San Francisco – Saremo onesti: fino a nemmeno due ore fa, di Inner Chain non avevamo mai sentito parlare. Non che si possa sempre sapere vita morte e miracoli dell’universo dei videogiochi, a nostra discolpa, ma bisogna dire che l’incontro fortuito all’evento ID@Xbox organizzato da Microsoft qualche piccola sorpresa ce l’ha riservata. Sviluppato da un giovanissimo team di ragazzi polacchi (“Sì, come quelli di The Witcher“, ha ironizzato il producer del titolo) Inner Chain è uno sparatutto in prima persona curioso e dall’atmosfera dannatamente interessante. Un universo goticheggiante che sembra nascere ibridando l’inferno dantesco con architetture aliene, prendendo spunto dallo stesso Alien in persona per la realizzazione di sequenze di gioco, e persino creature, presenti oltre quanto provato nella demo.
Da un punto di vista narrativo, la nostra insistenza non ha trovato riscontro positivo: il team è geloso della propria storia, ed è fermamente convinto che essa rappresenti uno degli aspetti meglio riusciti dell’intera produzione: quindi acqua in bocca, lo scopriremo da soli entro una manciata di mesi su PC, Xbox One e (molto) presumibilmente anche PS4. Diciamo che le poche cose che sono trapelate esulano dall’oramai abusatissima invasione di creature aliene desiderose di sterminare la Terra: il che, ad essere davvero onesti, è un bene.
Dove ci ha convinto maggiormente Inner Chains, tuttavia, è nel concetto che in questo “inferno gotico” qualsiasi cosa intorno a noi può letteralmente costarci le penne. Persino le nostre armi: qualora ci ritrovassimo a corto di munizioni, sarà possibile sparare ancora contro il nemico, tenendo bene a mente che tale scelta ci costerà un dispendio energetico non trascurabile. Sparare alla “che Dio ce la mandi buona” non ci ucciderà certo, ma potrà comodamente ridurci a dei morti ambulanti in attesa di trapasso. Disposte qua e là saranno disponibili delle “statue” speciali. Alcune ci permetteranno di salvare, altre di caricare la nostra energia e le munizioni di solo una delle armi in nostro possesso. Per dovere di cronaca, abbiamo avuto il piacere di sparare con un lanciafiamme e una sorta di fucile (una terza arma, di natura elettrica, ci è stata solo citata): la possibilità di livellare le armi in possesso, sbloccando item appositi che ne attivano un fuoco secondario, pur non essendo innovativa appare comunque interessante. Ne riparleremo comunque a gioco completo.