Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari – Recensione

La realtà supera sempre la fantasia!

Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari – Recensione
Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari – Recensione
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Il Professor Layton è un nome di una certa levatura, tanto è vero nella Londra immaginaria costruita da Level-5 quanto nella nostra realtà: il nome del carismatico professore di archeologia riecheggia nei corridoi delle aule e dei paesini da lui visitati, ma soprattutto nella nostra memoria. Sembra passata un’eternità dall’ultima avventura, quella degli Aslant, che lo hanno visto protagonista proprio su Nintendo 3DS. Dopo svariati anni ed un addio forzato da parte del team, che ha “pensionato” il gentiluomo inglese e la sua spasmodica ricerca di una soluzione agli enigmi del mondo, ritorna su console Nintendo qualcosa a lui legato. Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari è proprio quello che sembra, un ritorno allo stile a alla struttura classica dei titoli del professor Layton, ma con un professore in meno e, piuttosto, un’investigatrice in più.

Katrielle, figlia del nostro inglese preferito, ha raccolto il lascito della fama del padre per intraprendere una strada tutta sua, quella delle investigazioni. Un’occasione questa per Level-5 per tracciare un nuovo percorso, pur andando a soddisfare gli appassionati di enigmi e marchingegni che sono stati abbandonati a loro stessi (e alle loro tristi e grigie settimane enigmistiche probabilmente) da ormai un paio d’anni abbondanti.

L’agenzia di investigazione di Katrielle è una fucina di talenti, o per meglio dire, una cucina: fin dal primo dialogo abbiamo di fronte a noi dei personaggi diametralmente opposti a quelli che hanno accompagnato il professore nelle sue peripezie. Katrielle è accompagnata da Ben, il suo fidato assistente… imbucato, il giovane si è infatti auto-nominato tale per la sua grande ammirazione per Lady Layton, nonché per una cotta per lei limpida come uno specchio d’acqua ad Agosto. Poi c’è lui, Sherl, un cane parlante. Sì, proprio così, il suo personaggio e il motivo per cui avremo sempre con noi un cane parlante verranno svelati più avanti, perché a tutti gli effetti questo è il primo caso accolto tra le mura dell’agenzia investigativa. Come avevamo accennato, Layton’s Mistery Journey si spoglia della struttura narrativa dei vecchi titoli di Layton, e abbraccia una narrazione orizzontale perlopiù accennata nelle prime ore, dando spazio a casi sempre differenti (12 in tutto) dove la nostra Katrielle dovrà dare il meglio di sé per risolverli.

Katrielle, Ben e Sherl sono un team fantastico e spassoso, coinvolto in un dinamismo eccezionale che li rende personaggi vivi e pulsanti

Abbiamo quindi una struttura narrativa decisamente più leggera e “mondana”, che non per questo è priva di un certo fascino o di potenzialità. Con piccoli casi a sé stanti, uniti soltanto da qualche personaggio ricorrente, come ad esempio Rita la forense saccente e noiosa, il titolo riesce ad offrire piccoli scorci del bizzarro mondo di Katrielle in modo sempre fresco ed efficace. Non a caso, la qualità dei dialoghi e della scrittura è sorprendente (anche grazie all’ottimo lavoro di localizzazione italiana svolto): ogni personaggio ha un carisma innato, espresso sia artisticamente che con le parole, che rende ogni “chiacchierata” (e ce ne sono molte, come potete immaginare) una deliziosa esperienza. Questo è ancor più vero con i protagonisti principali: Katrielle, Ben e Sherl sono un team fantastico e spassoso, coinvolto in un dinamismo eccezionale che li rende personaggi vivi e pulsanti.

Il rapporto di delicata riverenza di Ben verso Katrielle, il cinismo canino di Sherl verso i bizzarri e a volte poco ortodossi metodi di Katrielle e, quest’ultima, che è proprio figlia di suo padre, ma in un modo tutto suo. Spesso persa tra la voglia di cibo e quella di un bell’abito elegante, la bella Katrielle tiene in piedi tutta la baracca, proprio come Hershel, grazie al suo innato carisma. Questo perché, a conti fatti, per quanto simpatici e divertenti, i vari casi mancano un po’ di mordente, nonostante alcune implicazioni legate a Katrielle e al nostro Hershel Layton rendano Layton’s Mistery Journey un tassello imprescindibile per ogni appassionato del professore. E chissà che alcune di queste idee non vengano sviluppate in un futuro prossimo, portando di nuovo alla “ribalta” il gentiluomo dal cappello cilindrico.

Pur avendo cambiato la struttura narrativa di base, Level-5 non ha dimenticato cosa ha reso famosi i titoli de Il Professor Layton: gli enigmi. Intuitivi, intelligenti e spesso folli, gli enigmi hanno sempre reso le peripezie londinesi e in giro per il mondo qualcosa di più, stimolando i giocatori di tutte le età a sfide mentali, più che di riflessi o chissà cosa come siamo abituati nei videogiochi. Layton’s Mistery Journey non è da meno, e propone centinaia di enigmi (più i classici enigmi scaricabili e giornalieri dopo il lancio) che andranno ad arricchire e a ostacolare il nostro muoverci tra i casi e i personaggi della “moderna” Londra in cui vive Katrielle. La grande differenza, anche qui, è che in realtà i “casi” si risolvono praticamente da soli, attraverso l’intuito e la slanciante fortuna di Lady Layton. Gli enigmi non sono altri che ostacoli, o prove date in pasto al giocatore in modo un po’ casuale, proprio come avveniva in alcuni passaggi dei capitoli originali, ma qui è quanto mai palese la sistematica differenza nell’approccio alla narrazione, e di come questo si rapporti a tutti gli elementi del titolo.

L’avventura di Katrielle, Ben e Sherl regala bei momenti, soprattutto per i fan di lunga data del professore gentiluomo

Gli enigmi di Layton’s Mistery Journey sono, in parte, una delusione: pur non mancando affatto il divertimento e l’entusiasmo nel risolvere inganni mentali o astute domande di logica, il nuovo “corso” di Level-5 non è riuscito ad offrire una significativa varietà di enigmi, spesso in un continuo ripetersi di domande logiche o di “interazione” con alcune forme geometriche e non, andando a gravare sull’aspetto che più contraddistingueva l’esperienza originale della serie. Manca, anche qui, un pizzico di mordente. Nonostante tutto, raccogliere picarati e monete aiuto, nonché muoversi con il touch screen inferiore e scovare enigmi e personaggi secondari che ci lancino il loro guanto di sfida “mentale”, resta un’esperienza divertente ed unica che solo un medium come quello dei videogiochi può offrire.

Da giovane e decisa ragazza qual’è, Katrielle avrà a disposizione una serie di attività collaterali che arricchiranno la sua (e la nostra) esperienza investigativa: La cena è servita, ad esempio, è un’attività secondaria che richiede di preparare la cena perfetta per alcuni dei “noti” commensali che incontreremo durante la nostra avventura, basandoci su ciò che dicono e acquisendo informazioni in merito ad alcuni “testimoni”; insieme ad altre attività che ci limitiamo dallo svelarvi, sarà possibile rendere più unico, e personale, il nostro ufficio investigativo (e non solo, visto che anche Katrielle potrà cambiarsi d’abito). Risolvendo più enigmi infatti, riceveremo dei coupon arredamento da scambiare con oggetti di mobilio e d’arredo da utilizzare per decorare e personalizzare il nostro spazio. Pur essendo due attività completamente opzionali e “fini a sé stesse”, Layton’s Mistery Journey permette ai giocatori più fedeli di restare in compagnia di Katrielle e soci in svariati modi, allungando non poco la già notevole longevità del titolo e la varietà delle attività concesse.

Conclusioni

Layton’s Mistery Journey: Katrielle e il Complotto dei Milionari è un titolo riuscito, che va ad inserirsi senza troppi problemi al fianco delle avventure del Professor Layton e, sostanzialmente, non ne esce sfigurato. Il titolo è coraggioso nel proporre davvero qualcosa di nuovo, e l’agenzia investigativa di Katrielle era sicuramente il miglior modo possibile per provare a dare seguito alle avventure del professore.

Certo, quel fascino di misteri e avventure sepolte nel tempo proprie delle avventure di Hershel sono ormai lontane, ma l’atmosfera mondana ed i casi “leggeri” donano alle vicende londinesi di Katrielle un fascino tutto loro, supportato da dialoghi splendidi e da una caratterizzazione dei personaggi deliziosa. Il tutto è supportato da un impianto tecnico già noto, soprattutto su 3DS (dove però manca completamente il supporto 3D) e da un doppiaggio italiano di altissimo livello. Peccato per la qualità altalenante degli enigmi quindi, che nell’economia generale del titolo si pongono forse come l’unica delusione dell’offerta di Level-5. Nonostante tutto però, l’avventura di Katrielle, Ben e Sherl regala bei momenti, soprattutto per i fan di lunga data del professore gentiluomo.

Good

  • Katrielle e soci sono carismatici
  • Dialoghi freschi e ben scritti
  • Direzione artistica e sonora di grande pregio

Bad

  • Gli enigmi non sono all'altezza del passato
  • La narrazione dei casi manca di mordente
8

Imperdibile

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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