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La serie “Tales of” ha venduto più di 16 milioni di copie dal 1995

Sono questi i numeri che Namco Bandai, proprietaria intellettuale del concept artistico della serie di giochi di ruolo, ha fatto trapelare di recente, sottolineando come l’amore per il marchio sia cresciuto negli anni e abbia saputo apprezzare ogni nuova incarnazione di un’epopea ad episodi per lo più slegati tra loro.

Forse mai rivoluzionari dal punto di vista della sceneggiatura (abbondano spesso i cliché di genere), i vari “Tales of” hanno mantenuto alto il consenso di pubblico e critica grazie ad una direzione artistica quasi sempre ispirata e a un sistema di combattimento in (quasi) tempo reale che fin dalla sua comparsa ha sconvolto tutte le istanze a turni statici, e che oggi è divenuto il vero e proprio marchio distintivo della serie.

Se vogliamo tornare per un momento ai numeri, nel solo Occidente Tales of Xillia (ultima versione giunta dalle nostri parti) ha venduto più di 1 milione di copie, mentre Tales of Xillia 2 (rilasciato soltanto in Giappone ormai già un anno fa e autentica rarità in quanto seguito diretto di un episodio precedente) ne ha vendute quasi 600.000. Si potrebbe andare avanti a citare e raffrontare, con scarso interesse sia di chi scrive che – presumibilmente – di chi legge: la dimensione del successo pare decisamente chiara.

Siano invece a questo punto ricordate le buone notizie: il 2014 vedrà la pubblicazione per noi europei e in esclusiva per PlayStation 3 di Tales of Symphonia Chronicles, il 28 Febbraio, e di Tales of Xillia 2, di cui ancora però non disponiamo di una data precisa.
Un nuovo titolo originale, invece, Tales of Zestiria, è stato annunciato in Giappone pochi giorni fa, e la conversione per il mercato europeo è già stata confermata.

[hr]

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