La mano bionica di Metal Gear Solid esiste davvero

Ovviamente ci sono delle differenze

La mano bionica di Metal Gear Solid esiste davvero

Nelle scorse ore si è concluso un test di 6 mesi su una nuova mano bionica impiantata ad una donna italiana, presso il Gemelli di Roma. Di per sé questa notizia non troverebbe spazio normalmente sulle pagine di un sito come il nostro, ma l’intervento è davvero uno dei primissimi al mondo e richiama per davvero una delle mani bioniche più famose della storia dei videogiochi.

Parliamo, come avete potuto intuire dal titolo, di Metal Gear Solid. Più precisamente del quinto e conclusivo capitolo della direzione di Hideo Kojima. Nei fatti narrati in The Phantom Pain (il dolore fantasma), è impianta al protagonista Venom Snake. L’arto bionico impiantato in Italia è davvero simile a quello visto nel videogioco di Konami, a differenza ovviamente del colore. Le caratteristiche però ci sono tutte, tra cui la sensibilità al tatto che permetterà alla donna di poter mantenere in tutto e per tutto uno dei cinque sensi del corpo.

Ancora più straordinaria è la tecnologia che muove questa mano. Ora infatti la donna può uscire di casa tranquillamente, visto che il ricevitore può finalmente essere trasportato senza troppe difficoltà grazie ad un piccolo zainetto. Un gigantesco passo in avanti per la scienza, che permetterà a tutti coloro che hanno perso un arto fondamentale come la mano di poter avere nuove speranze. Esattamente come Venom Snake.


Mi definisco amante dell'industria dei videogiochi. Adoro ogni sfaccettatura di questo mondo e ho deciso di farne, in qualche modo, il mio lavoro. Quando non scrivo (e non gioco, ovviamente) mi diletto tra la chitarra, il calcetto e le serie TV.

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