LEGO Brawls – Recensione

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Prendersi a botte, fino a farsi a pezzi. Letteralmente.

LEGO Brawls – Recensione
Lego Brawls Recensione
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LEGO ha deciso di approdare nel mondo dei picchiaduro, più precisamente in quello dei brawler, i giochi che si ispirano (chiaramente) alla magnum opus di Masahiro Sakurai, Super. Smash Bros. Per raggiungere questo nuovo obiettivo, l’azienda danese si è servita di Red Games e di Bandai Namco, che hanno creato LEGO Brawls (che potete acquistare sullo shop online di GameStop), un nuovo titolo estremamente diverso dai lavori di TT Games e incentrato quasi esclusivamente sulle meccaniche picchiaduro con qualche elemento da action/platformer a squadre. Detta così sembra una cosa molto complessa; in realtà LEGO Brawls è un titolo estremamente semplice, pensato per una fruizione ampia e variegata che comprenda un range di età che che possa essere il più vasto possibile.

LEGO Brawls ha quindi diversi punti in comune con Smash Bros. anche se si differenzia dal lavoro di Nintendo grazie ad alcune scelte di game design che hanno introdotto elementi provenienti da altri generi, primo fra tutti l’elemento più “caotico” del multiplayer a squadre. Ma partiamo dall’inizio: uscito originariamente su Apple Arcade, la piattaforma gaming di Cupertino, LEGO Brawls arriva da poco su console e PC Windows. A dargli i natali è Red Games, un’azienda specializzata in giochi per i più piccoli, che ha al suo attivo decine di titoli “family-friendly”, decisamente adatti al target di riferimento di LEGO. Dopo un breve periodo di beta testing, LEGO Brawls ha ufficialmente debuttato anche per il grande pubblico. Come è andata la prova con il picchiaduro a base di mattoncini danesi?

LEGO Brawls

A volte ricorda molto il titolo di Nintendo.

Il primo approccio con LEGO Brawls riguarda (chiaramente) l’editor dei personaggi. C’è una moltitudine di accessori, vestiti, espressioni e gadget da usare per arricchire e rendere unica la nostra minifigure LEGO. Questa parte è decisamente ben realizzata e divertente: navigando in un menù che ricorda molto da vicino le istruzioni LEGO di montaggio presenti nelle scatole dei mattoncini danesi, riusciremo con pochi e semplici step a creare un personaggio unico che non vede l’ora di unirsi alla mischia di LEGO Brawls. A proposito di quest’ultima affermazione, le arene di LEGO Brawls (si, perché di arene si trattano) sono composte da piattaforme che spaziano su diversi livelli. Il gioco è dominato dalla necessità di controllare un punto specifico, solitamente centrale, da parte di una delle due squadre partecipanti. Come avrete facilmente già intuito, si tratta di una meccanica più simile a giochi MOBA come DotA 2 o LoL piuttosto che una feature vista in Smash Bros. Red Games ha voluto così introdurre un altro elemento di differenziazione dal gigante di Nintendo al suo LEGO Brawls, il quale acquisisce così un po’ più di personalità e appare più come una interessante variante di genere che non come un clone di un capolavoro famoso.

LEGO Brawls è un titolo estremamente semplice.

Per vincere la partita, il nostro team dovrà mantenere il controllo della zona contesa per più tempo possibile, prima che un sonoro conto alla rovescia determini la conclusione del match in corso. Per arrivare alla vittoria, la squadra dovrà armarsi di sana determinazione e dedicarsi a un button smashing sfrenato per riempire di botte gli avversari e mantenere il dominio sulla zona contesa. Il che sembra più facile a dirsi che a farsi, perché le piattaforme delle varie arene contengono vari potenziamenti sparsi in giro, costringendoci a un po’ di esplorazione in salsa platform per arrivare ad avere più munizioni al nostro arsenale ed essere più competitivi per lo scontro con gli avversari. I power-up sono estremamente simpatici e ricalcano perfettamente lo stile iconico (e ironico) di LEGO: pistole laser, boombox anni ’80, spara-torte, pesci in faccia e chi più ne ha più ne metta.

LEGO Brawls

Quello che ci si aspetta da un editor LEGO.

Chiaramente vincendo match e completando le sfide possiamo sbloccare nuovi elementi per personalizzare le nostre minifigure e provare nuove ambientazioni tratte dai più disparati mondi di LEGO. Attenzione però: sono presenti solo mondi tratti da IP proprietarie LEGO come Ninjago, non vi aspettate di vedere LEGO Star Wars o la vasta gamma di mondi vista in LEGO Dimensions. La battaglia a squadre coinvolge otto giocatori (due squadre da quattro) che dovranno utilizzare al meglio le risorse offerte dall’arena e menare le mani nel modo più ignorante possibili. Tenete conto che i comandi di LEGO Brawls sono estremamente minimali: salti, cambi di direzione, attacchi base. Non vi aspettate la complessità né la profondità del lavoro di Masahiro Sakurai; dopotutto questo gioco nasce come titolo mobile per un target di età che va dai tre anni in su.

Button smashing sfrenato

Onestamente, non ho visto moltissimi player connessi durante la prova online, ma i match mi sono comunque sembrati puliti e senza lag, cosa decisamente importante in un titolo frenetico e “casinista” come LEGO Brawls. Il problema principale del titolo di Red Games riguarda però la ripetitività: alla lunga, match dopo match ci troveremo più o meno sempre nelle stesse situazioni, con ben pochi stimoli e tutti principalmente legati allo sblocco di potenziamenti e ambientazioni. Inizialmente, l’offerta di LEGO Brawls è abbastanza ricca per tenerci impegnati una decina di ore, ma gli sviluppatori dovranno decidere se continuare a supportare il titolo per aumentarne la longevità (e la popolarità). 

LEGO Brawls

Alcuni momenti sono davvero caotici.

La colonna sonora è nella norma e non spicca di certo per brani memorabili, tuttavia fa il suo mestiere regalandoci brani allegri con qualche (piccolo) tocco di epicità per rendere i match ancora più coinvolgenti. Il comparto grafico è estremamente semplice, gradevole e in linea con i giochi LEGO del passato recente. Non con gli ultimi lavori di TT Games però, dato che questi sono decisamente più ricchi di dettagli (vedi LEGO Star Wars: The Skywalker Saga) e meglio realizzati.

Conclusioni

LEGO Brawls è un gioco che non è facile incasellare in un genere definito: non è una copia di Smash Bros, anche se deve molto al suo illustre predecessore; non è nemmeno un platform, anche se ne condivide gli elementi e non è un MOBA, nonostante abbia un’area centrale da conquistare. L’amalgama di Red Games è un ibrido interessante, ma che non riesce a convincere in quanto a profondità e longevità.

LEGO Brawls sicuramente divertirà i giovanissimi (e i fan di LEGO) con meccaniche semplici e divertenti power-up, ma il giocatore più smaliziato rischia di trovare alcuni elementi piuttosto ripetitivi. Resta da vedere come lo studio di sviluppo supporterà (o meno) la sua creatura.

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Good

  • Comandi semplici e intuitivi
  • Elevata personalizzazione della minifigure
  • Ambientazioni riconoscibili e divertenti

Bad

  • Tende a essere ripetitivo
  • Graficamente non raggiunge i livelli di Skywalker Saga
7

Niente male

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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