Lollipop Chainsaw – La Recensione

Lollipop Chainsaw – La Recensione

Dopo aver giocato nei panni di burberi ammazza-zombie, corpi speciali, fotografi e motociclisti alle prese con i senza-cervello più amati dal mondo del cinema e da quello videoludico, finalmente anche l’occhio ha avuto la sua parte grazie alla provocante Juliet Starling, la classica cheerleader con un segreto da nascondere e un fidanzato decapitato da proteggere. Le visioni del folle Suda51, la mente dietro capolavori del calibro di Killer7 e No More Heroes, unite allo stile di James Gunn e alla supervisione di Warner Bros. Interactive Entertainment, prendono vita in un action decisamente fuori dagli schemi…sarà davvero così divertente tornare a fracassare teste vuote e membra in putrefazione?

Lo ameranno: gli amanti degli zombie, di Romero e delle produzioni di Suda51
Lo odieranno: i puristi del genere zombie, soprattutto quelli pieni di carie e nemici della zuccherosità
E’ simile a: No More Heroes, God of War, Ninja Gaiden

Titolo: Lollipop Chainsaw
Piattaforma: Xbox 360 / PS3
Sviluppatore: Grasshopper Manufacture
Publisher: Warner Bros. Interactive Entertainment
Giocatori: 1
Online: Classifiche
Lingua : Italiano (Testi) / Inglese (Parlato)

Juliet è così ammiccante che uno dei primi obiettivi/trofei che otterrete vi imbarazzerà non poco!

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STORYBOARD

Il 18esimo compleanno è fondamentale per ogni adolescente europeo,in particolare quello italiano. Indipendentemente dal genere di appartenenza, rappresenta una delle tante pietre miliari che costeggiano la strada della vita, in quanto raggiungimento della maggiore età, con tutte le relative conseguenze (positive o negative che siano). Per i teenagers americani è un po’ diverso: la patente puoi prenderla a 16 anni, ma dovrai aspettare 21 anni per la tua prima birra.

Per la bellissima e squinternata Juliet Starling sembra un giorno come tanti, uno di quelli in cui la tua vita da cacciatore di zombie continua ad essere tenuta segreta da pon-pon, balli, gonne vertiginose e drammi adolescenziali con un coefficiente d’importanza pari a quello di un secchio di cemento…fino a che il suo amorevole ragazzo, Nick, non viene assalito da un manipolo di zombie e morso, sacrificandosi per lei. La nostra cheerleader preferita non sembra però aver perso le speranze e sfruttando la sua esperienza nel settore, sa che l’unico modo per permettere al suo boyfriend di sopravvivere, preservando la sua umanità, è quello di…mozzargli la testa!

Lo scopo di Juliet sarà quello di capire da dove provengano tutti quei non-morti e perché hanno preso di mira proprio la San Romero High School (uno dei tanti richiami al buon George, padre dell’horror moderno e grandissima fonte d’ispirazione per Suda51 e il team). Forte dell’aiuto del Sensei Morikawa e della folle famiglia (dalle chiamate della mamma, sempre fuori luogo e nei momenti meno opportuni, alle apparizioni delle sorelle), guideremo la nostra Juliet nelle varie zone del college in una trama decisamente fuori dagli schemi, dal tono esplicito ed adulto, ma anche demenziale e profondamente caricaturale, piena di battute esilaranti, black humor tagliente e mai banale e momenti puramente nonsense!

Può un emo traumatizzato invocare orrori che neanche Lovecraft in persona riuscirebbe a concepire?

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GAMEPLAY

Prendete tonnellate di lecca-lecca per ricaricare l’energia. Aggiungete qualche motosega coloratissima. Dosateli con parolacce, cliché tipicamente collegiali e affidate la cinepresa a George Romero dopo una maratona di tutti gli American Pie esistenti…il tutto da applicare su una classicissima base action. Cuocere nell’intestino tenue di Suda51 per pochi minuti ed eccovi un’insana partita a Lollipop Chainsaw! L’intero gameplay è basato sul massacrare nella maniera più creativa le numerose tipologie di zombie che ci troveremo tra i piedi, grazie ai pon-pon e alla motosega di Juliet che ci permetteranno di sfoggiare numerosissime combo, molte delle quali acquistabili dagli store online chop2shop.zom (ai quali avremo accesso grazie ai terminali sparsi per le location) così come power-up per aumentare forza e vita, vestiti e brani.

Medaglie d’oro e di platino saranno la valuta del gioco, lasciate sia dai singoli nemici che dalla Caccia Scintillante, combo speciali ottenibili decapitando 3 o più nemici contemporaneamente, mentre dei punti (in stile Arcade) verranno totalizzati andando poi ad influenzare la pagella di fine capitolo (e se superati, otterremo premi speciali dal padre di Juliet). I tasti sono associati ai vari tipi di fendenti, con colpi bassi utili per mozzare le gambe dei nemici e rallentarli, colpi centrali per mozzare le braccia, e alti per tagliare direttamente la testa al tor…ehm, allo zombie, enfatizzati dalla Modalità Stella (attivabile con RT/R2), sorta di “estasi bellica” in cui la nostra eroina sarà ancor più devastante.

I fan di Suda51, una delle fervide menti dietro questo progetto, si chiederanno dove si nasconde il folle tocco del loro game designer preferito. Ovviamente, ogni singolo elemento di contorno al gameplay è decisamente “non convenzionale” e degno delle visioni tipiche del buon Goichi, per quanto forzate e meno naturali rispetto ai precedenti capolavori ma non per questo meno divertenti: la “yankeezzazione” del team Grasshopper in questo titolo infatti, dovuta anche al tocco del regista James Gunn o comunque all’input di matrice stelle e strisce di molti membri del team, non va minimamente ad intaccare l’estro di Suda, il quale sembra spesso premere l’acceleratore e risultando più grottesco che visionario, o meglio, più “redneck” che “hippie sotto acido”.

In ogni caso la noia che solitamente pervade la gran parte dei giochi del genere, dovuta ad un continuo “ammazza, taglia, squarta, vai avanti”, non sembra voler mettere piede in Lollipop Chainsaw, grazie a decine di momenti assolutamente folli, minigiochi assurdi e divertenti sezioni di quick-time-event sempre varie. Dallo zombie-basket (in cui faremo canestro mozzando più teste possibili) al baseball-zombie, fino al palo da lap-dance, con il quale potremo ammazzare decine di nemici con la nostra motosega, passando per le sezioni di gameplay in cui sfrutteremo Nick (attivabile come una roulette, con vari attacchi disponibili, o in specifiche sezioni in cui un corpo blu decapitato, colpito da un incantesimo, ci permetterà di ripossederlo e sfruttare la forza bruta per aprire nuovi varchi), saremo costantemente impegnati in questi esilaranti passatempi che in più di un’occasione vi faranno dubitare della sanità mentale degli sviluppatori, strappandovi più di una risata. Io stesso, nonostante sia ormai abituato alle follie di Suda e co, ancora non riesco a riprendermi da alcune delle loro trovate, di cui non voglio parlare nello specifico per non rovinarvi la sorpresa! Non mancheranno anche momenti “sparatutto”, grazie ad uno degli upgrade della nostra arma, utile in vari frangenti, sezioni “racing” offerte da una sorta di turbo presente nella motosega, o sopravvissuti da salvare, i quali ci ringrazieranno con spinti commenti su Juliet e confessioni imbarazzanti.

A coronare il tutto ci pensano i folli boss di fine livello (già mostrati in più di un trailer prima dell’uscita), ognuno appartenente ad uno specifico genere musicale (il mio preferito è ovviamente il vichingo black metaller) e in grado di offrire combattimenti non troppo complessi ma vari ed appaganti, così come i mini-boss, ognuno dotato di una sua personalità. Insomma, di carne al fuoco ce n’è in abbondanza, condita dal (poco) sale in zucca di Suda51 e del suo team di freaks, sempre in grado di offrire esperienze fuori dal comune tanto nell’aspetto tecnico che in quello puramente ludico!

La fida motosega di Juliet avrà numerosi ed esilaranti utilizzi

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GRAPHIC & SOUND

Il motore di Shadows of the Damned torna impreziosito da un tocco di cel-shading fumettoso che, unito ai colori brillanti e alle esplosioni di luci, cuori e arcobaleni, dona a Lollipop Chainsaw uno stile particolare e piacevole. A livello prettamente tecnico ci sono lievi sbavature che possono risultare sgradevoli ad un occhio particolarmente attento, con qualche problemino con l’interazione con l’ambiente, non sempre convincente, così come con i nemici, che perdono gli arti in maniera poco credibile. Legnosità anche nelle animazioni, con una Juliet scattante ma un po’ rigida quando attacca, incertezze assenti comunque nel framerate, il quale rimane costante anche nei momenti più concitati.

Dettagli che passano in secondo piano nelle overdose di colori dei personaggi, tutti ben realizzati sia tecnicamente che artisticamente, con nemici originali e assurdi, boss ultra-caratterizzati e protagonisti dotati di carisma e spiccatissimo senso dell’umorismo. Lo stile assurdo del gioco spazia dai caricamenti agli stessi menù dalla forte impronta fumettistica, alla mappa e alle animazioni legate alle mosse speciali, il tutto corredato da una colonna sonora ricercata e fuori dagli schemi: si passa dal metal più cruento al punk-rock più scanzonato, passando per influenze psichedeliche e classici brani da college americano, ma non mancherà ovviamente la mitica “Lollipop” delle Chordettes! Solo qualche location non spicca per originalità, ma per il resto anche dal punto di vista artistico siamo ai soliti livelli degni di Suda51 e dei suoi commilitoni! Menzione a parte per l’IA, di buonissimo livello, con mostri spesso agguerriti e astuti, nonostante l’assenza di cervello!

Originale anche nella coloratissima grafica!

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ONLINE & REPLAY

Circa 8 ore serviranno per esplorare la San Romero High School e debellare il male che l’ha colpita a suon di combo letali ed epici scontri. La mancanza di un comparto online si sente, con solo una semplice modalità “Classifica” in grado di estendere la non titanica longevità del titolo, che ci spronerà a rigiocare i vari livelli con lo scopo di ottenere il punteggio più alto rispetto ai giocatori di tutto il mondo, ad un livello di difficoltà più elevato rispetto alla classica modalità storia. Come difficoltà il titolo è ben bilanciato, con solo qualche momento frustrante dovuto ad una eccessiva superiorità dei nemici o uno dei rari momenti in cui la buona telecamera diventa incontrollabile, ma per ottenere una A dovremo dare il meglio di noi stessi. In compenso il tentare di sbloccare i numerosi (e attillatissimi) costumi di Juliet ci porterà via non poco tempo!

'Cause this is thriller, thriller afternoon!

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IN CONCLUSIONE

Suda51 è tornato con l’ennesimo titolo in grado di far parlare di sé, tanto per la qualità che per le tematiche trattate, dal contenuto decisamente “adulto”. Avevamo bisogno di un nuovo titolo con zombie da squartare? Probabilmente no, data l’invasione di titoli degli ultimi anni, ma uno con la spensieratezza e la follia pura di Lollipop Chainsaw è certamente ben accetto. Decapitazioni a suon di pon-pon e motosega, gonne e curve al vento, battute e doppi sensi da bettola, brani tostissimi e da headbanging, riferimenti alle produzioni di Suda51 e al cinema horror in generale, il tutto concentrato in botte da orbi, lecca-lecca da gustare e uno stile grafico originale e “caramelloso”. Solo qualche piccola sbavatura tecnica e una rigiocabilità non elevata minano un prodotto fuori dal comune e in grado di portare ilarità e follia nelle vostre console che parte da un’idea abbastanza scontata e un genere standard, arricchiti però da tanti elementi assurdi e divertenti. Suda is back!

Grumi e odore putrescente infestano i tuoi vestiti? Prova Zom Be-gone! Jessica Nigri/ Juliet Starling Approved!

 

Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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