Le 10 cose che ricorderemo del 2017 (videoludico)

Tra risate e momenti cupi, il meglio dell'anno che sta per concludersi

Le 10 cose che ricorderemo del 2017 (videoludico)

Il 2017 è stato sicuramente un anno da incorniciare per il mondo dei videogiochi. Probabilmente questa industria ha vissuto una sorta di seconda giovinezza grazie allo sforzo congiunto di sviluppatori, publisher e produttori. Certo, c’è stata anche qualche nota negativa, ma alla fine i periodi di up and down si compensano (quasi) sempre.

Al di là della qualità dei titoli, dei nuovi hardware e della passione che trasuda dagli addetti ai lavori, anche nel 2017 ci sono stati degli avvenimenti davvero indimenticabili che hanno scosso le fondamenta di questo mondo bellissimo e affascinante che sono i videogiochi. Sarebbe stato davvero bello riportarveli tutti quanti, ma alla fine abbiamo deciso di limitarci ad elencarvene 10.

Cosa troverete dunque in questo articolo? Alcuni degli avvenimenti che hanno segnato in qualche modo quest’anno videoludico. Momenti creati dai fan che sono diventati “virali”, momenti negativi, reaction inattese e molto altro. Mettetevi comodi, prendete una fetta di pandoro e una tazza di latte e buttatevi a capofitto in questo recap dei 10 migliori momenti del mondo dei videogiochi di questo 2017!


La difficoltà culto di Cuphead

Non potevamo non aprire questa classifica con Cuphead. Il geniale run ‘n’ gun di Studio MDHR si è guadagnato, meritatamente, un posto speciale nel cuore dei giocatori. Oltre allo stile grafico e alla direzione artistica, il gioco Xbox One e PC ha fatto tanto rumore soprattutto per la difficoltà. L’elevato numero di oggetti a schermo presenti durante le boss fight, unito alla precisione millimetrica per superare ogni fase dei combattimenti e i livelli simil platform hanno letteralmente creato un vero e proprio fenomeno di culto tra i giocatori, generando reaction al limite del surreale. Non ci credete? Guardate la compilation di clip che trovate subito qui in basso.


La presentazione di Nintendo Switch

Il 2017 si è aperto con una novità davvero importante. Parliamo della presentazione di Nintendo Switch, la nuova console della casa di Kyoto. Dopo lunghissimi anni di silenzio, interrotti brevemente nel 2016 grazie ad un breve teaser della nuova console, i dirigenti e i creativi di Nintendo si sono presentati sul palco di un gigantesco edificio di Tokyo per mostrare al mondo la loro nuova creatura. Una presentazione davvero bellissima, che ha snocciolato tutti i dettagli più importanti di Switch, mettendo in mostra i muscoli con alcuni giochi che sarebbero poi usciti da lì nel corso dell’anno. Tra questi, ovviamente, ricordiamo Super Mario Odyssey, Xenoblade Chronicles 2, Splatoon 2 ed ARMS. Fidatevi: ci metteremo la firma per avere ogni anno, a gennaio, presentazioni di questo genere.


Il lato oscuro di NeoGAF

A ottobre del 2017, l’intero star system di Hollywood è crollato in una frazione di secondo. Un famoso produttore è stato accusato di vere e proprie violenze sessuali e questo è bastato ad aprire un vaso di Pandora che all’interno custodiva pura malvagità. E mentre uno dei pilastri dell’industria dell’intrattenimento si sgretolava, un altro si sarebbe rotto per sempre.

Parliamo, ovviamente, dello scandalo delle molestie sessuali che ha coinvolto l’attuale proprietario di NeoGAF, Tyler Malka. Nel giro di 24 ore dalle accuse, il forum più importante dedicato al mondo dei videogiochi è stato messo in lockdown e poi riaperto, ma senza praticamente più nessuno. Mentre sono emersi i dettagli delle vicende che avevano come “protagonista” Malka, tanti utenti e colonne portanti della board hanno risposto e creato un nuovo porto sicuro. Oggi NeoGAF è più una creatura morente che aspetta la sua “fine”, invece di un ritrovo per videogiocatori e per l’industry.


La chiusura di Visceral Games

Dall’oggi al domani, Electronic Arts ha deciso di chiudere Visceral Games. Tutto è successo in una fredda notte di ottobre, quando dal nulla il publisher californiano ha annunciato lo smantellamento dello studio che ha dato i natali ai franchise di Dante’s Inferno e Dead Space.

Non possiamo sapere i motivi che hanno comportato alla chiusura del team di sviluppo, ma dal comunicato di EA appare chiaro che il gioco di Star Wars in sviluppo oramai da diversi anni presso gli studi avesse preso una piega poco gradita al publisher. Dopo lo smantellamento degli studi, tutti gli asset sono stati trasferiti ad altri studi interni e ci vorrà ancora un bel po’ di tempo prima di dare uno sguardo al nuovo gioco di Guerre Stellari, ma sicuramente il punto focale non è tanto l’abbandono e la trasformazione del progetto, ma il vuoto incolmabile che Visceral Games ha lasciato in questo mondo frenetico e in costante cambiamenti

Bonus: le microtransazioni in Star Wars Battlefront II

Poche settimane dopo la chiusura di Visceral Games, Electronic Arts è tornata sotto l’occhio del ciclone a causa dell’inserimento in Star Wars Battlefront II di loot boxes e microtransazioni in grado di sbilanciare, secondo i più, il gameplay del gioco. A seguito delle reazioni negative da parte del pubblico, il tutto è stato eliminato (sembrerebbe dopo una chiamata di Disney) e riproposto in altra forma.


Don’t Cry Ubisoft Man

All’E3 2017 Ubisoft ha svelato al mondo Mario + Rabbids Kingdom Battle. Lo strategico è stato sviluppato con l’aiuto di Ubisoft Milano e Ubisoft Paris, consegnando alla gloria la filiale milanese del publisher e sviluppatore parigino. Un momento come un altro in realtà, se non fosse che Davide Soliani è stato salutato niente di meno che da Shigeru Miyamoto durante la presentazione del gioco. La reazione del Creative Director nostrano è tutta da incorniciare, con le sue lacrime impossibili da trattenere in diretta che gli valgono il “soprannome” di Don’t Cry Ubiosft Man. Una delle pagine più belle dell’intera storia dell’Electronic Entertainment Expo, conosciuto ovviamente come… E3.


Fuck the Oscars

Il palco dei The Game Awards ha accolto diverse personalità importanti del mondo dei videogiochi. Tra queste Josef Fares, creative director di A Way Out, il gioco annunciato allo scorso E3 sul palco di EA Play e prodotto da Hazelight Studios. Durante un siparietto con Keighley, il conduttore dello show, Fare si è lanciato in una sorta di monologo dove non ha risparmiato nessuno, mandando a quel paese gli Oscar. Un atteggiamento che l’ha consegnato direttamente alla storia della kermesse, senza sé e senza ma. Ben fatto, Jason!

Bonus: le microtransazioni sul palco dei TGA

Poco prima del monologo di Fares, si è consumato un altro momento importante ai TGA 2017. Parliamo della premiazione come Miglior Gioco d’Azione, che ha visto l’attore Zachary Levi aprire la busta con il nome del vincitore con una carta di credito dopo aver esclamato le parole “Oh no, devo pagare una microtransazione per questo”. Fedez, Fabri Fibra, Grido e compagnia cantante: fatevi da parte, abbiamo un nuovo maestro del dissing.


La commozione di Michel Ancel

Durante l’E3 2017, Michel Ancel ha avuto l’onore (e diciamolo, anche la giusta soddisfazione dopo anni) di poter tornare sul palco di Ubisoft per annunciare il reboot di Beyond Good & Evil 2. Dopo il fantastico trailer in CGI, il creative director francese si è commosso tanto che ha avuto difficoltà a trattenere le lacrime. Si direbbe che il tasso di diabete presente durante lo show del publisher e sviluppatore franco canadese sia stato altissimo. Well done, Ubisoft.


L’E3 aperto al pubblico

Per la prima volta, l’E3 ha finalmente aperto le sue porte al grande pubblico. Esperimento riuscito? Più o meno. A differenza della Gamescom, l’E3 non ha avuto nessun canale preferenziale per i giornalisti. Questo ha causato code gigantesche e appuntamenti annullati presso i publisher perché gli addetti ai lavori sono stati impossibilitati a raggiungere in tempo i vari stand. Non è andata benissimo la prima, ma chissà che il prossimo anno il tutto non venga organizzato meglio.

Bonus: la psicosi di massa per la sparizione di una streamer

Forse (e diciamo forse) bisognerebbe rivedere le proprie priorità. A difesa di questa intenzione dobbiamo necessariamente segnalare la psicosi di massa per la sparizione di una streamer molto famosa in Nord America. Dopo aver partecipato ad una diretta streaming organizzata da Microsoft, la ragazza ha deciso di lasciare il telefono in camera d’albergo e recarsi al casinò per giocare a poker. Quello che è successo nelle ore successive, in cui è sparita dal mondo di Internet, ha generato una reazione surreale, con commenti di disperazione lanciati su Twitter. Meno male che nessuno ha chiamato il 911…


L’esplosione della realtà virtuale

Nel 2014 era solo un sogno per pochi, nel 2016 è entrata nelle case di tantissimi giocatori grazie a Sony. Parliamo della realtà virtuale, che nel 2017 ha finalmente vissuto un importante anno di affermazione. Il supporto a questa nuova esperienza ha visto debuttare diversi giochi come Doom VFR e Fallout 4, senza dimenticare The Elder Scrolls V: Skyrim o esperienze targate ad hoc come ad esempio Farpoint, lo shooter di casa Sony. E i giochi in arrivo non sono da meno: tra Moss, Transference, Walking Dead VR, Toran e nuovi hardware come Oculus GO, possiamo affermare che la realtà virtuale oramai c’è ed è (quasi) pronta per il grande pubblico.


Il ritorno di Metroid

Nuova console Nintendo uguale nuovo Metroid? Assolutamente no, non è affatto così scontato. Eppure all’E3 2017 la casa di Kyoto l’ha fatto per davvero. Certo, niente gameplay ma lo sappiamo: un nuovo Metroid è ufficialmente in lavorazione e sta per arrivare su Nintendo Switch.

Chiamato Metroid Prime 4, si tratta sicuramente dell’annuncio più importante dell’anno per quanto riguarda il mondo dei videogiochi. Pur non avendo visto praticamente nulla, sappiamo quanto sia importante per questa industria un franchise come quello giapponese. Ed è stato davvero bello sapere che Nintendo è ancora in grado di far emozionare tutti con un brevissimo video. E forse lo so davvero fare meglio di tutti gli altri…

Mi definisco amante dell'industria dei videogiochi. Adoro ogni sfaccettatura di questo mondo e ho deciso di farne, in qualche modo, il mio lavoro. Quando non scrivo (e non gioco, ovviamente) mi diletto tra la chitarra, il calcetto e le serie TV.

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