Kingdom Hearts IV è ancora troppo legato al passato

Sarà davvero un nuovo inizio?

Kingdom Hearts 4 speciale

In occasione del 20° anniversario di Kingdom Hearts, Square Enix ha tenuto un evento celebrativo in quel di Shibuya Hikarie. Una celebrazione a tutto tondo, con tanto di mostre di artwork e bozzetti inediti, merchandise e, ovviamente, importanti annunci legati alla serie videoludica. Un vero e proprio sguardo al futuro, visto che Square Enix ha annunciato diversi progetti, che usciranno dal 2022 in poi.

L’annuncio più importante, nemmeno a dirlo, è stato quello di Kingdom Hearts 4. Un nuovo capitolo numerato della serie, che riprende esattamente dove Re:Mind ci aveva lasciato, ovvero con il nostro Sora, scomparso dalle Isole del destino per aver abusato del potere del risveglio, che si ritrova a Quadratum, una metropoli che appartiene ad una realtà differente da quella a cui appartiene. Nonè finita qui, perché sono arrivate novità anche sul fronte mobile: Kingdom Hearts Dark Road terminerà la sua corsa il prossimo Agosto, mentre il nuovissimo Missing Link arriverà con una closed beta a fine anno.

Kingdom Hearts IV

Chiusa una porta si apre un portone, e la sensazione è che questi annunci da un lato chiudano dei punti in sospeso, ma dall’altro non vogliano mai farlo davvero. L’annuncio di Kingdom Hearts 4 l’ho accolto con entusiasmo e curiosità, la stessa che l’ultimo arco narrativo di Re:Mind e Melody of Memory mi aveva lasciato a suo tempo. Eppure, l’ombra del passato è a mio avviso troppo opprimente per poter guardare a questo nuovo capitolo come l’inizio di qualcosa di realmente nuovo.

A partire dal logo ufficiale, Kingdom Hearts 4 vuole suggerire un passaggio, un nuovo inizio. Lo ha confermato Nomura in un’intervista, ma viene suggerito anche dal trailer ufficiale: “Lost Master Arc”, un arco narrativo dedicato al maestro perduto e non più a Xehanort. Eppure, vedere l’ennesimo trailer di Dark Road, e sottolinearne ancora una volta l’importanza per il personaggio di Xehanort, mi ha fatto storcere il naso. In una narrazione che ha visto frammentazioni sempre più ingombranti nel tempo, ritrovarsi ancora una volta con un arco narrativo dedicato a Xehanorth, su mobile, lo trovo un dispendio di energie e risorse notevole.

Già meglio Missing Link, che pur affacciandosi anch’esso al mobile, riesce a proporre qualcosa di nuovo in termini di gameplay. Un misto tra action-rpg e AR, ancora una volta focalizzato sugli eventi di Scala ad Caelum e su quanto visto in Union X. Due storie inedite, due giochi mobile che si riveleranno importantissimi e che dimostrano quanto Kingdom Hearts 4 non sia in grado di lasciarsi indietro nulla, ma, anzi, avrà l’arduo compito di introdurre questi elementi a chi non giocherà/scoprirà queste storie.

Cioè, la maggior parte del pubblico e degli appassionati. La presenza di Strelitzia nel trailer del IV è piuttosto indicativa, e dimostra quanto farebbe bene a Kingdom Hearts un inizio più a fuoco, più concentrato in sé stesso e meno frammentato.

Kingdom hearts IV

Le novità introdotte in Re:Mind e Melody of Memory (acquistabile in sconto da GameStop!) sono l’occasione per ricominciare, offrendo qualcosa di nuovo seppur familiare e legato alle regole già scritte del mondo di Kingdom Hearts. Un nuovo reame, un nuovo misterioso personaggio (Yozora) e l’arco narrativo del Maestro dei Maestri. L’occasione di rendere quel Verum Rex qualcosa di più di un capriccioso rimando a Versus XIII, di dargli respiro nel mondo di Kingdom Hearts lasciando il passato alle spalle.

Basta Xehanort, basta Organizzazione XIII, basta frammentare la narrazione su un formato inadatto. Ma una tavola bianca dove sbizzarrirsi e lasciare che la saga si lanci davvero, in quel nuovo inizio tanto decantato. Questo può ancora accadere, del resto l’uscita è ancora lontana. Per ora, non riesco a immaginare questo nuovo capitolo come un vero e proprio punto di rottura. Ci saranno nuovi mondi Disney (sicuramente Star Wars) e la struttura potrebbe essere la stessa di un tempo. La speranza è che Quadratum sia la portata principale di questa esperienza, con i mondi Disney a corredo.

Kingdom Hearts 4 ha tutti gli strumenti per offrire una grande esperienza action rpg, ma per guardare al futuro bisogna anche saper lasciare indietro qualcosa. Questa è l’occasione perfetta, per portare la saga verso nuovi lidi e vette, scevra da elementi narrativi ormai conclusi. Kingdom Hearts 4 deve trovare modi nuovi per raccontarsi, che non siano solo un semplice addizionare nuove proprietà intellettuali Disney.

Quando arriverà sul mercato, realisticamente nel 2024 (ci crediamo?), Kingdom Hearts 4 potrebbe anche non fare nulla di tutto ciò. Essere uguale a sé stesso e autoreferenziale, senza per questo esser considerato un brutto gioco o un’esperienza qualitativamente scarsa. Magari sarà un grande gioco, che farà delle cose grandiose nonostante questi limiti. Ma che occasione sprecata sarebbe.

E voi, cosa ne pensate?

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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