?

Mato Seihei no Slave (魔都精兵のスレイブ: Mato Seihei no Sureibu) ovvero “Schiavo delle truppe d’élite della capitale” è il titolo originale di Demon Slave, scritto da Takahiro (il maestro dietro Agame ga Kill!) e illustrato da Youhei Takemura, serializzato dal 2019 sulle pagine digitali di Shōnen Jump+. Con delle premesse come quelle che vi ho riportato sopra, è chiaro che questo manga abbia riscosso un discreto successo fra gli otaku giapponesi e non solo. La particolare ironia di Demon Slave, mista a scene d’azione esaltanti e a un bel po’ di erotismo ha fatto sì che le vicende narrate nei Tankōbon si trasformino presto in un anime (il quale sarà curato da Seven Arc, gli stessi di Blue Period). Ma partiamo dall’inizio!

Demon Slave


Dettagli tecnici

Prodotto: Demon Slave 1
Editore: Panini Comics/Planet Manga
Edizione: Brossurato
Autore:
Takahiro/Yohei Takemura
Pagine: 200
Formato: 11,5×17,5 cm, b/n
Data d’uscita: 10/03/2022
Prezzo ufficiale: 1,00 €

La Manganalisi di Demon Slave 1 è stata realizzata grazie al gentile supporto di Panini Comics


Analisi ed impressioni

Non so bene come iniziare a parlarvi di Demon Slave, quindi partirò dall’incipit: nel 2020 c’è stato un evento extradimensionale, una sorta di invasione da un altro mondo. Questa dimensione parallela è chiamata Mato, ed è piena di demoni e mostri vari (Shuki) che minacciano costantemente il nostro mondo. Nonostante questa orribile vicenda, il Mato contiene anche una risorsa inaspettata e potentissima: una sorta di frutto magico chiamato Momo (che ricorda una pesca), che è in grado di conferire superpoteri dalla forza estrema a chiunque lo mangi. O meglio, a qualunque donna lo mangi, perché gli uomini non sono in grado di ottenere alcun beneficio dalle Momo. La società quindi cambia drasticamente, con le donne che sostituiscono gli uomini nelle posizioni apicali di società e stati.

Viene istituito un corpo ammazzademoni ufficiale di stato, composto dalle ragazze più forti e potenti, in grado di sgominare da sole qualsiasi minaccia Shuki. Queste sono dette Matoi.

Demon Slave

Facciamo quindi la conoscenza del nostro protagonista, Yuki Wakura, un ragazzo all’apparenza semplice, estremamente versato nelle discipline domestiche come cucito, cucina e pulizia. Yuki si ritrova per caso infilato in un portale Mato, alla mercé di spietati Shuki. Incredibilmente viene salvato da Kyoka, il comandante di un reggimento di Matoi che ha un potere incredibile: quello di schiavizzare una creatura e di usare il suo potere interiore. Per salvare Yuki, decide di trasformarlo nel suo schiavo, scoprendo però che il nostro protagonista ha una forza interiore incredibile ed è in grado di trasformarsi in una sorta di bestia dalla capacità pazzesche.

Tutto bene, se non fosse che dopo aver combattuto, la padrona dello schiavo è tenuto a ricompensarlo. Come? Beh, con qualcosa che lo schiavo desidera inconsciamente… Sapete già dove andrà a parare questa storia, vero?

Demon Slave

Yuki diventa quindi lo schiavo ufficiale della settima mabotai, il corpo d’élite capitanato da Kyoka. Trasferitosi nella “caserma”, dovrà svolgere tutti i compiti a lui richiesti, come cucinare e tenere in ordine ogni cosa. In più dovrà convivere con altre bellissime e letali ragazze… Il resto scopritelo voi, anche se probabilmente avete già chiaro l’evolversi di questa storia.

Demon Slave


Uno sguardo all’edizione

Demon Slave 1 si presenta in un’edizione brossurata, senza sovracopertina. Interessante la presenza di una “Price cut Edition” dal moderatissimo costo di un euro, ottimo incentivo per iniziare questa bizzarra storia! Comunque sia, la copertina presenta una coloratissima illustrazione di Kyoka, comandante della settima mabotai, in primo piano.

Demon Slave

L’intera opera è in bianco e nero, con la classica qualità che abbiamo apprezzato più in generale nei manga giapponesi. Lo stile dei disegni è preciso, pulito e anche anatomicamente interessante.

Il tankōbon di Demon Slave 1 è composto da 200 pagine stampate su una carta resistente ma “standard” rispetto ai manga classici.

Demon Slave

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Cosa ne pensa il Nerd-O-Meter?

Demon Slave 1 è un manga molto divertente, con le solite meccaniche da harem giapponese condite un po’ di battaglie epiche e tanto erotismo. Rappresenta una lettura estremamente leggera e forse anche un po’ ecchi, in grado di strapparvi qualche risata. Le vicende seguono Yuki nella sua vita di tutti i giorni con le avvenenti soldatesse, tutte fortissime e, alla fine, interessate a lui, in un modo o nell’altro.

Non so bene cosa dire d’altro su questo manga sopra le righe: saprà divertirvi, ma se siete particolarmente affezionati al pudore o non gradite le premesse sopracitate, Demon Slave non farà per voi. Consigliato agli/alle amanti dei manga divertenti con un pizzico di erotismo.

Per maggiori informazioni su Demon Slave 1 vi rimando al sito ufficiale.

Demon Slave


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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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